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LE PAGELLE DEL GP DI GRAN BRETAGNA F1 2025
Budapest regala una gara molto interessante e incerta nei risultati fino all’ultimo giro, seppur con una lotta tutta interna al box McLaren tra Lando Norris e il compagno Oscar Piastri: alla fine vince il pilota inglese, bravo a gestire le gomme con una strategia a un solo pit-stop, mentre la minaccia iniziale di Charles Leclerc si disinnesca da sola a causa di un problema sulla Ferrari SF-25 emerso poco dopo il secondo pit-stop. Impalpabile, e non è certo la prima volta quest'anno (purtroppo) Lewis Hamilton. Ecco le nostre pagelle del GP d'Ungheria di F1.
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Lando Norris - Voto 9
Parte meglio di tutti gli altri ma poi sceglie male la traiettoria verso curva-1 e trova così subito il modo per autosabotarsi. Forse è da questo errore, e dalla necessità di recuperare terreno su Piastri e Leclerc, che il box si inventa una tattica teoricamente sfavorevole a un solo pit-stop, che poi lui è bravissimo a far funzionare. Verrebbe da dire che questo potrebbe essere un punto di svolta nella sua stagione e nella sua rincorsa al titolo, ma la verità è che di punti di svolta ce ne sarebbero già dovuti essere parecchi e che, invece, il rendimento suo e del suo compagno continua a essere piuttosto altalenante. Difficile credere che, continuando così, la sfida non venga decisa solo da qualche episodio, incidente o ritiro per problema tecnico...
Oscar Piastri - Voto 8
È bravo a indurre in errore il compagno al via, e poi a tampinare da vicino Leclerc lasciando intendere di essere sempre sul punto di poterlo superare da un momento all'altro. Viene beffato dalla strategia scelta dal muretto per il compagno di squadra e in questo non ha colpe, ma con gomme più fresche negli ultimi giri l'impressione è che avrebbe potuto fare di meglio (magari conservando l'attacco per l'ultima tornata) piuttosto che rischiare di mandare in fumo l'ennesima doppietta papaya e passare delle vacanze da incubo. C'è mancato pochissimo, e in questo è stato senza dubbio molto fortunato.
George Russell - Voto 7.5
Non lo si vede praticamente mai, se non nei pit-stop o da lontano mentre le telecamere indugiano sul duello tra Leclerc e Piastri al vertice. Lui però, con la Mercedes rabberciata dal ritorno alla vecchia specifica di sospensione posteriore e quindi con tanto di bocciatura dell'ultima grossa novità per la W16, come al solito è solidissimo. Guida bene, non fa errori, gestisce bene le gomme e sul finale svernicia Charles (lamentandosi, correttamente, per la manovra non proprio elegante del rivale) prendendosi un terzo posto che sembra piovuto dal cielo.
Charles Leclerc - Voto 8.5
Dopo una pole position che neppure lui è in grado di spiegare, guida autorevolmente il gruppo per poco più di metà gara, pur restando sempre con il dubbio che le due McLaren stiano giocando al gatto con il topo, mettendolo sotto scacco con le strategie di gara. Si difende comunque alla grande restando in lotta fino al giro 40, quando un presunto problema al telaio - ma in realtà si parla di pressioni gomme troppo alte per alzare l'auto e preservare il consumo del fondo con l'obiettivo di evitare una squalifica dolorosa a fine GP - lo mette fuori dai giochi costringendolo a guidare in difesa. Peccato perché, a parte che nella manovra troppo aggressiva e assolutamente non regolare su Russell, non ha fatto nulla per meritarsi un risultato così mortificante...
Fernando Alonso - Voto 8
A inizio gara porta Bortoleto e tutto il resto del gruppo a spasso come in gita domenicale tra i monumenti di Budapest, ma la sua è tutta una tattica per risparmiare le gomme, allungare quanto più possibile il primo stint e tirare come un dannato nella parte finale del GP. Missione compiuta e quinto posto che vale una vittoria per l'altalenante Aston Martin. Lui resta comunque un fattore, a dispetto dell'età che avanza e del mal di schiena che gli ha impedito di guidare nelle FP1: ah, se avesse una macchina per lottare per le vittorie...
Gabriel Bortoleto - Voto 7.5
Eccezionale in qualifica, convincente in gara: la Sauber non è più la cenerentola di inizio anno e adesso può lottare stabilmente in zona punti, ma lui ci mette del suo con una guida educata ed efficace, senza mai fare errori né farsi ingolosire dalla possibilità di forzare su Alonso per il quinto posto. Nella lotta per emergere a centro gruppo - che vale tantissimi milioni preziosi a fine anno per la squadra - serve più concretezza e solidità che esuberanza senza continuità.
Max Verstappen - Voto 6.5
Persino lui non può farci nulla con una macchina così fuori finestra, così lontana dal bilanciamento ideale, così dispersa alla ricerca delle prestazioni ma irrimediabilmente lontana dalle antenate che avevano dominato le ultime stagioni. Fa comunque vedere qualche lampo di classe sorpassando in punti improbabili, alla chicane del secondo settore o all'esterno in curva-2. Ma senza l'aiuto del team - con una macchina e una strategia migliore - non può che adeguarsi alla dura realtà: di questo passo, difendere il terzo posto in classifica sarà una sfida enorme.
