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Mobilità green

Bici e monopattini: il rapporto con la mobilità green nell’era Coronavirus


Avatar di Claudio Todeschini , il 29/07/20

3 anni fa - Ricerca Weborama: e-bike, monopattini e mobilità green in era Covid

Ricerca Weborama: e-bike, monopattini e mobilità green con Covid
Come è cambiato in questi mesi l’interesse degli italiani per biciclette, monopattini e le tematiche della mobilità green

SIAMO SEMPRE PIÙ VERDI Una cosa è certa, e non servono ricerche di mercato per rendersene conto: in questi mesi è aumentato l’interesse di noi tutti per quel che riguarda la mobilità green, la sostenibilità dei mezzi di trasporto e l’impatto ambientale del traffico. Colpa (o merito?) della pandemia da coronavirus e relativo periodo di lockdown, che ci ha costretti a rimanere fermi per mesi, dandoci la possibilità di riflettere su molti aspetti del nostro stile di vita. Spostamenti inclusi. 

CRISI, MA NON PER TUTTI Del resto, le cifre parlano chiaro: il mercato dell’auto è - ancora - in crisi, con l’unica eccezione dei veicoli ecologici (elettrici e plug-in in particolare). Quello delle due ruote, specialmente biciclette ed e-bike, non riesce a star dietro a una domanda che continua a crescere, e i monopattini sono ormai presenze fisse sulle vie delle nostre città. Volenti o nolenti, insomma, l’emergenza sanitaria ci ha costretti a fare i conti con la sicurezza negli spostamenti e le misure di distanziamento sociale, che hanno reso molto meno appetibili i mezzi di trasporto. L’automobile, di contro, per molti non rappresenta un’alternativa possibile, specialmente nelle affollate e congestionate metropoli.

Weborama: la ricerca sulla mobilità sostenibile Weborama: la ricerca sulla mobilità sostenibile

LA RICERCA Una ricerca condotta dalla società di analisi Weborama ha sondato l'interesse degli italiani per la mobilità alternativa nell'era coronavirus, concentrandosi su diversi ambiti. Andandola a guardare in dettaglio, scopriamo per esempio che la percentuale di popolazione che a inizio 2020 era interessata all'ecologia e alla mobilità a basso impatto era maggiore rispetto alla primavera del 2019 (12.6% contro il 10.9%). Lo scorso anno, poco più del 5% della popolazione seguiva il tema della mobilità dolce e a basso impatto ambientale, cifra che a maggio del 2020 è arrivata fino al 15%.

LO STUDIO L’analisi di Weborama è stata condotta esaminando i contenuti letti dagli utenti sul web, e i risultati mostrano come la tendenza verso la transizione ecologica sia ormai radicata nella mente degli italiani, e solo leggermente rallentata dall’emergenza sanitaria e dal confinamento: in questo periodo l’attenzione del pubblico è stata - prevedibilmente - catalizzata dall’emergenza della pandemia. Già dalla metà di marzo 2020, però, la tendenza si è invertita ed è iniziata una lenta ma inesorabile crescita che è culminata con le riaperture della cosiddetta Fase 3, a giugno, quando la percentuale di popolazione sensibile a questi temi è arrivata a raddoppiare rispetto ai primi mesi dell’anno. I settori che hanno trainato l'interesse degli italiani sono l'ecologia in senso lato e il risparmio energetico.

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BICICLETTE E MONOPATTINI La distribuzione dei cittadini interessati al tema della mobilità dolce, come le biciclette a pedalata assistita e i monopattini elettrici rispecchia fedelmente quella della concentrazione di abitanti, con picchi nelle regioni più popolate come Lombardia (34% del totale), Lazio (13%) e Campania (7.5%). In termini di percentuale di persone interessate rispetto alla popolazione, però, le regioni con i valori più alti sono quelle del Triveneto e del Centro, dove tradizionalmente la mobilità ciclabile è più sviluppata rispetto alle aree metropolitane (Fonte: Legambiente). 

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GLI ECOBONUS Più curioso l’andamento dell’interesse verso gli incentivi statali - come il bonus mobilità - dove troviamo un dato medio nazionale dello 0.5%, con picchi in Abruzzo (0.8%), Umbria (0.7%), Sardegna (0.63%) e Basilicata (0.62%), quattro regioni che sono tra le meno virtuose nell’utilizzo quotidiano della bicicletta (Fonte: Legambiente), e dove oltretutto i requisiti per poter accedere agli incentivi sono più difficili da rispettare.

SHARING Rimane piuttosto basso l’interesse per i servizi di vehicle sharing, che si parli di auto, biciclette, monopattini o scooter. Unica eccezione: le aree cittadine dove questi servizi sono già attivi, ed entrati nella quotidianità delle persone.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 29/07/2020
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