Logo MotorBox
news

Mini One D


Avatar di Mario Cornicchia , il 23/05/03

20 anni fa -

Heritage inglese, capitale tedesco, motore giapponese. La Mini One D è una vera auto multietnica, assolutamente sobria nei consumi ma altrettanto parca nelle prestazioni. Ma non nel prezzo, com'è tradizione della Casa

Benvenuto nello Speciale TUTTE LE PROVE DELLE NUOVE MINI, composto da 12 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario TUTTE LE PROVE DELLE NUOVE MINI qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

COM’E’ Moda, economia, autonomia, prestazioni… ormai i motori a gasolio la fanno da padroni e anche la Mini si adegua. Alla Mini dell’ultima generazione non può mancare un cuore a gasolio et voilà, ecco la Mini One D. Una Mini One, con qualche piccola modifica estetico-funzionale, appena percettibile: fascioni neri sottoporta, spoilerino alla base del paraurti per tenere a bada i fumi del gasolio e bocca di aerazione più grande nel paraurti anteriore. E ovviamente la D sul bagagliaio.

YARIS NEL CUORE Sotto il cofano, invece, pulsa un cuore giapponese, il quattro cilindri 1364cc della Toyota Yaris. Una garanzia in termini di qualità e di affidabilità. Non un mostro in tema di prestazioni: 75cv (55kW) e 180Nm di coppia massima a 2000 giri (10Nm in più della Yaris). A differenza della Yaris, poi, la Mini adotta un cambio a sei marce come la Mini Cooper S.

CARUCCIA Due le versioni disponibili: Mini One D, con 4 airbag, Abs+Ebd+Cbc, Asc+T (controllo di stabilità e trazione), climatizzatore manuale, sedile guida regolabile in altezza, RPA (controllo continuo della pressione dei pneumatici), predisposizione radio con 6 altoparlanti, e Mini One D de luxe, che aggiunge volante rivestito in pelle, radio Boost con cassette, fendinebbia, cromature esterne e cerchi in lega da 15 pollici. I prezzi: 17.450 e 18.350 Euro, più o meno 5 mila Euro in più della cugina giapponese.

COME VA Esattamente uguale alle altre Mini, la One D ne mantiene pregi e difetti: stile inconfondibile e sapore trendy, abitacolo 2+2, sedili senza memoria e feeling di guida da kart, con assetto pronto e freni ben dimensionati. Il nuovo elemento, il motore diesel Toyota, si fa sentire poco all’interno dell’abitacolo e anche all’esterno.

VERY SOFT Ha un rumore molto discreto, sembra ben filtrato dall’insonorizzazione ma anche poco rumoroso all’origine. Oltre che un rumore modestissimo, trasmette anche pochissime vibrazioni all’interno dell’abitacolo: davvero non sembra che la One D faccia il pieno di gasolio, sembra un motore a benzina un poco rumoroso.

BIANCHETTO Che sia un diesel lo si capisce subito dalla scala del contagiri e dalla sottile fetta del quadrante in cui il motore spinge con soddisfazione: meglio che l’ago del contagiri rimanga tra 2000 e 3500 giri per muoversi agilmente. Sotto i 2000 giri il quattro cilindri è assai pigro e sopra i 3500 praticamente sviene, con le tacche oltre i 4000 giri che si potrebbero tranquillamente sbianchettare, visto che l’ago non le raggiunge mai.

SEI MARCE Intelligente la scelta di abbinare al nuovo motore il cambio a sei marce che consente di sfruttare al meglio il regime ottimale di funzionamento, smanettando con la leva del cambio (sufficientemente veloce e preciso). Lavorio che, abbinato al carattere kartistico della Mini, può risultare anche piacevolmente sportivo.

PENSIERINO Sicuramente, se amate la velocità, non è l’auto che fa per voi. Se non amate molto la categoria dei benzinai, invece, vale la pena prenderla in considerazione: il consumo medio dichiarato è di circa 20 km/litro. Vale la pena di credere alla scheda tecnica: nella nostra prova di poco meno di 200 chilometri, un po’ cittadina e un po’ in statale a velocità ridotta, l’ago si è appena mosso dalla tacca del pieno. Anche i piedi veloci sembra riescano a percorrere più di 800 chilometri con un pieno (il serbatoio contiene 50 litri).


Pubblicato da M.A. Corniche, 23/05/2003
Gallery
Tutte le prove delle nuove Mini