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Come lei non c'è nessuna: al volante della Hyundai Ioniq 6


Avatar di Claudio Todeschini , il 04/04/23

11 mesi fa - Al volante della Hyundai Ioniq 6: le opinioni dopo la prova su strada

Primo test della berlina elettrica dall'aerodinamica record. Al volante di Hyundai Ioniq 6: cosa rimane della sorella di Ioniq 5?

Le berline sono morte, lunga vita alle berline! Nonostante il dominio incontrastato di SUV e crossover, le auto a tre volumi stanno lentamente tornando a fare capolino, soprattutto tra le elettriche. Ci sono le sportive, come BMW i4 e Tesla Model 3, quelle che si contaminano con le suggestioni a ruote alte delle crossover, come la nuova Citroen C4 X o la Polestar 2. E poi c’è Hyundai Ioniq 6. Che potete definire come vi pare, ma certo non con la parola ''banale''.

COME È FATTA FUORI

Hyundai Ioniq 6: ricarica ultrafast con la tecnologia a 800V Hyundai Ioniq 6: ricarica ultrafast con la tecnologia a 800V

Con la più squadrata Ioniq 5 (di cui presto arriverà la versione sportiva N) condivide piattaforma, batterie e motori, ma per il resto è tutta diversa. La verità è che questa electric streamliner, come la definiscono in Hyundai, non assomiglia a niente di quello che c’è oggi sul mercato. Nel bene o nel male. Anzi no, una considerazione vale per tutte e due le Ioniq: possono piacere tantissimo o non piacere affatto, ma di certo non lasciano indifferenti, e questa è già una grande qualità in sé

Hyundai Ioniq 6: le luci a LED corrono lungo tutto lo spoiler Hyundai Ioniq 6: le luci a LED corrono lungo tutto lo spoiler

TAGLIA L'ARIA La linea è insolita e controversa, ma serve principalmente a offrire meno resistenza possibile all’aria: Ioniq 6 ha un coefficiente aerodinamico record di 0,22: addirittura 0,21 se al posto degli specchietti tradizionali si scelgono quelli digitali, ossia due telecamere che rimandano le immagini su altrettanti schermi ai lati della plancia (optional da 1.800 euro nel pacchetto Tech Pack, solo per l’allestimento top di gamma Evolution). Un Cx di 0,21 è da record, più basso rispetto alla sorella Ioniq 5 (0,28) e anche al riferimento del settore in questa categoria, ossia Tesla Model 3 (0,23). Tante le soluzioni aerodinamiche adottate che contribuiscono a questo risultato: il fondo piatto, il doppio spoiler posteriore, i deflettori attivi anteriori che si aprono e si chiudono in base alle richieste della batteria, per finire con il disegno dei cerchi in lega.

Hyundai Ioniq 6: i cerchi da 20'' con tagli aerodinamici Hyundai Ioniq 6: i cerchi da 20'' con tagli aerodinamici

DI PERSONA È indubbio che il look della Ioniq 6 non lascia indifferenti. Vista di fronte sembra una nave spaziale: modernissima. La zona posteriore ha un che di vintage, con quel doppio spoiler e la linea fortemente spiovente. La fanaleria posteriore a tutta larghezza ricorda un po' sua maestà la Porsche 911. Chiamale, se vuoi, citazioni. Curiosa la ripetizione del motivo decorativo a pixel luminosi: ce ne sono oltre 700, tra luminosi e non, disseminati per la carrozzeria e gli interni. Persino alcuni tasti dei sedili riportano i simboli della funzione adottando gruppi di pixel stilizzati.

COM’È FATTA DENTRO

Hyundai Ioniq 6: gli interni Hyundai Ioniq 6: gli interni

Rispetto a Ioniq 5, il primo pensiero salendo a bordo di Ioniq 6 è che il focus si sia spostato, pensando principalmente al guidatore e meno all’ariosità dell’abitacolo: la posizione di guida è più raccolta, e per certi versi tradizionale. Intendiamoci, di spazio ce n’è sempre tantissimo, ma meno rispetto alla sorella coreana, che al posto del tunnel centrale aveva solo un piccolo mobiletto tra i sedili. Bella la plancia, lineare e moderna come tutte le Hyundai più recenti: mi sono piaciuti molto i “flap” stile aereo di linea alle estremità della plancia, che ospitano gli schermi per gli specchietti digitali nelle Ioniq 6 che ne sono provviste. Nessun tasto nelle portiere: finestrini e specchietti si controllano dai comandi nel tunnel centrale: una delle tante peculiarità a cui bisogna fare l'abitudine a bordo della coreana, insieme all'originale selettore del cambio rotante sotto il satellite di destra (soluzione condivisa anche da Ioniq 5). 

