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Primo contatto con BYD Atto 3: fuori convenzionale, dentro... palestrata!


Avatar di Claudio Todeschini , il 16/06/23

10 mesi fa - BYD Atto 3, prime impressioni di guida del SUV C elettrico. Come va, motore, prezzo

BYD Atto 3, prime impressioni di guida del SUV C elettrico. Come va, motore, prezzo
Alla guida di Atto 3, il SUV elettrico di segmento C con cui la casa cinese BYD esordisce in Italia: le prime impressioni al volante

BYD è l’acronimo di Build Your Dreams (“Costruisci i tuoi sogni”), ma soprattutto è il più grande produttore al mondo di batterie agli ioni di litio. Da diversi anni la casa cinese si è messa anche a produrre automobili, diventando rapidamente in patria leader per le macchine alla spina, BEV e PHEV. Dopo le anteprime viste allo scorso Salone di Parigi, BYD mi ha invitato nelle splendide Langhe piemontesi, dandomi la possibilità di mettermi al volante dei primi due modelli in arrivo anche da noi in Italia. Il primo è un SUV di segmento C chiamato Atto 3.

BYD ATTO 3: IL MODELLO 

Primo contatto con BYD Atto 3, il logo sul frontale Primo contatto con BYD Atto 3, il logo sul frontale

Il nome di quest’auto deriva dall’attosecondo, misura di tempo che corrisponde a un trilionesimo di secondo, un’unità che gli scienziati non sono ancora riusciti a misurare, a sottolineare la volontà della casa cinese di definire nuovi standard. Una scelta ambiziosa, come ambizioso è il posizionamento di BYD Atto 3, che si presenta nel segmento dei SUV medi da quattro metri e mezzo, il più affollato e competitivo del mercato, e non solo delle elettriche. 

Primo contatto con BYD Atto 3, 204 V e 310 Nm di coppia Primo contatto con BYD Atto 3, 204 V e 310 Nm di coppia

IL POSIZIONAMENTO La Atto 3, come tutti gli altri modelli della casa cinese, punta a farsi conoscere come brand premium accessibile, come ci ricorda Francesco Cremonesi, PR Manager italiano di BYD, nell’intervista fatta oggi a MIMO 2023: un’offerta tecnologica elevata, materiali e finiture curati, a un prezzo comunque competitivo, e soprattutto senza doverlo gonfiare con mille optional e pacchetti.

COME È FATTA FUORI 

Primo contatto con BYD Atto 3, visuale laterale Primo contatto con BYD Atto 3, visuale laterale

Lunga poco meno di quattro metri e mezzo, larga quasi un metro e novanta, BYD Atto 3 si presenta con linee pulite e ben proporzionate, che giocano sul sicuro, anche a costo di sacrificare un po’ di emozione. Ho trovato però personale e riuscita la Dragon Face, che caratterizza tutta la gamma BYD, che si caratterizza per i fari sottili e affusolati, la cromatura che li collega e la sottile presa d’aria sotto il cofano. 

Primo contatto con BYD Atto 3, la scritta ''Build Your Dreams'' sul portellone posteriore Primo contatto con BYD Atto 3, la scritta ''Build Your Dreams'' sul portellone posteriore

DIETRO INVECE... Meno convincente il posteriore: la scritta per esteso “Build your dreams” sotto il portellone è un po’ “too much”, come direbbero i giovani d’oggi, e anche la striscia luminosa a LED che collega i gruppi ottici posteriori è fin troppo abusata. Ancora, i dettagli sul montante posteriore ricordano quelli di Volkswagen ID.3 e Cupra Born.

CHE INTERNI ORIGINALI!

Primo contatto con BYD Atto 3, gli interni Primo contatto con BYD Atto 3, gli interni

Tanto i designer hanno giocato sul sicuro per le linee esterne, tanto si sono sbizzarriti all’interno, dove abbondano tante soluzioni originali e insolite. Alcune sono più riuscite di altre, ma va dato atto (ehm) al SUV cinese di aver provato a uscire dai soliti schemi che vediamo oggigiorno. Una bella boccata d’aria fresca, insomma, che mi è piaciuta molto.

