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Infiniti FX my 2012


Avatar Redazionale , il 04/08/11

12 anni fa - La Infiniti FX my 2012 debutta negli USA con un frontale ristilizzato

La Infiniti FX my 2012 debutta negli USA con un frontale ristilizzato e piccoli aggiustamenti di dettaglio. Oltreoceano sarà in vendita a ottobre, mentre da noi potrebbe arrivare solo in un secondo tempo. 

DAMIGELLA D’ONORE Quando debutterà sulla passerella del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, la concept Infiniti JX avrà al suo fianco una damigella di lusso, ovvero la Infiniti FX my 2012. Proprio la kermesse californiana terrà infatti a battesimo il nuovo model year della Suvvettona nippo-americana, che arriverà nelle vetrine delle concessionarie del Nord America a ottobre e che probabilmente raggiungerà poi l’Europa solo nel corso del prossimo anno.

MAQUILLAGE Le novità non rivoluzionano certo la linea esotica della Infiniti FX ma riescono comunque a darle una rinfrescata. Gli interventi si notano in primis nel frontale, dove spicca soprattutto una nuova mascherina che cresce di dimensioni e adotta listelli dritti e non più ondulati, in stile botte piuttosto che torta millefoglie. Nella parte bassa anche il fascione paraurti si aggiusta il trucco, con i fendinebbia che guadagnano una cornicetta cromata.

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OCCHIO AI DETTAGLI Se questo è il piatto forte, a fare da contorno ci sono cerchi di nuovo disegno e colori inediti per la carrozzeria e ritocchi alla strumentazione. Non si sa ancora se assieme al nuovo model year varcherà nuovamente l’Oceano la FX Limited Edition, ammantata da un inedito blu metallizzato e caratterizzata da cerchi da 21”, fari adattivi AFS, pedali e barre in alluminio, oltre che da luci fumé.

I TRE MOSCHETTIERI Quanto ai motori, per l’Europa dovrebbe essere confermata la gamma attuale, con il V6 3.7 da 320 cv della Infiniti FX 37 e il V8 5.0 da 390 cv della FX 50 a tirare la volata sul mercato al turbodiesel V6 3.0 da 238 cv della FX 30d. Negli States è in listino invece la FX 35, con motore 3.5 da 303 cv abbinato anche alla trazione posteriore oltre che a quella integrale, che fa da denominatore comune alle macchine destinate al Vecchio Continente.


Pubblicato da Paolo Sardi, 04/08/2011
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