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Bonus bici e monopattini: quando arriva? Ancora tutto fermo


Avatar di Claudio Todeschini , il 29/07/20

3 anni fa - Ecobonus biciclette 2020: continuano i ritardi. Rischio click day

Ecobonus biciclette 2020: ancora ritardi. Rischio click day
La piattaforma ministeriale per accedere ai contributi per l’acquisto di biciclette ed e-bike doveva essere pronta a metà luglio...

ANCORA NULLA DI FATTO Il tempo passa, e le richieste si accumulano, con il rischio - paradossale, ma concreto - che il bonus biciclette vada esaurito prima ancora di partire. Non c'è ancora traccia del portale online attraverso cui far la richiesta di contributo, e che sarebbe dovuto essere attivo al massimo entro la metà di luglio, ossia entro i sessanta giorni dalla pubblicazione del Decreto Legge che stabiliva l’incentivo all’acquisto di biciclette, monopattini ed e-bike.

GLI INCENTIVI Il bonus, lo ricordiamo, copre fino al 60% degli acquisti di biciclette, muscolari o a pedalata assistita, monopattini e altri mezzi di mobilità alternativa, fino a un massimo rimborsabile di 500 euro. Secondo il Ministro dell’ambiente Sergio Costa, i fondi attualmente stanziati (220 milioni di euro) dovrebbero coprire tutte le richieste pervenute, e non ci sarà alcun “click day”, ossia la corsa a chi riesce a ottenere per primo il rimborso. Certo è che, se continuano ad accumularsi ritardi in questo modo, fatichiamo a immaginare come si possa evitare l’assalto al portale nel momento in cui andrà online, con oltretutto il rischio - concreto - di non vedersi riconosciuto il rimborso perché i fondi sono andati esauriti.

Bonus 500 euro bici e monopattini Bonus 500 euro bici e monopattini

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COSA MANCA? La piattaforma online dove i cittadini possono caricare le richieste di rimborso - nel caso di acquisti già effettuati - o voucher per chi invece non ha ancora comprato uno dei mezzi previsti dall’incentivo è praticamente pronta, ma si attende un decreto attuativo interministeriale (che riguarda i dicasteri di Economia e Finanza, Trasporti e Ambiente) da pubblicare in Gazzetta Ufficiale, che dia il via libera alle ultime prove tecniche e la messa online del sito vero e proprio. Avrebbe dovuto essere discusso e approvato lunedì scorso,  ma così non è stato. La prossima riunione deliberativa sarà il 6 agosto. Speriamo sia la volta buona.

I MOTIVI DEL RITARDO Dal Ministero dell’Ambiente fanno sapere che il motivo del ritardo (l’ennesimo) è la mancanza di un accordo sul famigerato “scontrino parlante, quello cioè che, oltre alla descrizione del bene acquistato, dovrebbe riportare anche il codice fiscale dell’acquirente (come per i farmaci, per intenderci).


Pubblicato da Claudio Todeschini, 29/07/2020
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