Primo contatto con BYD Atto 3, l'originale console centrale Primo contatto con BYD Atto 3, l'originale console centrale

COME UNA PALESTRA Lungo la plancia (morbida, sia la plastica che i rivestimenti in pelle) corre un motivo che richiama le fasce muscolari. Il primo di numerosi rimandi al mondo del fitness, dai braccioli nelle portiere che sembrano bilancieri alle prese d’aria del climatizzatore che ricordano i dischi dei pesi. Ma non è mica finita qui: il pulsante d’accensione ha una lavorazione tipo diamante, il selettore del cambio sembra il throttle di un aereo, le maniglie sulle portiere sono “conchiglie” da afferrare con le mani, e le tasche sono chiuse da tre corde come quelle di un basso, che tra l’altro suonano pure.

Primo contatto con BYD Atto 3, lo schermo dell'infotainment che ruota di 90° Primo contatto con BYD Atto 3, lo schermo dell'infotainment che ruota di 90°

RITRATTO O PAESAGGIO? Originale anche lo schermo centrale (di 12,8” o 15,6” a seconda della versione) che ruota di 90°, in modalità panoramica o ritratto. Per ruotare lo schermo si può premere un tasto sul display, un comando sul volante, oppure girarlo a mano (no, non si rompe, ho provato). Forse più spettacolare che utile, ma avere la possibilità di scegliere è sempre una cosa utile. Dietro il volante si trova un piccolo display di ispirazione motociclistica che riporta tante informazioni utili, dalla carica residua alla potenza assorbita o recuperata, ma alcune scritte sono piuttosto piccoline. Il problema principale dei due schermi, almeno nella giornata di sole pieno in cui ho provato l’auto, è che non sono protetti da palpebre o altro, e i riflessi del sole rendono quasi impossibile vederne il contenuto: si può alternare le modalità diurna/notturna, ma il risultato non cambia molto.

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Primo contatto con BYD Atto 3, le corde che suonano nelle tasche delle portiere Primo contatto con BYD Atto 3, le corde che suonano nelle tasche delle portiere

MILLE OCCHI Tante le telecamere attorno all’auto, che permettono di godere di una visuale a 360° nei parcheggi; volendo si può “zoomare” sul singolo dettaglio per capire bene dove si sta andando in presenza di qualche ostacolo. L’infotainment è moderno nella grafica, reattivo e veloce nella risposta e ricco di app e funzionalità: ottima la prima impressione, anche se i comandi del climatizzatore (monozona) sono solo touch, non il massimo della praticità. Presenti anche connettività Android Auto ed Apple CarPlay senza fili (ma un cavo è comunque richiesto per il primo collegamento).

Primo contatto con BYD Atto 3, il baule con i sedili frazionati Primo contatto con BYD Atto 3, il baule con i sedili frazionati

SI VIAGGIA COMODI In generale, al netto dei vezzi estetici e stilistici, la qualità percepita è decisamente alta: vuoi per i materiali, vuoi per la cura delle finiture e degli accostamenti. I sedili sportivi con poggiatesta integrato sono accoglienti e confortevoli, e lo stesso si può dire del piccolo volante con la corona schiacciata nella parte bassa. Chi siede dietro trova tanto spazio, un pavimento piatto e centimetri in abbondanza per gambe e testa. Due adulti viaggiano comodi, anche per la presenza del bracciolo centrale, le tasche negli schienali dei sedili anteriori, le bocchette del clima e le porte USB. Nella media per il segmento la capacità di carico del bagagliaio da 440 litri, che diventano 1.340 abbassando gli schienali (sdoppiati di serie) della seconda fila di sedili. Il pavimento è piatto, ma volendo quello del baule è regolabile su due livelli, e sotto c’è spazio per i cavi di ricarica.

COME VA SU STRADA

Primo contatto con BYD Atto 3, prova tra le colline delle Langhe Primo contatto con BYD Atto 3, prova tra le colline delle Langhe

Cominciamo con qualche dato tecnico: motore e trazione sono all'anteriore, con una potenza di 150 kW (204 CV) e una coppia di 310 Nm, valori identici a quello di tante rivali di questo segmento, specialmente del gruppo Volkswagen. La velocità massima è di 160 km/h e lo ''0-100'' è coperto in 7,3 secondi. Tra le curve delle splendide colline piemontesi ho apprezzato fin da subito la vocazione familiare e tranquilla della Atto 3: l'erogazione del motore è lineare, senza strappi, e insieme alla taratura morbida delle sospensioni permette di viaggiare davvero comodi e rilassati.

