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Bertone Villa


Avatar Redazionale , il 25/03/05

19 anni fa - Né berlina, né monovolume né altro.

Né berlina, né monovolume né altro. Bertone si può permettere di ignorare i segmenti e butta lì la propria idea di quel che sarà, dopodomani su strada. L'ispirazione? Architettura contemporanea. Con l'importanza dell'ingresso prima ancora dell'edificio che ci sta dietro.

HOTEL O VILLA? Ferrea selezione dell'ingresso. Uno dei punti fermi attorno ai quali Bertone si è fatto la Villa. L'ingresso in auto, poi tutto il resto. Che rigorosamente non sia votato alla velocità estrema, alle dimensioni risicate, all'ornamento esasperato. No. Il contrario piuttosto: minimalismo e spazio. Ecco allora un'apertura delle porte mai vista prima, con quattro ruote nei pressi: roba da albergo a 6 stelle, da chiavi lanciate in aria al portiere. Ma questa volta non per entrare in hotel, per entrare in macchina.

SI ENTRA IN PIEDI Tre bracci idraulici prendono il popò di vetro laminato e lo sollevano in un abbraccio che accoglie gli ospiti a bordo. Loro, gli ospiti, non si devono nemmeno inchinare perché con le porte si apre pure uno spicchio di tetto, quello che permette di entrare appunto in piedi. Et voilà. Per il resto niente calandra sul frontale (scontata), cerchi che la timidezza non sanno neanche cosa sia (22 pollici davanti e 24 dietro), coda stilosa e originale.

RAZZA UNICA Dentro? Beh, aspettarsi qualcosa di normale è del tutto fuori luogo. Tanto che della plancia nemmeno l'ombra: al suo posto una ben più avveniristica onda in legno, dalla quale sbuca il volante sorretto da una specie di braccio preistorico che mi funge da unica razza attaccata alla corona.

SCHERMO GIGANTE Non si contano i gingilli tecnologici a bordo, grazie ai quali ci si collega con il mondo alla velocità della luce, senza rischiare il minimo flash da parte della polizia stradale. Poi un display dalle dimensioni non propriamente limitate (23 pollici di schermo) con qualche funzione in più rispetto ai terminali della Nasa. Tra le altre quella di poter osservare la strada da lì, e non dal vetusto parabrezza, con la stessa prospettiva di chi siede alla guida. Perché mai chi siede alla guida dovrebbe farlo è poi un altro discorso.

BIG SIZE I sedili non sono sedili ma gusci anatomici con la pelle sopra che possono scorrere o basculare come in salotto. Bocchette di aerazione e casse acustiche? Giammai. L'aria e la musica escono millesimate dalle feritoie nel legno della plancia, molto più chic. Il tutto in meno di cinque metri di lunghezza totale (4,9m) per 1,66 m di altezza e 2 metri di larghezza e 3,2m di passo. Misure concesse dal pianale della Cadillac SRX, da cui gli stemmini sul vestito. Il tutto non si sa quanto realizzabile in futuro. Dovesse capitare non passerebbe certo inosservato.


Pubblicato da Andrea Sperelli, 25/03/2005
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