In un momento storico in cui le 5 stelle ai crash test EuroNCAP paiono particolarmente importanti e ambite (soprattutto dalle arrembanti auto cinesi) ilmini SUV Toyota Urban Cruiser 2025 si è accontentato di un successo parziale: 4 stelle per lui, attribuitegli ''per procura''.
Una sola pagella per due auto gemelle
Dietro al risultato della Urban Cruiser c'è molto da spiegare. Prima di tutto perché il punteggio le è stato dato senza, di fatto, eseguire alcun test. Il motivo, in realtà, è semplice e più che giustificato: il mini SUV Toyota è gemello identico della Suzuki e-Vitara e per questo ne condivide d'ufficio la pagella.
Qui sotto il video dei crash test che si trova nella pagina di EuroNCAP.com dedicata alla Urban Cruiser: come si vede, l'auto ripresa nelle varie situazioni porta sulla calandra il marchio Suzuki. Ma perché quattro stelle? Ora ci arriviamo.
La piattaforma comune di Toyota Urban Cruiser e Suzuki e-Vitara
Suzuki e-Vitara non è granché parente della Suzuki Vitara che ben conosciamo, nelle versioni mild hybrid e full hybrid. Nasce sulla piattaforma Heartect-e condivisa con Toyota - appunto - e con Daihatsu. Offerta con due o quattro ruote motrici, con potenze da 144 a 184 CV, è un'auto 100% elettrica: proprio come lo è la Toyota Urban Cruiser 2025.
Come sono andati davvero i crash test della Suzuki e-Vitara
Protezione di occupanti adulti
Nell'impatto frontale disassato, l’abitacolo è rimasto stabile e le letture dei manichini hanno evidenziato una buona protezione per ginocchia e femori di conducente e passeggero. Suzuki ha dimostrato che lo stesso livello di sicurezza si applica a occupanti di corporature diverse e in differenti posizioni.
Nel crash contro barriera rigida a tutta larghezza, la protezione della testa del passeggero posteriore è stata giudicata marginale a causa del movimento in avanti, mentre la protezione del torace si è fermata su valori appena sufficienti.
Impatti laterali e colpo di frusta
Nei test laterali, sia con barriera mobile che contro palo, l’e-Vitara ha ottenuto il massimo punteggio, proteggendo adeguatamente tutte le aree critiche. La protezione da colpo di frusta è stata giudicata buona sia davanti sia dietro. Tuttavia la ritenzione degli occupanti all'impatto laterale è stata giudicata debole.
Sicurezza bambini
Massimo punteggio per la protezione dei manichini che replicano le fattezze di bambini di 6 e 10 anni, con possibilità di disattivare l’airbag passeggero per l’uso di seggiolini rivolti all’indietro. Nessun problema riscontrato con l'installazione e la compatibilità dei sistemi di ritenuta. Unica assenza, la funzione di child presence detection, che segnala la presenza di bimbi dimenticati a bordo.
Pedoni e ciclisti
Buoni i risultati complessivi nei confronti degli utenti vulnerabili: la protezione della testa è risultata per lo più adeguata, con zone critiche sui montanti del parabrezza e alla base dello stesso. Le gambe beneficiano di protezione elevata, il bacino solo discreta.
Il sistema di frenata autonoma di emergenza (AEB) riconosce pedoni, ciclisti, motociclisti e altri veicoli. Prestazioni complessive: buone, ma con qualche limite. Contro i pedoni i risultati sono stati adeguati, mentre non è prevista protezione per chi si trova dietro l’auto. Bene invece la risposta ai ciclisti, anche se manca la funzione anti-dooring (porta aperta al sopraggiungere di una bicicletta).
Assistenza alla guida
Di serie: avviso cinture allacciate per tutti i posti, monitoraggio diretto dello stato del conducente (stanchezza e distrazione), mantenimento corsia con correzione dolce e supporto in situazioni critiche, riconoscimento dei limiti di velocità con possibilità di attivare automaticamente il limitatore. Presente anche l’eCall avanzato e un sistema che previene gli impatti secondari dopo un urto.