Lewis Hamilton - Voto 4
A un weekend in cui si mostra battagliero e gagliardo, almeno a parole davanti ai microfoni dei giornalisti, ne segue quasi sempre uno di desolazione, di difficoltà, di risposte a monosillabi che lasciano pensare che sia quasi rassegnato. Alla bravura del compagno di squadra, agli anni che passano, alle complicazioni di queste auto a effetto suolo con cui non è mai stato in grado di dettare legge, all'incapacità di ribaltare la situazione e indicare la retta via al team per riemergere dal mare di problemi. Così, dopo essere partito 12°, arriva 12° senza mai neanche poter tentare un attacco alla Racing Bull di Hadjar. Se non è notte fonda questa...
I VOTI DEGLI ALTRI
Lance Stroll - Voto 7.5
Per una volta è veloce e incisivo anche se non piove. L'Aston Martin si risolleva dopo il pessimo weekend di Spa e anche lui torna in zona punti guidando una gara attenta e senza sbavature. Certo, il compagno di squadra, seppur acciaccato con i problemi alla schiena, fa sempre e comunque un altro sport.
Liam Lawson - Voto 7
Sembra si stia a poco a poco finalmente riprendendo dalla batosta della retrocessione dalla seconda Red Bull - alla lunga c'è da pensare che gli abbiano fatto un favore - per tornare in Racing Bulls. Batte il compagno, torna in zona punti ed è il migliore dei piloti della famiglia allargata, battendo persino Verstappen.
Andrea Kimi Antonelli - Voto 6
Parte 15° dopo l'ennesima qualifica complicata, ma in gara riesce a compiere qualche bel sorpasso e a risalire grazie alla strategia più giusta studiata per lui dal team. Sul finale si difende bene da Hadjar e Hamilton e torna a raccogliere almeno un punto. Non è tanto se pensiamo che il compagno è sul podio con la stessa macchina, ma è un piccolo passo per andare in vacanza con un timido sorriso e archiviare questo periodo buio.
Isack Hadjar - Voto 5.5
Corre tutta la gara con la mano dolorante dopo aver raccolto in abitacolo dei sassolini di ghiaia sparati via come dei proiettili dalla macchina di Bearman davanti a lui. A parte questo gesto eroico, ha il merito di tenersi dietro per tutta la gara la Ferrari del suo idolo Hamilton. Non che sia un motivo di vanto, considerando quanto fosse spento, demotivato e fuori fase Sir Lewis in questo weekend.
Nico Hulkenberg - Voto 5.5
Sconta la penalità per una partenza anticipata impossibile da percepire a occhio nudo, ma a parte questo riesce a rimontare bene dal fondo del gruppo battagliando col coltello tra i denti con le Williams e con la Red Bull di Tsunoda. Conferma la grande solidità in gara, ma l'esclusione in qualifica (fondamentale in cui è sempre stato un fenomeno) stavolta pesa troppo: la Sauber avrebbe potuto altrimenti ambire a un comodo doppio piazzamento in top-10.
Carlos Sainz - Voto 5.5
Forse riporta dei danni dopo una battaglia ruota a ruota con Gasly (penalizzato per questo) ma per il resto è sempre piuttosto lontano dalla zona punti. Un passo indietro per la Williams - che evidentemente predilige le piste veloci, come visto a Spa - in questo weekend, ma lui non sta mai dando l'apporto che sarebbe lecito aspettarsi da un top driver.
Alexander Albon - Voto 5.5
Parte ultimo, finisce 15° ma alle spalle del compagno dopo avergli ceduto la posizione per ordine del muretto. Vale la stessa cosa detta per Sainz: la Williams ha fatto senza dubbio un grosso passo indietro, ma un po' più di costanza da parte dei piloti non guasterebbe.
Esteban Ocon - Voto 5
Per tutto il weekend è lontano dal compagno di squadra, che invece gioca sempre sul filo della zona punti prima di essere costretto al ritiro. Un 16° posto triste sulla pista dove ha vinto la sua prima e unica gara in carriera, nel 2021.
Yuki Tsunoda - Voto 4
Ancora una volta eliminato in Q1, ancora una volta chiamato a partire dalla pit-lane per accumulare componenti power unit che torneranno utili a fine stagione. Il resto è qualche sportellata qua e là, al volante di una macchina lenta anche nelle mani di Verstappen. È però una magra consolazione, perché i cuginetti della sua ex squadra, la Racing Bulls, gli stanno sempre, costantemente, davanti. Continuando così, difficile confermarsi pilota di Formula 1 anche nel 2026...
Franco Colapinto - Voto 5
L'Alpine è un disastro e non per colpa dei piloti (e quindi neanche per colpa di Doohan) ma lui non ci mette niente di suo. Per carità, è difficile da valutare un pilota che guida una macchina così in difficoltà ma, dopo aver battuto Gasly in qualifica, gli sarebbe arrivato dietro se lo stesso Gasly non avesse ricevuto una penalità di 10 secondi. Un po' poco per giustificare il caloroso tifo di tutto il pubblico sudamericano
Pierre Gasly - Voto 4.5
Escluso in Q1, protagonista di un autoscontro con Sainz in lotta per le posizioni fuori dalla top-10. Non è facile emergere in queste condizioni, ma è lecito aspettarsi un po' di più da un pilota come lui.
Oliver Bearman - Voto 6.5
Naviga per quasi tutta la gara sul limite della zona punti, salvo poi essere costretto al ritiro. Peccato.