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24 Ore di Le Mans 2017: vittoria Porsche, debacle Toyota


Avatar di Marco Congiu, il 19/06/17

7 anni fa - Gara combattuta fino all'ultimo minuto, con Porsche al successo n.19

24 Ore di Le Mans 2017: vincono Porsche, Aston Martin e Jackie Chan

Gara ricca di colpi di scena: vince Porsche dopo una rincorsa alla LMP2 di Jackie Chan. Male Toyota: Le Mans è tabù per loro

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SEMPRE SPETTACOLARE La 24 Ore di Le Mans è una di quelle gare che non ci si stancherebbe ma di vedere, a qualsiasi ora del giorno, della notte ed in ogni periodo dell'anno. Dopo lo spettacolo vero dell'edizione 2016, che ha visto la Toyota arrendersi ad un problema di affidabilità a 3 minuti dal termine, anche la Le Mans 2017 non è stata avara di emozioni. A vincere è stata la Porsche 919 Hybrid n.2 di Timo Bernhard, Brendon Hartley ed Earl Bamber che solo nelle ultime fasi ha raggiunto e superato la LMP2 Oreca07-Gibson del team di Jackie Chan, primo caso nella storia in cui un prototipo di categoria inferiore avrebbe rischiato di vincere la classifica assoluta. Tra le LMGTE Pro l'Aston Martin beffa la Corvette all'ultimo giro, mentre in categoria LMGTE Am tripletta per Ferrari.Ma andiamo con ordine.
 
TOYOTA, CHE SFORTUNADopo il giro record fatto registrare nelle qualifiche dalla TS050 Hybrid di Kamui Kobayashi, in casa Toyota ci si aspettava un dolce riscatto dopo la sfortuna nera dell'edizione 2016. E invece... Invece, come sempre, la notte di Le Mans regala sorprese che non ti aspetti. Verso l'una e un quarto, proprio Kobayashi è costretto al ritiro a causa di un problema tecnico patito dalla sua TS050 Hybrid, che rimane con il cambio bloccato in terza marcia. Nessun problema, direte voi: c'è sempre la Toyota n.9 di Lapierre, Sarrazin e Conway. Ma, anche in questo caso, se è vero che la fortuna è cieca, la sfortuna sembra vederci benissimo. Il prototipo Toyota è vittima di una foratura e, nel tentativo di riportare l'auto ai box per cambiare gli pneumatici, la gomma Michelin si macina e si apre, con i fili d'acciaio che ne compongono l'anima che vanno a macinare il cambio e gli organi meccanici dell'auto. Mazda, ancora una volta, può fregiarsi del titolo di unico costruttore giapponese ad aver vinto la 24 Ore di Le Mans. Umanamente e sportivamente va detto che dispiace vedere una casa come Toyota colpita così duramente dalla malasorte in una corsa in cui crede forse più di ogni altra a cui partecipa. 
 
PORSCHE AL CARDIOPALMA Con le uniche rivali designate ormai fuori dai giochi, Porsche poteva aspettarsi una passeggiata di salute, con l'equipaggio Lotterer, Jani, Tandy "destinato" a vincere. Alle 10.30 circa del mattino, però, con meno di cinque ore al termine della maratona, la 919 Hybrid accusa un problema alla pressione dell'olio. Lotterer tenta di riportare la sua LMP1 ai box utilizzando la sola motricità elettrica, provando il tutto e per tutto azzerando più volte il sistema di controllo, ma non c'è storia: la 24 Ore di Le Mans termina così per la Porsche n.1. Si ritrova in testa, così, la LMP2 Oreca07-Gibson del team di Jackie Chan con alla guida l'equipaggio formato da Olivier Jarvis, Thomas Laurent e Ho-Ping Tung. La Porsche 919 Hybrid superstite, però, non ci sta, ed imprime un ritmo forsennato alla corsa, andando a riprendere il prototipo di categoria inferiore e assicurandosi un buon margine.
 
DUELLI RUSTICANI Il Balance of Performance, la regola che stabilisce la discrepanza minima e massima di prestazioni tra le vetture, mai come quest'anno ha reso possibile una gara combattuta ed apertissima anche tra le Gran Turismo. L'Aston Martin e la Chevrolet Corvette si sono date battaglia fino all'ultimo, con la giallona n.63 del team di Jan Magnussen, Antonio Garcia e Jordan Taylor costretta ad arrendersi davvero all'ultimo giro all'Aston Martin n. 97 di Darren Turner, Jonathan Adam e Daniel Serra. Un problema tecnico, poi, ha reso impossibile alla Corvette di mantenere il secondo gradino del podio, vedendosi così superare anche dalla Ford GT del team di Chip Ganassi. In categoria LMGTE Am, invece, a dettar legge sono state le Ferrari che segnano una tripletta con l'equipaggio composto da Dries Vanthoor, Williams Stevens e Robert Smith davanti alle 488 gemelle dei team Spirit Of Race e Scuderia Corse.
 
COSA CI INSEGNA LA LE MANS La 24 Ore di Le Mans è, forse, la gara automobilistica più celebre del mondo. È, senza ombra di dubbio, il vero sogno di chiunque dedichi la propria vita agonistica alla pista. È la competizione dei dettagli, dove nulla dev'essere lasciata al caso e dove, per certi versi, anche un pizzico di fortuna non guasta. È una manifestazione capace di tenere con gli occhi incollati al teleschermo milioni di appassionati sparsi in giro per il globo e che, come ogni anno, può trasformarsi in un amen da sogno a incubo. E, detto tra noi, non vedo l'ora di gustarmi l'edizione 2018... 

Pubblicato da Marco Congiu, 19/06/2017
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