Da marchio low-cost, Dacia si è trasformata negli anni, alzando l'asticella per proporsi al top nel ''value for money''. Dacia Bigster è il suo modello di punta, che nella prova su strada ha stupito per consumi eccezionalmente contenuti nel casa-ufficio, ma sul fronte della qualità percepita è risultata meno convincente rispetto al primo incontro con il modello statico.
- Impressioni di guida e consumi
- Interni e tecnologie
- Due parole sul design
- La scheda tecnica
- Prezzi e dotazioni: quale scegliere
Impressioni di guida e consumi
Uno sguardo fuori dal parabrezza ti fa sentire quasi su un carro armato: il cofano alto e squadrato, con scalfature create ad arte per ricavare dei bei muscoloni sui passaruota, mette quasi in soggezione: tanto dall'esterno quanto da dietro al volante.
Il primo risultato è che alla Bigster decido di prendere le misure con cautela, anche perché la forma del muso non aiuta a percepire bene gli ingombri.
Aiuta, in questo senso, regolare l'altezza della seduta, ma io preferisco guidare il più in basso possibile e la Duster mi accontenta fornendomi - se lo desidero - una postura quasi da berlina. Il tutto nonostante un'altezza da terra di ben 22 cm, che mette al riparo da dossi e marciapiedi.
Certo, ci sono anche i terreni accidentati, che tuttavia la Bigster Hybrid deve affrontare con cautela, vista la mancanza della trazione integrale: qui sono solo le ruote davanti a tirare il carro.
Con l'aiuto dei sensori di parcheggio e delle telecamere di manovra (compresi nel Parking Pack da 600 euro), che consentono un'eccellente valutazione degli spazi disponibili, la Bigster non impensierisce in manovra, complice un raggio di svolta sorprendentemente contenuto.
Uscito dal parcheggio della redazione, apprezzo subito la prontezza del motore: un milleotto elettrificato che a bassa velocità dà la sensazione di guidare un'auto elettrica. Almeno finché il motore termico non si sveglia per dare la carica alla batteria.
Al salire della velocità, poi, la trasmissione Multi-Mode fa percepire di tanto in tanto i cambi di marcia, ma sempre in modo fluido. Il Multi-Mode è di fatto un cambio automatico, che non consente il passaggio manuale-sequenziale delle marce, ma permette di regolare il freno motore e con esso il recupero di energia in frenata.
Basta tirare la levetta tra i sedili per pssare dalla normale marcia avanti D alla modalità Brake e l'auto rallenta di più non appena sollevo il piede dall'acceleratore. Senza però permettermi di gestire l'arresto del veicolo modulando il rilascio del gas, come farei con le auto dotate di funzione ''one-pedal''.
In autostrada sento qualche fruscio all'altezza degli specchietti retrovisori, ma nulla di troppo fastidioso. Peccato per la mancanza della guida autonoma di secondo livello: sulla Bigster c'è solo il cruise control adattivo e un blando assistente al mantenimento di corsia.
Non mi piace la staffa porta smartphone, che concettualmente è utile (anche se la Bigster ha di serie Android Auto e Apple Carplay via cavo e wireless fin dal livello base) ma è troppo alta e ostacola la visuale alla guida. Oltre a produrre anche qualche cigolio quando non vi appendo il telefonino.
Ciò in cui la Bigster Hybrid ha davvero impressionato sono i consumi nel casa-ufficio, con un record di appena 3,8 l/100 km da Baranzate al centro di Milano: siamo oltre 26,3 km/l!
In autostrada, che per i motori full hybrid è il terreno più difficile, siamo attorno ai 6,7 l/100 km e una media d'uso di di circa 5,4 l/100 km non è difficile da ottenere (18,5 km/l).
Interni e tecnologie
Con queste credenziali è facile perdonare alla Bigster qualche piccola sbavatura sul fronte della qualità percepita. I pannelli porta, ad esempio, sono in plastica croccante e non manca qualche scricchiolio da parte delle maniglie interne.
Mancano poi le maniglie al tetto e i sedili del nostro allestimento Journey offrono poco sostegno alle gambe. Il rivestimento in TEP? È bello a vedersi e piacevole al tatto, ma fa sudare le natiche nei mesi estivi.
Gli schermi di strumentazione e infotainment (da 10 pollici sull'allestimento in prova) sono ben leggibili, con quello touch a centro plancia che vanta anche una buona reattività. Stranamente però tende a scaldarsi parecchio e il collegamento con il mio vecchio smartphone Android non è stato impeccabile.
Tutto è filato liscio quando ho accoppiato auto e telefono via Blueotooth con il vivavoce, ma non sono riuscito a fare il mirroring con Android Auto via cavo. Il problema pare sia di compatibilità con alcuni cellulari un po' datati, tra cui, evidentemente, il mio Huawei P30. Infatti con il Samsung S24 Ultra del Direttore ha funzionato tutto al primo colpo.
La Bigster si riscatta mettendo sul piatto ottime doti di praticità, con uno spazio a bordo ben sfruttato rispetto ai suoi 4,57 m di lunghezza. I centimetri per chi siede dietro sono abbondanti, nonostante il mobiletto centrale un po' invadente e il pavimento rialzato al centro.
Il bagagliaio, del resto, è molto capiente: 612 litri totali (non 667 litri, come era stato indicato inizialmente), con un doppiofondo ben sfruttabile e un piano di carico diviso in due, che agevola l'accesso quando ci sono già alcune valigie nel vano principale.
