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Nissan Qashqai DIG-T 163


Avatar di Luca Cereda, il 27/09/15

9 anni fa - Il turbobenzina che non t'aspetti per la Nissan Qashqai

Un turbobenzina da 163 cv per la Qashqai? Potrebbe non essere una pazza idea. Il DIG-T 163 spinge bene senza alzare il gomito

CHI ARRIVA ULTIMO ARRIVA BENE  La scommessa è che, prima o poi, i pregiudizi cadranno, anche in un mercato dominato dal diesel come quello italiano. Mai come oggi la cronaca potrebbe dare una mano. Nel listino della Qashqai (ma ora anche in quello della X-Trail) è entrato a fine estate il 1.6 DIG-T da 163 cv, un turbobenzina pieno di risorse candidato al ruolo di outsider nel listino della crossover per antonomasia. Costa 2.000 euro in meno del dCi da 130 cv (ovviamente a due ruote motrici), mette in campo un bel po’ di cavalli in più e promette di non infierire troppo sul portafoglio: il consumo dichiarato è di5,8 l/100 km nel ciclo combinato europeo, mentre le emissioni di CO2 vanno dai 134 ai 138 g/kmin base all’allestimento.

SILENZIO, SI GUIDA Il nuovo turbobenzina è disponibile per le Qashqai Visia, Acenta, Tekna e 360, la Qashqai con l’Around View Monitor e un ricco pacchetto tecnologico, a prezzi di listino che vanno da 22.740 euro a 28.940. Manca, invece, nella gamma destinata alle flotte (Business). Sviluppato appositamente per la Nissan Qashqai e conforme all’Euro 6, il DIG-T 163 offre il picco di potenza a 5.600 giri/min, mentre la coppia tocca un massimo di 240 Nm, spalmato tra i 2.000 e i 4.000 giri/min. Lo 0-100 si completa in 8,9 secondi e la velocità massima è di 200 km/h. Ma al di là dei freddi numeri, una volta su strada questo turbo porge come biglietto da visita una piacevole e silenziosità, non soltanto quando si guida col piede felpato. Il merito è soprattutto dell’ottimo lavoro di isolamento fatto sotto il cofano dai tecnici giapponesi.

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SOLO MANUALE Tra le salite e le curve, attraversando il primo tratto della Route Des Grand Alpes, si procede di buona lena: la birra non manca mai. Questo millesei ha un’erogazione molto fluida, non strappa e ha la giusta dose di elasticità per non patire il fiatone quando l’asfalto s’impenna; il tutto senza costringermi ad abusare del cambio. La spinta vera inizia poco prima dei 2000 giri – sotto, in effetti, c’è un po’ di vuoto. Ma quando serve, il DIG-T 163 sfodera anche un certo allungo, in crescendo fino a sfiorare i 6.000 giri. Piccola nota stonata, lo troviamo abbinato soltanto al cambio manuale a 6 marce. Il CVT X-tronic, apprezzato su altre versioni della Qashqai (vedi la prova correlata) resta per il momento prerogativa del DIG-T più cittadino, quello da 115 cv, oltre che del dCi 130 cv a due ruote motrici.

GOMITO SOTTO CONTROLLO La Nissan Qashqai 1.6 163 cv è promossa anche sul fronte consumi, che, a dar retta al computer di bordo, non pareggiano quelli dichiarati ma possono definirsi lusinghieri per un turbobenzina di questa cavalleria. Tra autostrada e misto veloce si oscilla tra i 6,8 e i 7,2 l/100 km, guidando nei limiti e senza abusare del piede destro. Man mano che le salite s’infittiscono anche il contatore del consumo medio, inevitabilmente, “sale di giri”. In circostanze normali, tuttavia, con il DIG-T 163 i 13 km al litro rimangono alla portata. E per chi fa un uso della Qashqai non esclusivamente cittadino, senza però arrivare a percorrenze annue da agente di commercio, è un’opzione da prendere in considerazione.  

MOLLEGGIATA Motore a parte, la Qashqai si conferma un riferimento per il segmento. Con quest’ultima generazione, anche la vita a bordo ha fatto un bel salto di qualità. L’abitacolo è più curato nelle finiture e più ovattato dai fruscii esterni. Qualcosina si potrebbe ancora eccepire sul sostegno dei sedili dopo lunghe sessioni di guida ma siamo ai dettagli. Laddove doveva migliorare, la Nissan Qashqai ha fatto “i compiti a casa”. E le buone sensazioni continuano su strada. Impostando le curve ci accorge che non nasce per lo slalom speciale ma la tenuta è ferrea e anche forzando il passo il rollio è sempre a bada. Equilibrio e prevedibilità sono le sue doti migliori, con una taratura delle sospensioni (McPherson all’anteriore, a ruote interconnesse al posteriore) che predilige il comfort. Attutendo i colpi bassi dell’asfalto rugoso senza diventare cedevole quando si affrontano i tornanti alla garibaldina. 


Pubblicato da Luca Cereda, 27/09/2015
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