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Hulme CanAm


Avatar Redazionale , il 10/06/10

13 anni fa - Viene letteralmente dall'altra parte del mondo questa supercar che riporta in auge un glorioso nome delle corse del passato. Prodotta in soli venti esemplari, può già essere ordinata ma le sue consegne inizieranno solo nel 2012.

Viene letteralmente dall'altra parte del mondo questa supercar che riporta in auge un glorioso nome delle corse del passato. Prodotta in soli venti esemplari, può già essere ordinata ma le sue consegne inizieranno solo nel 2012.

CARNEADE Ai più giovani, probabilmente, il nome di Denny Hulme dice poco o niente. Sentendolo nominare, gli appassionati di storia della Formula 1 dal cuore più tenero potrebbero invece trattenere a stento qualche lacrimuccia. Costui altri non è infatti che il Campione del Mondo della massima categoria del 1967, un neozelandese dal piede pesante e testardo al punto da soffiare il titolo al suo caposquadra Brabham all'ultima gara di quella stagione, alla faccia degli ordini di scuderia.

ALI PER VOLARE Il buon Denny è scomparso nel 1992 ma oggi il suo cognome ritorna sotto i riflettori per volere della vedova e di un gruppo d'investitori che hanno fondato la Hulme Supercars Limited, una società che ha recentemente annunciato la produzione della CanAm, una supersportiva estrema, tirata in soli venti pezzi e ispirata proprio alla Formula 1. A sancire questo legame è il soprattutto la forma della carrozzeria, con un'aerodinamica curatissima. Da una parte c'è un muso appuntito, sottolineato da uno spoiler che gli regala sembianze da squalo martello. Dall'altra fa da contraltare un'ala grande come il banco di un chiosco di gelati.

LA CARICA DEI 600 L'abitacolo è biposto, senza uno straccio di tetto o di parabrezza, a differenza di quanto aveva fatto vedere la prima concept che aveva sfilato a Goodwood nel 2006. A deviare l'aria dalla faccia del pilota e del suo coraggioso secondo c'è giusto un piccolo plexiglas mentre, subito alle loro spalle, svettano due roll bar. Proprio in mezzo a loro fa invece capolino uno snorkel pronto a dare una boccata d'ossigeno al motore, un V8 Chevrolet LS7 da ben sette litri di cilindrata accreditato di 600 cv e 600 Nm di coppia.

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CHE NUMERI! A fargli da spalla sul lato trasmissione c'è un cambio manuale Cima con sei rapporti ravvicinati, ma a richiesta si può ordinare la Hulme anche con un cambio sequenziale o con uno robotizzato azionabile con palette al volante. Complice un peso di soli 980 kg, per la CanAm si parla di un tempo inferiore ai 3,5 secondi per il passaggio da 0 a 100, con una velocità di punta superiore ai 320 km/h.

GRANDI FIRME Per sfruttare appieno tutto questo potenziale, quelli della Hulme hanno messo in campo le menti più brillanti della Nuova Zelanda, compresi alcuni ingegneri con alle spalle esperienze nella Coppa America, manifestazione che quanto a tecnologie applicate è davvero seconda a pochi. Il telaio – e non potrebbe essere altrimenti - è di tipo monoscocca in fibra di carbonio e materiali compositi e supporta sospensioni a triangoli sovrapposti con schema push-rod, come su molte monoposto da competizione. Gli ammortizzatori sono Koni, mentre la AP Racing è la firma sull'impianto frenante, composto da dischi ventilati da 362 mm e pinze a sei pistoncini. Un tocco di Made in Italy c'è invece a livello di pneumatici, con dei Pirelli PZero Rosso da 245/40-19 all'anteriore e 315/35-20 al posteriore.

ALL INCLUSIVE Chi dovesse aver avuto un colpo di fulmine per questa macchina non si faccia scoraggiare dal fatto di dover andare a perfezionare l'acquisto ad Auckland, che resta dall'altra parte del mondo e non solo per modo di dire. Nel prezzo d'acquisto, fissato a circa 354.000 euro, è infatti compreso anche un viaggio andata e ritorno in Nuova Zelanda, con tanto di soggiorno di una settimana. Ma non è finita qui: assieme alla CanAm in carne e ossa, accompagnata da un certificato di autenticità, verrà poi consegnata a domicilio anche una replica perfetta in scala 1/8 da tenere magari in salotto e un album con le foto scattate nel corso della produzione, un passaggio dopo l'altro. Il tutto arriverà a casa però solo all'inizio del 2012, quando inizieranno le consegne nel ventesimo anniversario della morte di Denny Hulme.


Pubblicato da Paolo Sardi, 10/06/2010
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