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Prova su strada

Nuova Subaru XV, compact crossover tutta sostanza


Avatar di Lorenzo Centenari , il 16/01/18

6 anni fa - L'aspetto è simile alla prima generazione, ma la piattaforma è inedita

Nuova Subaru XV 2018: prova su strada, prezzi, interni, dotazioni

L'aspetto è simile all'XV di prima generazione, ma la piattaforma è inedita. Per l'offroad, garantisce l'AWD Subaru. Da 22.990 euro

NIENTE FUMO, SOLO ARROSTO Quando l'apparenza conta, ma mai quanto la sostanza. Alcune auto piacciono per come sono. Altre, per le emozioni che trasmettono una volta in movimento. Subaru XV appartiene indubbiamente alla seconda fascia. La nuova generazione del compact crossover delle Pleiadi trascura infatti in parte il lato modaiolo, per concentrarsi su modifiche ben più nascoste, ma più concrete. Quelle alla piattaforma, che con la precedente non ha in comune un solo bullone. Presentata lo scorso marzo al Salone di Ginevra, la XV arriva ora anche in Italia. Appuntamento sabato 20 gennaio nelle concessionarie Subaru, prezzi a parte da 22.990 euro.

SQUADRA CHE VINCE... Esteticamente parlando, dunque nuova Subaru XV non si allontana più di tanto dall'omonima antenata. Identiche o quasi le misure esterne, innanzitutto. Di lunghezza fanno 447 cm, giusto 2 cm in più rispetto a prima. Per 180 cm di larghezza e 162 cm di altezza. Frontale come sempre mascolino ma armonioso (griglia esagonale, faretti ad occhio di falco), fiancate che a loro volta conservano parafanghi atletici, cintura alta da sport utility tutto d'un pezzo, taglienti sfaccettature all'altezza delle porte, inoltre un tetto arrotondato, ma non troppo. D'accordo, infatti, il trend dei Suv coupé, ma senza esagerare. Quanto al lato B, proporzioni virili e un tocco di arte moderna grazie ai geometrici fari orizzontali. Più un accenno di spoiler e di protezioni off-road ai lati che non guastano l'insieme. 

UN'IMPREZA DI PIATTAFORMA Si diceva del'evoluzione sottoscocca. Subaru XV 2018 adotta come la parente stretta Impreza la nuova piattaforma di famiglia (SGP, Subaru Global Platform), più rigida del 70% rispetto al modello precedente, nonché più bassa da terra di 5 mm. Per una distanza dal suolo che è pur sempre di 22 cm. L'effetto estetico e dinamico viene riassunto dallo slogan Wide & Low (largo e basso): credo non ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni. Dell'introduzione della Global Platform beneficiano, secondo gli ingegneri giapponesi, sia il tasso di reattività sui fondi lisci, sia il grado di assorbimento delle buche in condizioni di terreno frastagliato. E a chi compra Subaru, a differenza dei clienti di altri brand, abbandonare l'asfalto per pocciare gli pneumatici nel fango capita abbastanza spesso. E con successo.

ALWAYS CONNECTED Apriamo adesso la portiera, e di Subaru XV sbirciamo l'abitacolo. Nuovamente, nulla di trascendentale ma nemmeno un ambiente anonimo. Si apprezza indubbiamente l'abbondanza di spazio in altezza, anche in seconda fila, così come un passo avanti sembrano averlo compiuto i materiali, decisamente più raffinati che non in precedenza. Parliamo sia delle morbide plastiche di cui consistono cruscotto e plancia, sia dei rivestimenti dei sedili, sia infine degli inserti per gli interni porta. Strumentazione completa, forse persino ridondante: spuntano tasti da ogni dove, addirittura anche dal soffitto, ne bastava qualcuno in meno. In compenso il quadro frontale è intuitivo e originale, con un display LCD stretto tra i due quadranti circolari dal quale monitorare info di bordo di ogni genere. Gradevole infine la grafica del display capacitivo da 8 pollici, ora associabile al proprio smartphone mediante i protocolli Apple CarPlay ed Android Auto. Il bagagliaio? Un pelo meglio di XV prima maniera, con la capacità di carico che cresce da 380 a 385 litri, il minimo sindacale per un crossover della sua categoria.