 Hyundai Ioniq 6: le sedute in modalità ''relax'' Hyundai Ioniq 6: le sedute in modalità ''relax''

FATTA PER DORMIRE Notevoli i materiali, sia al tatto che alla vista, anche la plastica della console centrale. Forse non danno un'impressione di consistenza e pesantezza come sulle migliori tedesche, ma certamente quello della Ioniq 6 è un ambiente curato e moderno. I sedili anteriori sono gli stessi di Ioniq 5, comodissimi e ricchi di regolazioni elettriche, capaci di ospitare anche taglie generose come la mia e di non affaticare la schiena neppure dopo aver guidato per qualche ora. Ottima la possibilità di trasformare le sedute in comode chaise longue (ma solo nell’allestimento Evolution) per schiacciare un pisolino durante le ricariche. Della Ioniq 5 si perdono però i sostegni motorizzati per la parte bassa delle gambe: le sedute troppo vicine al pianale non permettevano l'installazione di questo dispositivo.

Hyundai Ioniq 6: l'impianto stereo Bose Hyundai Ioniq 6: l'impianto stereo Bose

SPAZIOSA ANCHE DIETRO Anche se Ioniq 6 è più lunga di 22 cm rispetto a Ioniq 5, il passo è più corto di 5 cm: questo non compromette comunque l’abitabilità posteriore, da prima della classe, specialmente per quanto riguarda le gambe, che possono anche contare sul pavimento completamente piatto (ancorché un po’ rialzato per via della batteria sotto il pianale). Meno abbondante lo spazio sopra la testa a causa dell’andamento discendente del tetto. Io, che sono alto poco più di 1,80, sfioro il soffitto con la testa. Diversamente da Ioniq 5 le sedute posteriori non sono regolabili né in lunghezza né nell’inclinazione; in questo allestimento, però, sono riscaldabili.

Hyundai Ioniq 6: il posto guida con i due schermi da 12,3'' Hyundai Ioniq 6: il posto guida con i due schermi da 12,3''

ANCORA COL FILO! La strumentazione è di impatto, con i due schermi da 12,3” già visti su Ioniq 5: il display dietro il volante ha la grafica che cambia a seconda della modalità di guida scelta, e con l’ormai collaudata - e imprescindibile - visuale delle telecamere esterne quando si mette la “freccia”. Nell’insieme il risultato su Ioniq 6 mi pare decisamente più riuscito, almeno dal punto di vista estetico, con il vetro nero attorno agli schermi e la cornice color argento, laddove Ioniq 5 aveva solo un anonimo bezel bianco. Identica, e ugualmente poco pratica, la plancetta dedicata ai comandi del climatizzatore bizona, con comandi touch niente affatto intuitivi. Identica, e ugualmente incomprensibile, la connettività agli smartphone con Apple CarPlay e Android Auto solo tramite cavo USB e non wireless.

Hyundai Ioniq 6: il volante con i LED che ''parlano'' Hyundai Ioniq 6: il volante con i LED che ''parlano''

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VOLANTE PARLANTE Nella versione top di gamma Evolution il volante di Ioniq 6 non ha l’iniziale di Hyundai: al suo posto ci sono quattro luci a LED (che in codice morse rappresentano proprio la lettera “H”), che cambiano colore quando l’auto è in ricarica, quando si cambia la modalità di guida e quando si usa l’assistente vocale. Tante, e di grande impatto le luci ambientali sparse ovunque nell’abitacolo. Un vero peccato che la prova si sia svolta di giorno, perché avrei voluto smanettare a lungo con i loro 64 colori, e soprattutto con la doppia colorazione (di serie a partire dall’allestimento Innovation).

