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Derbi GPR 125


Avatar Redazionale , il 21/05/09

14 anni fa - La Casa di Martorellas rilancia nel settore delle sportive 125 con una GPR completamente rinnovata nel look e nella tecnica. La GPR è una sportiva vera, con una ciclistica valida e un motore 4T di carattere con cui ci si può divertire anche su una pista v

La Casa di Martorellas rilancia nel settore delle sportive 125 con una GPR completamente rinnovata nel look e nella tecnica. La GPR è una sportiva vera, con una ciclistica valida e un motore 4T di carattere con cui ci si può divertire anche su una pista vera. Provare per credere...


COM'È L'attacco arriva dal Giappone, ma il contrattacco spagnolo non poteva farsi attendere. Per confermarsi leader nel segmento delle moto di piccola cilindrata in Europa, Derbi non poteva certo lasciare troppo spazio alla Yamaha che con la YZF R125 prima e le WR 125 poi ha decisamente alzato il tiro nel segmento delle moto 125. La risposta Derbi non si è fatta attendere ed è arrivata puntuale allo scorso Eicma, dove la casa spagnola ha ampliato la gamma delle sue 125 introducendo i modelli più sportivi della famiglia, di cui la GPR è la punta di diamante.

GIUSTO IN TEMPO Un tempismo perfetto, anche per quel che riguarda l'arrivo sul mercato, visto che in perfetta coincidenza con la fine delle scuole e le relative (speriamo) promozioni le nuove Derbi (GPR e DRD di cui parleremo prossimamente) saranno belle e pronte dai concessionari. L'obbiettivo è ovvio: rosicchiare quote di mercato alla Yamaha, che lo scorso anno ha fatto il bello e il cattivo tempo sul mercato. La nuova GPR gioca le stesse carte della R125: estetica indubbiamente racing, componentistica pregiata e in più aggiunge un modernissimo motore 4T bialbero quattro valvole raffredato a liquido, capace di 15 cv a 9250 giri.


CARBURATA L'alimentazione resta a carburatore, una scelta che va un po' in controtendenza rispetto agli ultimi arrivi sul mercato, ma motivata dal fatto che il 125 Piaggio è molto pulito di suo e non necessita di sofisticazioni ulteriori per rientrare senza problemi nei limiti di emissioni. Inoltre il motore è anche meno costoso, visto che la GPR ha un prezzo di listino inferiore alla concorrente diretta: 3890 ? che diventano 3390 se si sfruttano gli ecoincentivi.

NUOVO LOOK, PIÙ CATTIVO La sportiva spagnola si presenta quindi completamente rinnovata nel look, caratterizzato da linee appuntite con un codino sparato verso l'altro e un cattivo doppio faro anteriore che contribuisce a dare alla Derbi uno sguardo "da grande" con tanto di (finta) presa d'aria centrale.


FINITURE AL TOP Ma non c'è solo look fine a se stesso sulla GPR, i tecnici spagnoli hanno lavorato molto per confermare la GPR ai vertici della sua categoria per quanto riguarda le dotazioni. I cerchi bruniti a razze sdoppiate sono molto belli, i comandi a pedale sono tutti realizzati in alluminio, pedane del passeggero e portatarga sono facilmente asportabili per l'utilizzo sportivo la piastra superiore di sterzo è "scaricata" come sulle sportive DOC.

SCARICO SOTTO La ricchezza del prodotto si nota poi anche dalla componentistica che la eleva rispetto alla concorrenza: nuova è la forcella Paioli a steli rovesciati da ben 41 mm (record per la categoria) con escursione 110 mm, nuova la strumentazione "full digital" e nuovo lo scarico piazzato sotto al motore con terminale "a canne mozze" come vogliono le tendenze attuali.


RADIALE Anche per l'impianto frenante ci sono novità con la nuova pinza radiale a quattro pistoncini (non bellissima da vedere in verità) che morde un disco da 300 mm all'anteriore aiutato dal posteriore da 220 mm con pinza monopistone.

