Nel 2020 Bugatti presentò la Bolide, un progetto che si distingueva nettamente rispetto ai precedenti modelli del marchio. Nata come concept car, fu ideata per esplorare i limiti del design e delle prestazioni di un’hypercar destinata esclusivamente alla pista.
Completato l’ultimo esemplare della hypercar racing
In piena pandemia, l’anteprima della Bolide (guarda la Bugatti Bolide in video) attirò l’attenzione per le sue proporzioni estreme e per soluzioni tecniche che sembravano difficilmente replicabili in un modello di serie.
Nonostante lo scetticismo, Bugatti ha confermato poco dopo che la Bolide sarebbe stata costruita in una serie limitata di 40 unità, tutte dedicate all’uso in circuito. Pur non raggiungendo i numeri dichiarati per il concept, la versione di produzione rappresenta una delle interpretazioni più vicine a un prototipo con specifiche da competizione mai offerte dal costruttore francese.

I numeri della Bolide sono da pelle d’oca
Il completamento dell’ultimo esemplare segna un momento significativo, anche perché la Bolide rientra tra le ultime Bugatti spinte dal celebre motore W16 quadri-turbo da 8,0 litri. L’unità eroga 1.850 CV e 1.850 Nm, abbinata a una trasmissione a doppia frizione a sette rapporti.
Il corpo vettura, costruito completamente in fibra di carbonio, permette alla hypercar di contenere il peso in 1.450 kg. Le prestazioni dichiarate includono uno 0-100 km/h in 2,2 secondi, 300 km/h in 11,5 secondi e una velocità massima di 380 km/h.

Realizzata artigianalmente per un collezionista
Tutti gli esemplari sono stati realizzati a mano nello stabilimento Bugatti di Molsheim, in Francia (guarda la homepage di Bugatti). L’ultimo modello prodotto è stato commissionato da un collezionista già proprietario di una rara Type 35. La livrea, sviluppata in tre tonalità di blu — Black Blue, Special Blue Lyonnais e Lake Blue — richiama quella della Veyron Grand Sport (guarda la Bugatti Veyron Grand Sport Vitesse) presente nella stessa collezione del facoltoso cliente. La cura dei dettagli riguarda ogni componente della vettura, dai pannelli in carbonio alle finiture interne.
Prima della cerimonia di consegna, Bugatti ha effettuato verifiche dinamiche approfondite in pista per garantire il pieno potenziale dell’hypercar.

Il pensiero del presidente di Bugatti
Il presidente Christophe Pichon ha sottolineato l’obiettivo di creare una vettura adatta alla pista ma anche coerente con gli standard artigianali del marchio: ''Il nostro obiettivo era creare un'auto che potesse competere in pista ma che allo stesso tempo potesse entrare a far parte delle collezioni più prestigiose del mondo. Ecco perché abbiamo dedicato un'attenzione straordinaria a ogni dettaglio di realizzazione, dalla verniciatura agli interni, in modo che possedere una Bolide rifletta lo stesso livello di maestria artigianale di ogni altra Bugatti della collezione''.
Con la conclusione del progetto Bolide, Bugatti concentra ora le risorse sulla nuova Tourbillon (leggi tutto su Bugatti Tourbillon), erede della Chiron e dotata di motore V16, le cui consegne inizieranno il prossimo anno.