Contribuisce a un'atmosfera di grande respiro il bel tetto panoramico apribile e con tendina elettrica (optional, 1.000 euro). Personalmente apprezzerei vani portaoggetti un po' più grandi, ma ce n'è uno refrigerato tra i sedili che tiene fresche le bibite in viaggio.
Si tratta di un piccolo lusso che da una Dacia di qualche anno fa non mi sarei aspettato. Proprio come la piastra a induzione per la ricarica wireless dei cellulari compatibili, che sulla Bigster in prova risponde presente.
Due parole sul design
Imponente e squadrata, la Dacia Bigster ha l'aspetto di un SUV ''duro, massiccio e incazzato'', come diceva Massimo Dapporto nel film ''Soldati - 365 all'alba''. Gli spigoli e l'altezza di 1,71 m lo fanno sembrare molto più grande di quanto non sia in realtà.
Da segnalare che le piastre inferiori dei paraurti sono tinte all’origine, non verniciate, così che nascondano meglio eventuali graffi e risultino anche più sostenibili grazie al minor impiego di vernici.
La scheda tecnica
Modello | Dacia Bigster Hybrid 155 |
Motori | 4 cilindri benzina full hybrid |
Potenza | 155 CV |
Coppia | n.d. |
Velocità massima | 180 km/h |
0-100 km/h | 9,7 secondi |
Trazione | anteriore |
Cambio | automatico DualMode |
Dimensioni | 4,57 x 1,81 x 1,71 m |
Bagagliaio | 612 litri (566 litri con ruota di scorta) |
Peso a vuoto con conducente | 1.487 kg |
Prezzo indicativo | da 29.700 euro |
Prezzi e dotazioni: quale scegliere
La motorizzazione Hybrid 155 cavalli è disponibile solo a partire dal secondo livello di allestimento: sulla Dacia Bigster Expression, a partire da 29.700 euro. Questa versione prevede di serie:
- Assistenza al mantenimento della corsia
- Avviso di cambio di corsia
- Assistenza alla frenata di emergenza
- E-call chiamata di emergenza
- Sistema di monitoraggio dell'attenzione del conducente (DDAWA)
- Sensori di parcheggio posteriori con retrocamera
- Riconoscimento dei segnali stradali con avviso del superamento del limite di velocità
- Strumentazione da 7”
- Infotainment da 10” con radio e replicazione dello smartphone via cavo USB o wireless
- Climatizzatore automatico bi-zona con bocchette di ventilazione posteriori
- Cerchi in lega Tergan da 17” diamantati
- Rivestimento in tessuto denim per plancia e sedili
E questo solo per citare le dotazioni principali.
L'allestimento in prova Journey, da 31.700 euro aggiunge al pacchetto:
- Portellone posteriore elettrico
- Caricatore a induzione
- Abbaglianti automatici
- Cruise control adattivo
- Strumentazione da 10''
- Infotainment da 10,1'' con audio Arkamis e 6 altoparlanti
- Sedile guida elettrico
- Vano refrigerato nel bracciolo centrale
- Cerchi in lega Tagasan da 18” diamantati
- Sedili in tessuto e TEP MicroCloud
- Vetri posteriori oscurati
A pari prezzo, l'allestimento Extreme aggiunge un'ulteriore caratterizzazione estetica con finiture color rame. Quale scegliere? Risposta semplice: un'auto di questo tipo non può rinunciare delle dotazioni Journey, a maggior ragione a fronte di un sovrapprezzo di soli 2.000 euro.
Serve il 4x4? Occorre cambiare motorizzazione e puntare sulla TCe 130 mild hybrid a benzina da 130 CV, con Terrain Control e modalità di guida dedicate per neve, fango e sabbia, off-road. I prezzi partono da 27.200 euro.
Per chi volesse risparmiare al massimo, c'è la mild hybrid-G bi-fuel, a benzina e GPL da 24.800 euro, mentre per trasformare la Bigster in un mini camper, esiste il Pack Sleep da 1.700 euro con materasso e arredo dedicato.
Altre informazioni sulla Dacia Bigster nella nostra prova di Primo Contatto e consulta il configuratore online per conoscere tutti gli accessori e i rispettivi prezzi.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
Bigster essential Eco-G 140 | 140 / 103 | 24.800 € |
Bigster essential mild hybrid 140 | 140 / 103 | 24.800 € |
Bigster expression mild hybrid 140 | 140 / 103 | 25.800 € |
Bigster expression Eco-G 140 | 140 / 103 | 25.800 € |
Bigster essential mild hybrid 4x4 | 131 / 96 | 26.800 € |
Bigster journey Eco-G 140 | 140 / 103 | 27.800 € |
Bigster extreme mild hybrid 140 | 140 / 103 | 27.800 € |
Bigster journey mild hybrid 140 | 140 / 103 | 27.800 € |
Bigster expression mild hybrid 4x4 | 131 / 96 | 27.800 € |
Bigster extreme Eco-G 140 | 140 / 103 | 27.800 € |
Bigster expression hybrid 155 | 156 / 115 | 29.300 € |
Bigster extreme mild hybrid 4x4 | 131 / 96 | 29.800 € |
Bigster extreme hybrid 155 | 156 / 115 | 31.300 € |
Bigster journey hybrid 155 | 156 / 115 | 31.300 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Dacia Bigster visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Dacia Bigster