CICLISTICA RIPROGETTATA Telaio e forcellone asimmetrico (entrambi in alluminio realizzati in pressofusione) sono stati riprogettati per migliorare la rigidezza e il feeling di guida. La GPR ha misure compatte ma da moto vera, l'interasse è infatti 1.355 mm, mentre il peso si ferma a 120 kg, anche questo inferiore a quello della concorrente diretta che di kg ne dichiara 16 in più.

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COME VA Voglio tornare bambino! Di solito quando si provano queste moto la prima cosa che viene da dire è "ah se le avessi avute io alla mia età". Vero, tutto vero. Le 125 moderne sono davvero delle moto complete in tutto e per tutto, che nulla hanno da invidiare alle loro sorelle maggiori e, ultimamente, anche alle super 125 degli anni 80.

RITORNO Dopo aver sbandato un po' per l'arrivo della legge sui 15 cv le ottavo di litro si sono, infatti, rimesse in carreggiata e lentamente ma inesorabilmente stanno anche sdoganando il motore 4T, all'inizio mal visto dai giovani per le sue prestazioni limitate rispetto al 2T. Preistoria. I 4T di ultima generazione non hanno più nulla a che invidiare rispetto ai loro fumosi avversari (almeno nelle versioni codice).


MOTORE PEPATO Il motore della Derbi lo dimostra con i fatti, è al limite della potenza concessa dalla legge, ha una carattere pepato con un allungo notevole ed è anche piuttosto elastico. Insomma, un bel motore davvero, che non stona affatto anche su una moto sportiva come la GPR. In Derbi hanno, infatti, lavorato bene anche sul carattere della moto, lo scarico ha un bel rumore (anche questo contribuisce) il motore prende i giri in fretta e la sensazione di sportività ne esce tutt'altro che smussata. In Derbi ci tengono a sottolineare come questo motore abbia un carattere sportivo molto simile al due tempi.

SU DI GIRI Vero, il 4T Piaggio è un motore che ama girare alto, va tenuto su di giri per rendere al meglio (sopra i 7000 giri almeno, perché sotto è un po' svogliato) e ha un allungo notevole che si protrae fino agli 11.000 indicati senza che la spinta subisca cali consistenti. Moto vera dicevamo, e, infatti, Derbi ce l'ha fatta provare su una pista vera, quella di Castellolì, nuovo tracciato nei pressi di Barcellona, 4 km e mezzo da urlo con saliscendi curvoni in discesa e salitoni del 9% di cui sentiremo presto parlare.


A PROVA DI PISTA La GPR per nulla spaventata dall'impegno si è sciroppata una giornata intera di strapazzi con motori che nonostante fossero tenuti sempre al limite del fuorigiri non hanno battuto ciglio. Una prova davvero dura per il motore (portar su da un salitone piloti che certo non sono fantini è una faticaccia) che però ha dimostrato sul campo tutta la sua robustezza.

CICLISTICA DA GRANDE Il passo avanti più consistente rispetto alla precedente versione è stato fatto comunque dalla ciclistica. La GPR ha un telaio davvero valido, e sospensioni efficaci che lavorano in perfetta armonia e fanno lavorare alla grande le Pirelli Sport Demon di primo equipaggiamento. Ovviamente rapidissima a cadere in piega ha però anche un'ottima stabilità ben evidenziata dai curvoni in discesa di questo tracciato, dove l'avantreno resta sempre ben appoggiato e non ci sono mai nervosismi non previsti.


SPORTIVA PER GIOVANI Insomma con la GPR si può guidare davvero in modo sportivo, senza che la moto manifesti alcuna insofferenza. Solo la forcella va un po' in crisi se in piena piega si incontrano una serie di asperità in rapida successione dimostrandosi un po' sfrenata, ma per il resto non ci sono davvero critiche da fare. Mi piace un po' meno l'impianto frenante, non tanto per la potenza che anzi è migliorata rispetto ai vecchi impianti Derbi, quanto per il feeling offerto dalle leve troppo squadrate che non offrono un'ergonomia piacevole.
Pubblicato da Stefano Cordara, 21/05/2009
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