Simon Kidston è un fortunato collezionista che le auto le ha scritte nel suo DNA: uno zio tra i leggendari Bentley Boys, un padre pilota d'aerei e di auto da corsa, nonché ufficiale della Royal Navy. Insomma, famiglia tranquilla.
Tra le meraviglie del suo garage, una spicca su tutte: la Lamborghini Countach LP400 Periscopio del 1977. Una delle Countach più pure, senza le appendici aerodinamiche che avrebbero reso iconico – e un po’ tamarro – il modello negli anni successivi. Un oggetto che, più di tanti altri, rimanda al prototipo originale sognato da Gandini.
Ma pare che questa Countach abbia anche… una sua personalità. Nel cuore della notte, davanti a una grande residenza in Scozia, l’auto si sarebbe accesa e messa in movimento da sola. Nessuno al volante, come conferma lo stesso Kidston, supportato dalle immagini della videosorveglianza che ha condiviso nel post su Instagram più in basso.
Una bufala? Tutt'altro, visto che dopo l'episodio Kidston si è rivolto direttamente alla Casa di Sant'Agata per vederci chiaro. ''Cinque mesi e un sacco di grattacapi a Modena dopo, nessuno aveva mai sentito parlare di un caso simile prima'', racconta sul suo profilo.
''Tutto l'impianto elettrico funziona normalmente (non è stato sostituito quando ho restaurato l'auto otto anni fa, ma non ha mai perso un colpo), niente era fuso o bruciato e le chiavi dell'auto erano nella mia tasca'', prosegue Kidston.
La spiegazione più suggestiva vorrebbe che un fantasma scozzese dotato di particolare buon gusto abbia voluto farsi un giro. Quella più concreta coinvolge invece l’eterno binomio “elettronica italiana + umidità scozzese”.
Secondo Kidston, la Countach — parcheggiata con la marcia innestata — avrebbe subito un cortocircuito dovuto all’aria umida, con i cablaggi che, per un attimo, hanno deciso di prendere vita propria. Da qui il movimento in avanti, lo stop, e un altro scatto in avanti.
Il V12 non ha scelto, per fortuna, il percorso più drammatico. La Countach è finita contro un cespuglio addossato al muro della casa. Un vero colpo di fortuna, visto che così ha evitato sia il muro sia una scarpata che l'avrebbe fatta finire nel fiume. O forse, non è solo fortuna: magari il fantasma sapeva guidare...




