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Come saremo

Michelin Design Challenge 2011


Avatar di Luca Cereda , il 18/03/11

13 anni fa - Le auto che guideremo nel 2021

Come viaggeremo fra dieci anni? A vento, oppure su auto simili a una casa-mobile. Ecco le auto del futuro secondo i designer del Michelin Design Challenge 2011. Pazze idee o c'è del vero?

VIA COL VENTO C’è chi propone di viaggiare sospinti dal vento, con ruote leggere che ricordano quelle dei mulini ad acqua, come sulla “Ventile”, chi su un triciclo che sembra uno Yo-yo (vedi la Aiolos), anch’esso mosso da energia elettrica generata dal vento. Per qualcun altro sarà sufficiente una sedia messa sopra una ruota sferica (Supple), che grazie al GPS e una connessione wireless ti porta dove vuoi senza guidare, muovendosi sciolta in mezzo al traffico. Roba da visionari.  

LA MATITA DI VETRO Visionari e designer: a volte i termini coincidono. Ad esempio quando questi si cimentano in concorsi come il Michelin Design Challenge 2011, che la Casa di pneumatici porta avanti ormai da anni, aprendo il contest a designer professionisti, studenti di disegno industriale e operatori dell’automotive. Si chiede ai designer di immaginare l’auto del futuro, e questi, senza tarocchi o palle di vetro, rispondono con una matita e con la propria forza di immaginazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti (basta sfogliare l’ampia gallery) e non finisce mai di stupire.

2021 Nella fattispecie, creativi di tutto il mondo hanno immaginato l’auto che guideremo tra dieci anni: questa era la “comanda” esatta dell’edizione 2011 del concorso, intitolata appunto “Plus10”. Quasi tutti sono andati perfino oltre i 10 anni. Strane, come sempre, belle, dipende dai gusti, sicuramente fuori dal mondo, almeno quello in cui viviamo oggi. Così si sono rivelate le auto del disegnate per il Michelin Design Challenge, che Michelin ha oltretutto esposto all’ultima edizione del NAIAS di Detroit. E chissà che qualche Casa non abbia tratto qualche spunto per le future concept car.

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CASA MOBILE Dalla visione alla realtà, però, il passo sembra ben più lungo di una decade. Fareste casa-ufficio con un’auto che ricorda una sogliola con le ruote? Oppure andreste a prendere i vostri figli a scuola con la ATMBL, praticamente una casetta-mobile spinta da un motore elettrico e dall’energia solare, senza volante né pedali, ma guidata automaticamente dal GPS e da sensori? Tra soli dieci anni sarà ancora troppo presto, probabilmente. Forse siamo ancora pronti a guidare così. Ma un giorno o l’altro lo faremo davvero?

PAZZA IDEA? Una risposta negativa non è così scontata, nemmeno di fronte ai progetti più pazzi. Spesso si storce il naso per simili stramberie dimenticando il legame che unisce concept car, a suo tempo considerate futuristiche, ad alcuni modelli di produzione di oggi. E soprattutto che le Case, di tanto in tanto, questi visionari li consultano proprio per anticipare le tendenze del futuro, traendone spunti per diversificarsi sul mercato. Noi, incapaci di allungare lo sguardo così a fondo, teniamoci pronti a tutto: anche ai robot.    

LA NUOVA SFIDA Chi invece di immaginazione e talento ne ha da vendere ha una nuova occasione per dire la sua. Michelin ha infatti aperto da qualche giorno le iscrizioni al Design Challenge del 2012, che avrà come tema la metropoli nel 2046. Ciascun designer dovrà progettare dei veicoli da terra in grado di trasportare da 2 a 10 persone, che siano adatti alle future esigenze di una fra queste megalopoli: Los Angeles, Mumbai, Rio De Janeiro, Shangai o Parigi. Tra nuove tecnologie, eco-leggi e nuovi canoni stilistici, come sarà la citycar tra 35 anni?


Pubblicato da Luca cereda, 18/03/2011
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