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Sbk 2018

Sbk Argentina 2018: le pagelle del dodicesimo round


Avatar di Federico  Maffioli , il 15/10/18

5 anni fa - Analisi e pagelle del dodicesimo round in Argentina

Sbk Argentina 2018: le pagelle e l'analisi gara del dodicesimo round

Rea fa la quinta doppietta consecutiva, doppio podio per Melandri, Fores piace e convince, meno Davies. Deludono Aprilia e Yamaha

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RETORICO Jonathan Rea chiude il fine settimana argentino con una doppietta che porta a dieci i suoi successi consecutivi quest’anno. Primato che vale al nordirlandese anche l’ennesimo record assoluto: mai nessuno in tutta la storia del Mondiale Superbike era riuscito a salire dieci volte consecutive sul primo gradino del podio. Non solo, perché sempre parlando di numeri, il Campione del Mondo 2018 qui in Argentina porta a sedici il numero delle sue vittorie quest’anno, una solo in meno rispetto al record assoluto di Doug Polen del 1991. Insomma, anche se Rea è già Campione del Mondo, ancora una volta il numero uno dimostra di non voler lasciare nemmeno una briciola agli altri e di essere pronto a frantumare (letteralmente) tutti i record di questo Campionato! Parlare di lui sembra un copia-incolla che si ripete ormai da Anni, ma l’evidenza dei fatti lascia poco spazio alla fantasia perché Rea anche in Argentina dimostra una superiorità disarmante per tutta la diretta concorrenza, autore di due gare in cui vince con un gran margine, con l’aggiunta di gara due, quella di Domenica, in cui parte dalla nona casella su un tracciato in cui i sorpassi sono difficili e molto rischiosi. Roba da mandare in psicoanalisi anche il più coriaceo degli avversari… In Argentina, terra in cui Kawasaki festeggia il suo quarto Titolo Costruttori consecutivo, per Jonathan Rea e tutta la sua squadra (che vince anche il Titolo dedicato ai Team) voto 10 e lode!

ONORE AL MERITO Xavi Fores lascia l’Argentina con un quarto posto Sabato ed un secondo piazzamento Domenica davanti ad entrambe le Rosse ufficiali. Risultati che valgono allo spagnolo in sella alla Ducati privata gestita dal Team Barni il Titolo di Campione dei piloti indipendenti, l’unico dei primati 2018 a non essere associato ad una Kawasaki. Insomma, in un Mondiale monopolizzato dalle verdone di Akashi, grazie a Fores, la Casa di Borgo Panigale riesce a segnare almeno un punto a suo favore e questo non è un fattore da poco, visto soprattutto che la diretta concorrenza porta il nome di Toprak Razgatlioglu, il pilota che dal 2020 dividerà il box con Jonathan Rea. Con solo due gare ancora da correre, il bilancio della Stagione per Fores parla di un anno tra alti e bassi, in cui però lui centra l’obiettivo con il grande punto interrogativo di un contratto non rinnovato e di una sella, quella del 2019, ancora da ottenere. In attesa di capire che sorti prenderà Xavi Fores l’anno prossimo, per lui voto 9

IRRINUNCIABILE Marco Melandri chiude il dodicesimo round di questa Stagione con pole, secondo posto Sabato e terzo gradino del podio Domenica. Risultati che, se associati ad un tracciato nuovo per tutti, parlano di un talento a cui questo Mondiale non può permettersi di rinunciare. Ok, il bilancio di questa Stagione per lui parla di risultati altalenanti, ma è altrettanto vero che quest’anno i suoi fallimenti siano stati causati più dalla sfortuna e da una moto non sempre al 100%, piuttosto che da troppi demeriti suoi. A Campionato quasi finito, insomma, e dopo un fine settimana da incorniciare come quello argentino, pensando a Marco Melandri (così come a Fores) viene da chiedersi che destino possa avere questo Campionato, destinato a vivere sempre più all’ombra di quello che ha rappresentato in passato e figlio di un mercato, quello delle supersportive di serie, che in Europa (dove si corrono nove gare su tredici) ormai non esiste più… Difficile pensare che la soluzione per renderlo più appetibile al pubblico sia il nuovo regolamento che l’anno prossimo prevede tre gare (una Sabato ed due Domenica). Per come la vediamo noi, la strada migliore è puntare sui talenti come Melandri e non lasciarli scappare, magari in America. In Argentina per il nostro Macio nazionale, pollice alzato, peccato per l’errore dei primi giri in gara due, perché l’impressione è che il numero 33 avrebbe facilmente replicato il secondo gradino del Sabato. In generale per lui voto 8,5