Hyundai Ioniq 6: il bagagliaio da 401 litri Hyundai Ioniq 6: il bagagliaio da 401 litri

BAGAGLIAIO Ben rifinito, ma con una capienza modesta (401 litri) il bagagliaio. Vero, un’auto del genere non si compra per andare a comprare mobili all’IKEA. Comoda la possibilità di reclinare le sedute posteriori tramite due leve posizionate sotto il cofano posteriore: si azionano facilmente ed esattamente da dove serve, anche se chi è abituato ai sedili tradizionali potrebbe perdere un bel po' di tempo a cercare i comandi di sblocco degli schienali... nel posto sbagliato. Più che lo spazio, sufficiente per le esigenze di tutti i giorni (spesa, brevi vacanze), ho trovato un po' angusta la bocca di carico, visto che non si apre con un portellone ma con un portello da ''tre volumi'' tradizionale. Minuscolo il frunk anteriore, come sulla sorella Ioniq 5: nel modello con singolo motore ha una capacità di 45 litri (comunque pochini, pensando agli oltre 80 di Tesla Model 3). Nella versione con trazione integrale - e secondo motore all’anteriore - si riducono a poco più di una dozzina di litri, appena sufficienti per uno dei due cavi di ricarica.

COME VA SU STRADA

Come per Ioniq 5, anche la sorella Ioniq 6 è disponibile con due powertrain e altrettanti tagli di batteria:

Motore Trazione Potenza Coppia Batteria Autonomia
Posteriore Posteriore 151 CV 350 Nm 53,3 kWh 429 km
Posteriore Trazione 229 CV 350 Nm 77,4 kWh 545 km
Ant. + Post. Integrale 325 CV 605 Nm 77,4 kWh 519 km

Per tutti i modelli la velocità massima (in modalità Sport) è di 185 km/h; lo “zero-cento” del modello single motor è di 7,4 secondi, che scendono a 5,1 secondi nella versione più potente

Hyundai Ioniq 6: primo test nelle Langhe Hyundai Ioniq 6: primo test nelle Langhe

COME UNA GT Ho potuto guidare Ioniq 6 solo per un paio d’ore, ancorché nella splendida cornice delle Langhe piemontesi, lungo strade splendide da ammirare e da percorrere. La parentela con Ioniq 5 c’è e si sente, fin da subito, il che è una cosa buona, perché come la sorella si guida benone, diverte ma soprattutto trasmette tanta sicurezza al volante. L’assetto è più basso, il rollio più contenuto, e questo la rende ancor più divertente tra le curve. All'inizio del test sono portato a godermi la guida silenziosa e scorrevole, che ottengo spegnendo l'effetto sonoro che accompagna le accelerazioni e  regolando al minimo il freno motore con le palette al volante: niente da dire, la Ioniq 6 si adatta alla perfezione alla guida rilassata dei lunghi viaggi in souplesse. Il comfort, del resto, è quello di una granturismo, che coccola i suoi ospiti, con pochi rumori che arrivano in abitacolo.

Hyundai Ioniq 6: il posto di guida Hyundai Ioniq 6: il posto di guida

VUOTO AL CENTRO Dal momento però che sono alla guida della versione più potente, con tanto di trazione integrale, mi viene spontaneo provare anche a metterla alla frusta e in men che non si dica ci prendo gusto. Un gran gusto! Affondando il piede sull'acceleratore l’erogazione è istantanea e quasi sconvolgente nella sua intensità (per chi abbia poca dimestichezza con le auto elettriche). Non di meno, non sento nemmeno l'ombra di uno stridio da parte delle gomme: la Hyundai è incollata alla strada e continua a viaggiare sui binari mano a mano che alzo il ritmo tra curve e tornanti. Il suo comportamento è molto lineare, ben calibrato e senza strappi, anche in rilascio. Non sento granché attraverso lo sterzo - molto filtrato - ma la compostezza e la direzionalità che mantiene mi trasmettono un senso di sicurezza. Le sospensioni, da parte loro, trovano un buon compromesso tra guida dinamica e comfort, facendosi apprezzare tanto nel guidato quanto sull'asfalto rovinato. 

Hyundai Ioniq 6: la linea insolita fa girare la testa Hyundai Ioniq 6: la linea insolita fa girare la testa

SE SERVE SPEGNE UN MOTORE La modalità di guida Sport rende l’auto più reattiva, in particolare nella risposta del motore e nella sensibilità dell’acceleratore. In modalità “Eco” il motore anteriore si spegne, a tutto vantaggio dell’autonomia. La frenata rigenerativa è molto efficace e ben regolabile con le palette al volante, che permettono di attivare anche la guida one pedal, che Hyundai chiama i-Pedal. La sfrutto volentieri per regolare la velocità scendendo dalle colline delle Langhe, ma in generale apprezzo ancora di più la scorrevolezza regolando il freno motore al minimo: tanto la rigenerazione nei rallentamenti avviene ugualmente, comandata dal pedale del freno. Non mi hanno convinto fino in fondo gli specchietti elettronici (come non mi avevano convinto quelli di Audi Q8 e-tron): quelli normali sono più luminosi e mi danno un riferimento più preciso nelle manovre in retromarcia tra i muri. Ma forse è solo questione di prenderci la mano: del resto, per molti chilometri è normale continuare a buttare l'occhio fuori dal finestrino, mentre il display da guardare è all'interno. 