TURBODIESEL: NON PERVENUTO Ma si sceglie Subaru anche per il motore. Su nuova XV (tanto per rimarcarne il carattere di nicchia) salgono a bordo solo due unità a benzina, il 1.6 boxer da 115 cavalli e il 2 litri dalla stessa architettura (quattro cilindri orizzontali e contrapposti) da 156 cv. Ca va sans dire, la trazione integrale Symmetrical All Wheel Drive è inclusa nel pacchetto base. Idem per la funzione X-Mode, programmino che regola motore, trazione e impianto frenante laddove la superficie si fa estremamente scivolosa, e il cambio automatico a variazione continua Lineartronic, un CVT che in accelerazione, selezionando l'apposita funzione, simula il passaggo delle marce come se fosse un automatico tradizionale a 7 rapporti.

QUI PREZZI Subaru XV 2018 esclude dunque il turbodiesel, mentre più in là nel tempo arriverà su entrambi i motori a versione bifuel benzina-GPL. Listino a partire da 22.990 euro per la 1.6 e da 29.990 euro per il 2.0. Quattro allestimenti progressivi: Pure, Style, Style Navi e Premium, ma al 2.0 sono associati solo gli ultimi due (ecco perché un prezzo d'attacco tanto superiore). La tecnologia di sicurezza è di alto grado sin dal primo step: di serie sette airbag, Hill descent control e programma EyeSight con frenata automatica d’emergenza, monitoraggio angolo cieco e regolatore di velocità adattativo. Completano la dotazione base gli abbaglianti automatici, funzione che si avvale di telecamera frontale per la regolazione del fascio luminoso in base alle condizioni della strada e del traffico. Da citare infine come nuova Subaru XV goda di 5 anni di garanzia e 3 anni di manutenzione ordinaria.

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LA STANZA DEI BOTTONI Giunge il momento di mettere in moto, e di nuova Subaru XV giudicare anche le proprietà dinamiche. Prima, però, un passo indietro al feeling che assaporo come mi siedo al posto guida. Mi capita un esemplare in allestimento Premium, il più ricco, che oltre al tettuccio apribile regala la funzione dei sedili regolabili elettricamente. Stabilire le giuste distanze con volante e pedaliera è un gioco da ragazzi, mentre la visibilità sembra buona in ogni direzione, compresa quella (solitamente maledetta) di tre quarti posteriore. Le dita della mia mano destra raggiungono il display centrale senza che debba stendere il braccio, e sottolineo che Madre Natura non mi ha equipaggiato di arti da pallavolista. Idem per i pulsanti: ce n'é tutt'intorno a me. Un po' di confusione iniziale, poi individuarli uno per uno e chiamarli per nome diventa naturale. Comdi e capienti anche i vani portaoggetti.

CVT, CROCE E DELIZIA Allestimento Premium, motore 2 litri top di gamma. Sin dai primi metri, a imporsi alla mia attenzione è tuttavia il comportamento del cambio automatico. Ci risiamo, ecco il solito CVT a effetto centrifuga che mortifica la guida audace. Pesti sul gas, e subito il quattro cilindri cresce di giri rumorosamente, senza che però la mia XV si proietti in avanti come invece uno si aspetta. La discrepanza è fastidiosa. La è, almeno, se maneggio il Lineartronic alla stregua di una trasmissione convenzionale. Il variatore continuo Subaru va invece interpretato: pressione sull'acceleratore dolce e progressiva, niente strappi alla Fast & Furious. Se lo sai prendere e lo tratti con delicatezza, allora il Lineartronic ti ripaga con un funzionamento a dir poco esemplare. Che la leva sia in posizione automatica, o "sequenziale" (i passaggi di marcia sono comunque virtuali), la guida si fa rilassante ed intuitiva. Bastava dirlo, no?