SOTTO TONO Chaz Davies lascia l’Argentina con uno zero ed un quarto posto finale. Un risultato che parla di un fine settimana negativo e di un feeling, quello con il tracciato argentino, mai trovato al 100%. Il pilota in sella alla Ducati numero sette, è ancora in lotta per il Titolo di vice campione, che qui ha rischiato di compromettere, salvato più dal pessimo risultato del terzo in Classifica generale van der Mark, che da meriti suoi. Resta un pilota dal cuore infinito, sempre pronto a dare il suo 110% guidando sopra problemi e dolori, ma qui in Argentina per Chaz voto 5

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GAMBERO In Francia sembrava tornato agguerrito e competitivo, ma in Argentina Tom Sykes è autore di due gare abbastanza anonime, con l’aggravante di Superpole 1 il Sabato e la quarta casella dello schieramento di partenza. Il suo divorzio l’anno prossimo con la Kawasaki ufficiale è ormai un dato di fatto ed al suo posto, prima di Razgatlioglu nel 2020, arriverà Leon Haslam. Che strada prenderà l’inglese ancora non è chiaro (forse in Honda oppure nella BSB inglese), e questa incertezza non lo aiuta certo a trovare stimoli, però vederlo così arrendevole lascia delusi, e non poco. Caro Tom, a prescindere da cosa farai nel 2019, il messaggio è che la Superbike ha un disperato bisogno di talenti (e di protagonisti) come il tuo! Nell’attesa di ritrovarlo, per Sykes in Argentina voto 4,5

FINE SETTIMANA NO In Casa Yamaha Alex Lowes e Micheal van der Mark non trovano la quadra e chiudono il fine settimana con un bilancio negativo che vale per entrambi. Tra i due ufficiali, Lowes va un po’ meglio, ma in generale per loro l’Argentina parla di due gare mai da protagonista, con l’aggravante per il pilota olandese di non essere riuscito ad approfittare della debacle di Davies per provare ad insidiare la seconda posizione in Classifica generale. A Lowes voto 5,5, a van der Mark voto 4,5

META’ E META’ Anche per le due Aprilia di Eugene Laverty e Lorenzo Savadori il bilancio non è totalmente positivo, perché qui in Argentina l’unico acuto lo piazza il pilota irlandese conquistando la prima fila dello schieramento il Sabato. Ok, in gara uno la sfortuna compromette la gara di Savadori, ma l’italiano non stava comunque facendo la sua miglior gara dell’anno. Laverty chiude nei primi cinque il Sabato, ma Domenica commette un errore che gli costa lo zero. In generale da entrambi ci saremmo aspettai qualcosa di più, voto 6 a Laverty e 5 a Savadori.

TUTTI GLI ALTRI Toprak Razgatlioglu, Sabato torna per la seconda volta sul podio della Sbk dopo una gara eccellente, meno bene Domenica, in generale per lui voto 7,5; Leandro Mercado, pilota di casa centra per la prima volta il passaggio in Superpole 2, Sabato è sfortunato, Domenica va meglio, ma non più di tanto voto 5,5; Loris Baz, Sabato è nei dieci ed ha la meglio in volata su Camier, Domenica lotta come un leone per arrivare undicesimo dietro a Gagne, questa Bmw è avvilente…a lui voto 7; Leon Camier, Sabato arriva decimo a meno di cinque centesimi da Baz, Domenica il gioco dura davvero poco, anche la Honda è avvilente… voto 6.


Pubblicato da Federico Maffioli, 15/10/2018
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