GIRA E FRENA BENE Pur pesando i suoi 1.750 kg, la Atto 3 rimane sempre composta nei cambi di direzione, e ho trovato ben dimensionato e resistente alla fatica anche l’impianto frenante, messo alla prova scendendo da un paio di colline dove mi sono abbarbicato per ammirare alcune vigne del posto. Lo sterzo mi era sembrato inizialmente piuttosto leggero, salvo poi trovare nelle impostazioni dell'auto la regolazione che ne aumenta la durezza (setup Sport), il che mi ha permesso di apprezzare di più la guida nel misto veloce. La frenata rigenerativa si regola su due livelli agendo su un bilanciere nel tunnel centrale, ma si sente la mancanza della comoda guida one pedal

Primo contatto con BYD Atto 3, vocazione da auto famigliare Primo contatto con BYD Atto 3, vocazione da auto famigliare

DRIVING MODE Sempre dal tunnel centrale si possono cambiare le modalità di guida: Sport, Normal ed Eco. La prima rende più pronta la risposta del motore e dell'acceleratore, ma in generale non ho notato grandi differenze con la Normal. Eco, dal canto suo, taglia la velocità massima e riduce la risposta quando si schiaccia il piede, ma non mi ha dato l'impressione di costringermi a rinunciare a qualcosa, come invece spesso accade con altre auto.

BATTERIA La Blade Battery è un progetto originale di BYD, e prende il nome dalla forma a lama dei singoli pacchetti che compongono l'accumulatore: molto sicura, resiste ai test di perforazione da chiodo e non genera fiamme libere se avvicinata al fuoco. Sul fronte dell'autonomia, la soluzione di BYD migliora la densità energetica delle celle, il che vuol dire che nello stesso spazio è possibile stipare più kWh. Quella montata nel pianale della Atto 3 è una batteria da 60 kWh, per un’autonomia dichiarata di 420 km, un dato che valuteremo in un prossimo test di lunga percorrenza. La ricarica fast accetta potenze fino a 88 kW, il che si traduce in tre quarti d'ora per passare dal 10% all'80% di carica: tantini. Molti concorrenti fanno di meglio. Alle colonnine pubbliche in corrente alternata si ricarica invece a 11 kW.

Primo contatto con BYD Atto 3, comportamento sincero e affidabile Primo contatto con BYD Atto 3, comportamento sincero e affidabile

UN PRIMO BILANCIO Dopo una prova di un'oretta abbondante, mi dico piacevolmente sorpreso dalla BYD Atto 3: al netto dell'entusiasmo per le soluzioni originali nell'abitacolo, mi ha dato l'impressione di una buona auto da famiglia, comoda e sicura, confortevole e spaziosa, senza per questo sacrificare la guidabilità e il divertimento al volante. Mi aspettavo un'auto ''cinese'', mi sono ritrovato al volante di un'europea

PREZZI E ALLESTIMENTI 

Primo contatto con BYD Atto 3, visuale dall'alto Primo contatto con BYD Atto 3, visuale dall'alto

Il listino di BYD Atto 3 - che accede ai bonus statali e regionali - parte da 41.990 euro per l’allestimento Comfort; la top di gamma Design costa 1.500 euro in più, 43.490 euro, e aggiunge la luce ambientale multicolore, lo schermo centrale da 15,6'' e il portellone ad azionamento elettrico. Tutto il resto è di serie: cerchi da 18”, pompa di calore, tetto panoramico, chiave NFC e suite completa di ADAS. A questo proposito, dettaglio non trascurabile per un’auto da famiglia, la Atto 3 si è guadagnata 5 stelle nei crash test di Euro NCAP, in particolare per la sicurezza dei bambini a bordo

SCHEDA TECNICA DI BYD ATTO 3

Dimensioni 4.455 x 1.875 x 1.615 mm
Passo 2.720 mm
Peso 1.750 kg
Motore Elettrico sincrono a magneti
Trazione Anteriore
Potenza 150 kW / 204 CV
Coppia 310 Nm
Velocità massima 160 km/h
Accelerazione 0-100 km/h 7,3 secondi
Diametro di sterzata 10,7 metri
Capacità bagagliaio 440/1.338 litri
Batteria 60,5 kWh
Autonomia 420 km (WLTP combinato)
Consumo 15,6 kWh/100 km
Ricarica AC 11 kW
Ricarica DC 88 kW
Prezzo Da 41.990 euro

Pubblicato da Claudio Todeschini, 16/06/2023
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Listino BYD Atto 3
Allestimento CV / Kw Prezzo
Atto 3 Comfort 204 CV 60 kWh - / - 38.790 €
Atto 3 Design 204 CV 60 kWh - / - 40.790 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della BYD Atto 3 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni BYD Atto 3
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