Quando si parla di pneumatici quattro stagioni, Michelin con i suoi Crossclimate è un riferimento da ormai dieci anni.
Pensato nel 2015 come un pneumatico estivo con ottimo comportamento anche invernale, grazie alle sue ottime performance in ogni condizione ha sfatato il mito della gomma ''tuttofare'' che non fa bene né l’estivo, né l’invernale. E ha aperto la strada alla diffusione dei pneumatici quattro stagioni.
Ora, l'alba di un nuovo capitolo.
- Crossclimate 3 Sport: l'identikit
- Alla prova su Porsche Cayenne Turbo S
- Conclusioni: sono le migliori?
Michelin Crossclimate 3 Sport: le novità tecniche
È il momento della terza generazione, che porta una novità assoluta tra i pneumatici all season, i Crossclimate 3 Sport, pneumatici quattro stagioni sportivi pensati per chi non vuole rinunciare né alla comodità di avere un solo treno di gomme per estate e inverno, né al piacere di una guida reattiva e precisa.
Tutte le Crossclimate 3 si fregiano del simbolo alpino 3PMSF che garantisce ottime prestazioni sulla neve ma, se Crossclimate 3 lima ancora qualche metro nella frenata sul bagnato (+4%) e migliora soprattutto la resa chilometrica (+15%), Crossclimate 3 Sport - lavorando su una nuova mescola termo-adattiva e una cintura ibrida in aramide e nylon - ha come obiettivi principali un grip sul bagnato ancora più tenace e un feeling di guida più sportivo.
Negli ultimi dieci anni, il mercato degli all season è passato da 8 a quasi 50 milioni di pneumatici. Il nuovo Crossclimate 3 Sport sfata anche l’ultimo tabù, con prestazioni che si avvicinano a quelle dell’estivo Pilot Sport 5: fatte 100% le prestazioni di Crossclimate 3 Sport nella frenata su asciutto, Pilot Sport 5 vale 107%, mentre l’invernale Pilot Alpine si attesta sull’89%. Fa meglio di entrambi i ''fratelli Pilot'' sul fronte della resistenza al rotolamento, dove si guadagna la classificazione B, che lo rende adatto anche a essere montato sulle auto elettriche.
In pratica, Crossclimate 3 Sport è (quasi) un pneumatico estivo sportivo, ma con capacità invernali certificate dal fiocco di neve sulle tre cime stampigliato sul fianco. E poi, come tutti gli sportivi estivi di Michelin, anche l’all season sportivo ha i fianchi impreziositi dalla finitura Premium Touch che imita il velluto e traccia il disegno della bandiera a scacchi.
Test su BMW M235i: grip e precisione di guida
Ho già provato i nuovi pneumatici sportivi quattro stagioni di Michelin al loro debutto sulle Alpi svizzere montati su una BMW M235i xDrive, guidando su strade tra i boschi dove un acquazzone aveva lasciato l’asfalto bagnato e sporco di rami e foglie. Avevo avuto la sensazione di poter contare su un grip su bagnato eccellente, super tenace, anche rispetto all’ottimo Crossclimate 3.
A bordo della BMW M235i xDrive, che come tutte le BMW fa della sua precisione di guida un elemento fondante, non avevo però potuto apprezzare appieno l’altro pilastro dei Crossclimate 3 Sport, il feeling di guida, che dò per scontato su una BMW. Dovevo rimediare.
Prova estrema su Porsche Cayenne Turbo S
Ho deciso allora di continuare la prova estrema che avevo già iniziato con i Crossclimate 2 SUV, montandoli sulla mia Porsche Cayenne Turbo S del 2006, un bombardone con un V8 4.5 biturbo che eroga 521 cavalli e, soprattutto, 720 Nm di coppia tra 2.750 e 3.750 giri, di cui 630 già sparati sulle gomme a 2.000 giri. A rendere ancora più estrema la prova per un pneumatico all season è il peso – a vuoto – di 2.355 kg. Anche soltanto con 100 litri di pieno e i miei 74 kg di peso, si superano serenamente le due tonnellate e mezza.
Il primo passaggio dalle gomme estive sportive alle all season Michelin risale al 2023, quando ho sostituito le gomme montate dal commerciante che mi ha venduto l’auto, un treno nuovo nuovo di Hankook Ventus S1 Evo con tanto di N(urburgring) stampigliata sul fianco a certificare l’approvazione di mamma Porsche. Nel passaggio da ottime gomme estive sportive alle Crossclimate 2 SUV, nell’uso normale non ho avvertito particolari differenze, se non un aumento sensibile del grip sul bagnato, anche sul pavé milanese lucido come uno specchio. Forse, portando in pista la Cayenne, avrei avvertito un minor decadimento giro dopo giro. Ma nell’uso quotidiano, con qualsiasi clima, Crossclimate è stato un upgrade sulla sicurezza.
L’unica caratteristica che non mi è mai piaciuta della mia Cayenne, oltre ai consumi, è sempre stata lo sterzo, un po’ troppo pesante (tant’è che ho pensato che il Servotronic non funzionasse a dovere e non alleggerisse lo sterzo in manovra) e non particolarmente preciso e comunicativo. Questo con le Hankook quanto con le Crossclimate 2 SUV. Forse perché ormai sono abituato a provare auto dagli sterzi precisi ma leggerissimi.
Passando alle Crossclimate 3 Sport, non sapevo cosa aspettarmi. Avevo timore che, con un grip ancora maggiore, lo sterzo diventasse ancora più pesante in manovra. E, invece, è accaduto esattamente il contrario: lo sterzo è ora molto più moderno, più leggero e agile, in manovra così come ad andature limitate.