ROCCIOSAMENTE SUBARU Mi concentro ora sull'assetto. Mi hanno appena ripetuto più e più volte quanto la nuova piattaforma sia notevolmente superiore a quella precedente. E hanno ragione. Sto percorrendo una stradina di campagna tutta buche e avvallamenti, eppure questa XV non fa una grinza, neanche fosse sospesa da terra. Provo in seguito a sorprendere il telaio con scorbutiche sterzate a destra e a manca: niente da fare, la meccanica non entra in crisi nemmeno quando al collega al mio fianco prende ormai il mal di mare. Perbacco, se tiene la strada: sospensioni toniche, massima fedeltà delle ruote agli input sul volante, una sensazione insomma di aderenza e di controllo della situazione degna di un'auto assai più bassa, che non un crossover concepito anche per l'off-road.

FANGO, A NOI DUE Già, il fuoristrada. Sulle sue qualità di scalatore provetto, nuova Subaru XV fa grande affidamento. Bene, un sentiero collinare ricoperto di una spanna di melma è proprio quel che mi serviva per capire fino a dove la trazione S-AWD sa spingersi senza lanciare l'SOS. In realtà, i limiti elettronici e meccanici nemmeno li raggiungo: la XV rampa che è un piacere anche sul nero pece del fangoso viottolo in pendenza individuato da Subaru per la prova. Merito dell'integrale, ma anche di un sistema come X-Mode che legge il terreno come se avesse il microscopio. E a motore, cambio e soprattutto freni, distribuisce momento dopo momento l'esatta quantità di inerzia. A misurare l'efficacia dell'X-Mode è anche la telemetria: il grafico che appare sul display mostra le quattro ruote dell'XV sempre tinte di verde. Perdessero aderenza, volgerebbero al giallo. Mi accade solo in un passaggio particolarmente insidioso, e giusto per un istante. Dell'X-Mode apprezzo infine la funzione di controllo del mezzo in discesa: anche un automobilista a digiuno di off-road, con Subaru XV riguadagnerà il buon vecchio asfalto sano e salvo. Proprio così, abbiamo un crossover "con le palle".

OCCHIO BIONICO Autostrada, il contesto ideale per testare gli effetti speciali dell'EyeSight, il pacchetto di ausili alla guida che su Subaru XV salgono a bordo senza sovrapprezzo. Nulla di inedito, sia chiaro: parliamo infatti di cruise control adattivo, monitoraggio angolo cieco, Lane Keep Assist, Lane Departure Warning, più altri servizi (che per fortuna non ho sperimentato) come Pre-Collision Braking Control e Pre-Collision Throttle Management, rispettivamente frenata automatica di emergenza e gestione dell'acceleratore quando il cervello elettronico di XV avverte odore di tamponamento. Nulla di nuovo, ma anche nulla da rimproverare: tutto funziona, tutto è familiare. Una piacevole scoperta è invece il cosiddetto Lead Vehicle Start Alert: coi sensori di distanza in posizione "On", un cicalino mi avvisa quando al semaforo l'auto di fronte a me riparte. Non si sa mai che un sms mi avesse nel frattempo distratto...

BRILLANTE, NON ESUBERANTE Non sarà passato inosservato come del motore abbia parlato poco. Il 2 litri a benzina ad alimentazione atmosferica è più leggero e performante del precedente, eppure non mi ha trasmesso emozioni particolari. Certo, 156 cv di potenza a 6.000 giri/minuto sono un valore di tutto rispetto, tuttavia la coppia è appena sufficiente, 196 Nm a 4.000 giri. L'abbinamento al Lineartronic ha inoltre la sua influenza, dato che è l'esperienza di guida nel suo insieme, ad essere differente dal solito. Del 2.0, posso però senz'altro elogiare sia il grado di silenziosità (purché non spalanchi il gas all'improvviso), sia i consumi: al termine del test drive, il computer di bordo registra 7,5 l/100 km. La comprerei, la nuova XV? Fossi un cultore dell'off-road, e chiedessi alla mia auto tecnologia, sicurezza e valore residuo, senz'altro sì.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 16/01/2018
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