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Incidenti in auto

Quali sono le strade più pericolose d’Italia? Il rapporto ACI-Istat 2019


Avatar di Claudio Todeschini , il 16/11/20

3 anni fa - ACI: le strade più pericolose in Italia nel 2019. La mappa

ACI: le strade più pericolose in Italia nel 2019. La mappa
L’ultimo studio dell’Automobile Club svela le vie di comunicazione con più incidenti nel 2019. Per automobili, motociclette e pedoni

I DATI Nel solo 2019, 74 incidenti su 100 sono avvenuti all’interno di centri abitati, 5 in autostrada e 21 su strade extraurbane. È calato del 1,5% il numero di incidenti in autostrada, così come quello dei morti (-6,9%); sulle strade extraurbane scendono sia gli incidenti (-3,8%) che i decessi (-6,8%), mentre nei centri abitati rimangono stabili gli incidenti ma calano i morti (-5%). 

QUANDO AVVENGONO I momenti con il più alto tasso di incidentalità sono gli spostamenti e le partenze nei fine-settimana, in particolare i mesi di giugno e luglio (rispettivamente 10,1% e 10% del totale). Il giorno della settimana più critico è il venerdì (14,9% degli incidenti complessivi), mentre la fascia oraria con il maggior numero di incidenti è quella che va dalle 18 alle 20. L’indice di mortalità è più elevato a marzo (4,6 decessi ogni 100 incidenti), mese che si colloca al secondo posto anche per numero di morti (135) dopo giugno (147).

Rapporto ACI Istat 2019 sugli incidenti stradali Rapporto ACI Istat 2019 sugli incidenti stradali

LO STUDIO Sono questi i dati più rilevanti dello studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2019” realizzato dall’ACI in collaborazione con Istat, e che analizza i 36.526 incidenti (1.143 mortali), con 1.257 decessi (il 39,6% del totale) e 58.535 feriti, avvenuti nel 2019 su circa 55.000 chilometri di strade della rete viaria principale italiana. L’indice di mortalità medio è pari a 3,4 morti ogni 100 incidenti. Rispetto al 2010, gli incidenti sono calati di poco più del 22%, i morti di quasi il 25% (un quarto); più ridotto, ma non trascurabile, il calo rispetto al 2018 (- 2,1% di incidenti e - 6,9% di decessi).

DA CONSULTARE ONLINE Lo studio dell’ACI può essere consultato liberamente online sul sito www.lis.aci.it, dove si trova una sezione relativa ai dati generali di incidentalità, e una specifica sulla localizzazione degli incidenti stradali avvenuti sulla rete viaria principale, con statistiche per ciascun chilometro di strada analizzato e diversi dettagli degli incidenti.

LE STRADE A RISCHIO I tratti più pericolosi, con la maggiore densità di incidenti, sono ancora le cosiddette autostrade urbane, per via degli elevati flussi di traffico e della pluralità di mezzi diversi. In particolare, Penetrazione urbana della A24 (13,2 incidenti/km), la Tangenziale Nord di Milano nel tratto Monza e della Brianza (10 incidenti/km) e la Diramazione di Catania A 18 dir (9,4 incidenti/km). Sulla rete autostradale la media nazionale è di 1,2 incidenti/km.

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STRADE EXTRAURBANE In questi tratti la media nazionale è di 0,6 incidenti/km. Le strade più pericolose sono la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nei tratti in provincia di Milano (8,3 incidenti/km) e in provincia di Monza e della Brianza (7,6 incidenti/km) e alla SS 131 dir – Carlo Felice in provincia di Cagliari (7,2 incidenti/km).

Rapporto ACI Istat 2019 sugli incidenti stradali Rapporto ACI Istat 2019 sugli incidenti stradali

UTENTI VULNERABILI Nei tratti extraurbani gli utenti cosiddetti vulnerabili (motociclisti, ciclisti e pedoni) rappresentano una quota molto elevata dei decessi, in aumento rispetto allo scorso anno, ben il 33,8% (1 morto su 3). Nel 20,4% dei casi è deceduto un motociclista, nel 9,1% un pedone (dato in calo) e nel 4,2% un ciclista (dato in aumento).

DUE RUOTE I motociclisti sono coinvolti nel 18,6% degli incidenti stradali; i ciclisti nel 3,9%. L’indice di mortalità delle due ruote (sia motocicli che biciclette) è prevedibilmente molto più elevato di quello delle quattro ruote: 3,6 morti ogni 100 mezzi coinvolti in incidente, rispetto all’1,3 delle auto. Per questi veicoli, le tratte più pericolose sono la SS 001 Aurelia in Liguria, il Grande Raccordo Anulare di Roma, la SS 016 Adriatica in provincia di Rimini, la SS 018 Tirrena-Inferiore in provincia di Salerno, la SS 249 Gardesana Orientale in provincia di Verona, la SS 145 Sorrentina in provincia di Napoli, la SS 006 Casilina in provincia di Roma e la Tangenziale Est-Ovest di Napoli.

PEDONI Tra le strade dove si registrano un numero particolarmente elevato di investimenti troviamo la Aurelia, la Casilina, la Tirrena Inferiore, la Tiburtina Valeria e la Tosco Romagnola. Più di un investimento mortale nel 2019 anche sulla SS 007 quater via Domiziana nel comune di Mondragone, sulla SS 016 Adriatica nel comune di Bari, sulla SS 004 Salaria nel comune di Montelibretti, e sul Grande Raccordo Anulare di Roma.

CHI MIGLIORA Ci sono alcuni tratti stradali nei quali, complessivamente, gli incidenti sono calati in modo significativo, più del 50%: tra questi la SS 313 di Passo Corese, in provincia di Rieti, SS 186 di Monreale, in provincia di Palermo, SS 254 di Cervia in provincia di Forlì-Cesena, SS 211 della Lomellina nella tratta in provincia di Novara.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 16/11/2020
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