Le Crossclimate 3 Sport hanno tirato fuori l’anima Porsche della mia Cayenne, finora evidenti soltanto nella incredibile (ancora oggi) erogazione del suo V8 biturbo. La guida è completamente cambiata. Grazie allo sterzo più leggero e sensibile, abbinato a una carcassa della gomma più reattiva, ora posso apprezzare anche il telaio della mia Cayenne, quel telaio messo a punto dai tecnici Porsche per far digerire ai porschisti un SUV con la Cavallina di Stoccarda sul cofano, da guidare orgogliosi dando un occhio ai classici cinque strumenti del cruscotto.
Da SUV prestazionale, a SUV prestazionale e più divertente tra le curve. Nemmeno con le estive sportive montate all’inizio la ricordo così divertente e guidabile.
Comfort e comportamento su strada: più che un all season
Appena ritirata la Cayenne dal cambio gomme, sulle prime buche e sul primo pavé ho pensato che le Crossclimate 3 Sport fossero un poco più dure rispetto alle Crossclimate 2 SUV. Ma mi sono dovuto ricredere.
Le sospensioni pneumatiche della Cayenne Turbo S si regolano su tre posizioni, Comfort, Normal e Sport. La differenza si sente soprattutto quando si seleziona Sport, ma non le ho mai trovate così confortevoli nella posizione Comfort. Ora, lo dico a bassa voce, ma ho la netta sensazione che con i Crossclimate 3 Sport le sospensioni lavorino meglio e sto meglio anche io quando passo sul pavé milanese.
Design: fianchi Premium Touch e battistrada V-shape
Non c’è bisogno di leggere tra le righe per capire che sono entusiasta delle Michelin Crossclimate 3 Sport. Sulla mia Cayenne bombardona hanno fatto davvero la differenza, anche rispetto alle ottime sportive estive che montava prima delle Crossclimate 2 SUV.
È probabile che la natura estrema della mia prova abbia evidenziato vantaggi che su altre auto possono risultare meno evidenti. Se, per esempio, avete una BMW come la M235 con cui ho effettuato il primo assaggio delle all season sportive di Michelin, che probabilmente è precisa nella guida anche montando delle ruote fatte di budino, noterete più l’eccezionale grip su bagnato e fondi sporchi, che non il feeling di guida.
Oltre alle considerazioni dinamiche, ho anche una considerazione estetica. Ho sempre apprezzato le Crossclimate 2 SUV sulla mia Cayenne, ma quel fianco un po’ tassellato non mi è mai piaciuto molto, un po’ troppo offroad montato su un SUV che al suo lancio nel 2006 deteneva lo scettro di SUV di serie più potente e più veloce. Specie se, come la mia, monta il kit aerodinamico Porsche.
Pur mantenendo il medesimo battistrada V shape, le Crossclimate 3 Sport figurano meglio sulla mia Cayenne 955, sia per l’effetto velluto, ma mi pare anche meno tassellato.
Durata chilometrica e resistenza
Su qualsiasi auto sono convinto che sicuramente il feeling di guida possa soltanto migliorare, certamente non può peggiorare. Ah, dimenticavo, la mia prova dei nuovi pneumatici quattro stagioni sportivi di Michelin è iniziata a luglio, durante i mesi più caldi, giusto per chi ancora pensa che i pneumatici quattro stagioni si sciolgano sotto al solleone. E al ragguardevole peso in ordine di marcia, ho anche aggiunto il peso di tutta la famiglia con bagagli da vacanza.
Chi, invece, teme che al maggior grip corrisponda una usura da gomma da cancellare, deve fidarsi di quanto dichiara Michelin. Ovvero, che il Crossclimate 3 Sport ha una durata paragonabile a quella del Crossclimate 2. Ovvero, dura per molti e molti chilometri.
Tabella comparativa Michelin Crossclimate
Crossclimate 2 | Crossclimate 3 | Crossclimate 3 Sport | |
Grip su asciutto | ★★★☆☆ | ★★★★☆ | ★★★★☆+ |
Grip su bagnato | ★★★★☆ | ★★★★☆+ | ★★★★★ |
Prestazioni su neve (3PMSF) | Sì | Sì | Sì |
Feeling di guida | ★★★☆☆ | ★★★★☆ | ★★★★★ (sportivo) |
Resistenza al rotolamento | Classe C | Classe C | Classe B (anche EV) |
Durata chilometrica | Alta | +15% | Alta (pari a CC2) |
Battistrada/fianco | Tassellato | V-shape | V-shape + Premium Touch |
Il miglior pneumatico quattro stagioni sportivo?
Tirando le somme: le Crossclimate 3 Sport rappresentano il punto di arrivo di dieci anni di evoluzione. Riescono a unire l’affidabilità tipica delle all season Michelin, con un comportamento su strada degno delle migliori estive sportive.
Il grip sul bagnato è sorprendente, il feeling di guida è più diretto e coinvolgente, anche su vetture pesanti. Allo stesso tempo, il comfort resta elevato, anche sulle asperità cittadine, mentre i fianchi “Premium Touch” aggiungono un tocco di classe. L’usura, infine, resta contenuta, permettendo di sfruttare a lungo le qualità della gomma.
Crossclimate 3 Sport riesce dove in passato sembrava impossibile. Per chi cerca un’unica soluzione capace di offrire prestazioni, sicurezza e stile in ogni condizione, è senza dubbio una delle scelte migliori oggi su piazza.