Non serve più smanettare sullo schermo per dire a Waze che c’è un materasso in mezzo alla strada. Ora basta… parlarci.
La nuova funzione si chiama “Conversational Reporting”, ed è il modo in cui l’app di navigazione entra nell’era dell’intelligenza artificiale.

Parla come mangi (anche in macchina)
Il principio è semplice: premi il tasto “report” e racconti quello che vedi. Niente comandi robotici, niente frasi da manuale. Puoi dire cose del tipo “C’è un incidente più avanti” oppure “Attenzione, ostacolo sulla corsia di destra”.
Waze ti ascolta, capisce il contesto e, se serve, ti fa una domanda di chiarimento. Tutto mentre tu resti concentrato sulla guida, senza dover armeggiare con lo smartphone.
È una piccola rivoluzione perché, ammettiamolo, fino a oggi segnalare qualcosa su Waze in pieno traffico era un esercizio di acrobazia digitale. Ora ci pensa l’AI a interpretare la voce e trasformarla in informazioni utili per tutti.

Da segnalazione a mappa in tempo reale
Una volta confermata, la tua segnalazione viene integrata nelle mappe in tempo reale: incidenti, ostacoli, code o qualunque altro intoppo finiranno visibili agli altri utenti.
La funzione è già in beta su Android e iOS, e non solo negli Stati Uniti: il rollout è globale. Per il momento, però, funzona solo in inglese. Le altre lingue arriveranno “a breve”.
Non solo AI. Entro fine anno, l’app introdurrà anche le Live School Zones: quando passerai vicino a una scuola, Waze ti avvertirà con segnali e avvisi dedicati per ricordarti di rallentare e prestare attenzione a pedoni e bambini.