Hyundai Ioniq 6: ricarica in corrente continua fino a 350 kW Hyundai Ioniq 6: ricarica in corrente continua fino a 350 kW

CONSUMI Nel poco tempo a mia disposizione, provando le diverse modalità di guida, divertendomi a spingere un po’ più del dovuto tra le curve e senza preoccuparmi troppo dell’autonomia, il computer di bordo segna alla fine della prova un consumo attorno ai 23 kWh/100 km. Un valore poco indicativo in termini assoluti, ma comunque interessante e che lascia presagire un’autonomia nel misto molto vicina ai 519 km dichiarati da Hyundai, se si guida tranquilli. Autonomia che potrebbe guadagnare una sessantina di km con le ruote da 18”, che con la loro spalla più alta rendono l’auto ancora più confortevole senza penalizzare troppo il look. L’evoluta piattaforma E-GMP da 800V condivisa con Ioniq 5 e Kia EV6 permette di ricaricare Ioniq 6 con una potenza massima di 350 kW, e di passare così dal 10% all’80% di carica in meno di venti minuti. A patto di trovare colonnine tanto potenti, ovviamente.

Hyundai Ioniq 6: in ricarica alle colonnine Ionity Hyundai Ioniq 6: in ricarica alle colonnine Ionity

PREZZI E ALLESTIMENTI

La versione single motor e batteria “piccola” da 53 kWh è disponibile solo nell’allestimento base Progress (47.550 euro), che già prevede di serie sette airbag, la suite di ADAS SmartSense con i principali aiuti alla guida (cruise control adattivo, mantenimento di corsia, guida assistita in autostrada), retrovisori elettrici e ripiegabili, i due cavi di ricarica per casa e colonnine pubbliche, clima bizona, sensori di parcheggio davanti e dietro, presa di corrente a 220 V nell’abitacolo, Apple CarPlay e Android Auto, aggiornamenti over-the-air. L’allestimento Innovation (55.400 euro), disponibile solo per la versione Long Range con batteria da 77,4 kWh, aggiunge i fari a matrice attiva, i sistemi anti-collisione anteriori e posteriori, la pompa di calore per il condizionatore, la luce ambientale bicolore e la ricarica wireless per gli smartphone. Il top di gamma Evolution è disponibile per la single motor (58.950 euro) e per la versione a trazione integrale della nostra prova (62.450 euro), e aggiunge i cerchi da 20”, il monitoraggio dell’angolo cielo, i sedili in pelle con funzione relax, volante e sedute riscaldabili, head-up display, le 4 luci sul volante e l’impianto audio Bose.

SCHEDA TECNICA

Dimensioni 4.855 x 1.880 x 1.495 mm
Passo 2.950 mm
Bagagliaio 401 litri (+12 litri frunk)
Massa 2.113 kg
Potenza 240 kW/325 CV
Trazione integrale
Coppia 605 Nm
0-100 km/h 5,1 secondi
Velocità massima 185 km/h
Capacità batteria 77,4 kWh
Autonomia (WLTP) 519 km (cerchi da 20”), 583 km (cerchi da 18”)
Consumo (WLTP) 16,9 kWh/100 km (20”), 15,1 kWh/100 km (18”)
Ricarica AC 11 kW
Ricarica DC 350 kW

Pubblicato da Claudio Todeschini, 04/04/2023
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Listino Hyundai Ioniq 6
Allestimento CV / Kw Prezzo
Ioniq 6 53.3 kWh RWD 151 CV Progress - / - 47.850 €
Ioniq 6 77.4 kWh RWD 229 CV Progress - / - 52.300 €
Ioniq 6 77.4 kWh RWD 229 CV Innovation - / - 55.700 €
Ioniq 6 77.4 kWh RWD 229 CV Evolution - / - 59.250 €
Ioniq 6 77.4 kWh AWD 325 CV Evolution - / - 62.750 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Hyundai Ioniq 6 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Hyundai Ioniq 6
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