Per ora sono solo rendering, ma già mi immagino gli avvocati di Bugatti all'opera per preparare le diffide: la cinese Dreame Technologies, fondata nel 2017 e specializzata in elettrodomestici, intende presentare al CES di Las Vegas del prossimo gennaio una copia fedele della Chiron, che differisce dall'originale per avere quattro porte, interni dozzinali e un motore elettrico. Fare aspirapolvere (per soli 8 anni) e poi lanciarsi sulle hypercar? E che sarà mai!
Render sospetti (con l’aiuto dell’AI)
I rendering, pubblicati sui social dal fondatore di Dreame Technologies Yu Hao, portano i segni tipici delle immagini generate con le AI: griglia anteriore dalle aperture confuse e un adattamento di forme reali con una grafica sfumata non del tutto realistica. Ma il risultato non lascia dubbi: linee e dettagli della Chiron sono stati ripresi in modo spudorato.
Dalla griglia a ferro di cavallo, alla nervatura centrale, fino al profilo a “C” sui montanti posteriori sono tutti elementi che gridano Bugatti. Solo i fari e alcuni ritocchi attenuano l'effetto copia-e-incolla. Ma non più di tanto.
Dentro è un’altra storia
Almeno nell’abitacolo Dreame non copia: né l'avvolgente minimalismo della Chiron, né tantomeno gli strumenti analogici in titanio ricavato dal pieno (e pietre preziose) della Bugatti Tourbillon.
L'interno dell'auto cinese è molto più ordinario e potrebbe tranquillamente appartenere a un SUV. La plancia è dominata da un megaschermo ultrapanoramico e sul mobiletto centrale si nota un secondo display per alcuni comandi touch. La classe non è acqua e nemmeno Huangjiu (vino cinese).
L’obiettivo: più veloce di Bugatti e Koenigsegg
Non di meno la Dreame, che si autodefinisce ''la Apple cinese'', ha dichiarato di voler entrare nel mercato auto nel 2027 con un’hypercar elettrica capace di superare sia Bugatti sia Koenigsegg.
Per farlo, la società sta valutando siti produttivi in Europa, compreso uno vicino alla Gigafactory Tesla di Berlino. Non solo: secondo i media locali, Dreame avrebbe già avviato contatti con BNP Paribas per il sostegno finanziario. Resta da capire come reagirà Bugatti di fronte a un design così ''ispirato''.