Auto elettrica e radiazioni elettromagnetiche: falso mito? I test
Elettrosmog

Radiazioni da auto elettriche: emergenza o mito da sfatare? Il test


Avatar di Lorenzo Centenari, il 01/12/25

1 giorno fa - Guidare un EV equivale a farsi una lampada elettromagnetica... oppure no?

Nuovo studio tedesco mette alla prova 11 EV per scoprire se guidarle equivale a farsi una lampada elettromagnetica (spoiler: no)

Emissioni zero, sì, ma di carbonio, dallo scarico. E come siamo messi con le radiazioni dalla batteria? 

La domanda è lecita, la risposta è rassicurante. Almeno, la risposta scaturita dall'ultimo report (ne arriverà un altro che ribalterà la prospettiva, scommettiamo?).

Un nuovo studio tedesco mette a tacere un dubbio che ogni scettico dell’elettrico ha avuto almeno una volta: ''Ma non è che ’ste auto irradiano roba strana?''.

Il verdetto dello studio, la facciamo breve, è no. E chiunque abbia mai immaginato di trasformarsi in un’antenna umana sedendosi sopra una batteria grande quanto una valigia, può tirare un bel sospiro di sollievo.

Nuova Tesla Model Y 2025Nuova Tesla Model Y 2025

Il test arriva dal club automobilistico tedesco ADAC, che ha misurato i campi elettromagnetici all’interno di varie auto elettriche. 

Sorpresa: niente “camere dei raggi misteriosi”, niente trasformazioni da supereroi Marvel. Solo valori bassissimi.

Per non lasciare spazio a recriminazioni, la prova è stata commissionata dall’Ufficio Federale Tedesco per la Protezione dalle Radiazioni. Gli ingredienti della prova:

  • 11 auto elettriche;

  • 2 ibride plug-in;

  • 1 modello a benzina (così, per confronto);

  • manichini pieni di sensori sistemati in più posizioni;

  • misurazioni sia in movimento, sia in fase di ricarica.
     

Gli ingegneri hanno piazzato dieci sonde in un dummy seduto nei posti anteriori, spostandolo in varie posizioni per simulare la guida reale. I valori? Sempre bassi.

Le uniche “impennate” si verificano durante accelerate brusche o forti frenate, ma nulla di anomalo per un’auto che vive di motori elettrici e cavi ad alto voltaggio.

Secondo ADAC, anche nei momenti più “vivaci” i campi elettrici rimangono molto sotto i limiti considerati pericolosi.

I valori più alti sono nel vano piedi. Testa e torace? Praticamente non pervenuti. Nessun rischio, infine, per cellule, nervi o pacemaker: tranquilli, non vi vibrerà il cuore come uno smartphone.

Il dato più curioso arriva da un accessorio amatissimo in inverno: i sedili riscaldati. Sono proprio loro a generare le letture più “pepate”. 

ADAC: più radiazioni dai sedili riscaldati, che non dalla batteriaADAC: più radiazioni dai sedili riscaldati, che non dalla batteria

E questo succede su tutte le auto, elettriche o no: perfino la vettura a benzina usata come riferimento non è da meno. Ma tranquilli: valori comunque trascurabili.

E a ricaricare l’auto? Succede qualcosa di elettromagnetico? Nemmeno più di tanto.

Secondo ADAC, il momento più intenso è l’aggancio della spina durante la ricarica AC. Dopodiché, tutto si stabilizza. E la DC fast? Paradossalmente, persino più tranquilla.

Auto elettrica in ricarica: radiazioni trascurabili, secondo ADACAuto elettrica in ricarica: radiazioni trascurabili, secondo ADAC

La ricerca sembra insomma confermare come le auto elettriche non siano affatto camere di radiazione ambulanti. Anzi, in alcuni casi generano persino meno “elettrosmog” delle auto tradizionali.

Al prossimo studio.

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Pubblicato da Redazione, 01/12/2025
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