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Giulia e Stelvio Car of the year 2019: hanno vinto perché...


Avatar di Marco Congiu , il 23/01/19

5 anni fa - Gli inglesi di What Car? premiano le versioni Quadrifoglio di Alfa

Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio Car of The Year 2019

Gli inglesi di What Car? hanno premiato l'Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio come Car of the Year 2019

L'ITALIA CHE VINCE Alfa Romeo continua a mietere successi. Giulia e Stelvio nelle rispettive versioni Quadrifoglio hanno vinto il premio Car of The Year 2019 assegnato dagli inglesi di What Car? Nello specifico, le due auto del Biscione hanno dominato la categoria di Performance Car of the Year e di Best Sports SUV a partire da 60.000 sterline. Ecco cosa ne pensa chi ha deciso di conferire questo riconoscimento alle auto premium del gruppo FCA.

CUORE DA CAVALLINO Parte del merito, c'è da scommettere,, è da attribuirsi anche al generoso V6 biturbo da 2,9 litri che troviamo sotto il cofano di Giulia e Stelvio Quadrifoglio. Derivato direttamente dalla Ferrari California T, questo motore è capace di 510 CV e 600 Nm di coppia massima, utili per spingere la berlina ed il SUV da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi.

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I PERCHÈ DEL PREMIO Il Direttore di What Car?, Steve Huntingford, ha spiegato così le motivazioni che hanno portato alla premiazione di Giulia e Stelvio Quadrifoglio. «Raggiungere la vetta è più facile che rimanerci, o almeno così si dice. Per questo motivo si può affermare che la seconda vittoria nella categoria ‘Car of the Year’ della Giulia Quadrifoglio è forse un successo maggiore del primo. Tuttavia, non è certo una sorpresa; dopotutto parliamo di un’auto comoda, spaziosa, ben equipaggiata e più divertente da guidare rispetto ai modelli concorrenti che costano decine di migliaia in più. Alfa Romeo Stelvio è un SUV incredibilmente veloce pur restando leggero e reattivo grazie allo sterzo ultraveloce che garantisce una guidabilità più fluida. Aggiungendo il grandioso body control e la trazione integrale, Stelvio Quadrifoglio spinge sempre il guidatore a sfruttare al massimo le sue prestazioni.»


Pubblicato da Marco Congiu, 23/01/2019
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