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Volvo V90 Cross Country: prova, dotazioni, prezzi
Prova su strada

Volvo V90 Cross Country: la station con l'assetto rialzato


Avatar di Mario Cornicchia , il 15/06/17

6 anni fa - La Volvo V90 Cross Country rappresenta la versione suvvizzata della grossa station wagon svedese

La Volvo V90 Cross Country rappresenta la versione suvvizzata della grossa station wagon svedese

CROSS COUNTRY STYLE Non cambia molto rispetto alla versione più urbana della V90 ma la nuova Volvo V90 Cross Country è tutta un’altra cosa. Qualche dettaglio country e un assetto rialzato ne fanno un’auto differente. Non è soltanto l’aspetto più rude a fare la differenza ma qualche centimetro in più in altezza cambia completamente le proporzioni. Lo sciabolone lungo lungo V90 ha quasi una presenza da coupé quando si trasforma nella nuova V90 Cross Country.

L’EREDE DELLA AMC EAGLE Cito sempre, quando si parla di wagon suv-izzate come la V90 Cross Country, la Subaru Outback, la Audi Allroad e le ultime arrivate come la Mercedes Classe E All terrain, la vera progenitrice, la AMC Eagle, primo esperimento del genere che risale agli anni 80. La Volvo V90 Cross Country è la discendente che più me la ricorda, con grandi ruote che fanno galleggiare da terra una carrozzeria affusolata. Forse ci starebbe bene anche una bella fiancata woody…

SUV-IZZATA L’assetto rialzato cambia completamente le proporzioni ma la Volvo V90 Cross Country è riconoscibile anche per dettagli esclusivi che sottolineano il suo carattere avventuroso. I codolini in plastica nera che proteggono i parafanghi non possono mancare in una V90 Cross Country-zzata e si raccordano alle minigonne sottoporta e alla fascia nera in plastica del paraurti posteriore su cui è incisa la scritta CROSS COUNTRY. Anche il paraurti anteriore è disegnato su misura: si raccorda alle protezioni dei parafanghi con due laterali neri, ha bellissime pinnette aerodinamiche (super sexy ma anche altrettanto delicate in posteggio) e anche la calandra punta sul nero come le finiture nero lucido delle cornici dei vetri. Il frontale, larghissimo e schiacciato mi fa pensare al muso di uno squalo.

STILE SVEDESE All’interno, lo stile delle nuove Volvo, a partire dalla nuova XC90, alla V90, fino alla nuova Volvo XC60 ha definito uno standard che non somiglia a quello di nessun altra auto. Sali a bordo e sei sicuramente su una Volvo, non puoi sbagliare. È uno stile decisamente raffinato ed elegante oltre che personale, indubbiamente svedese. Per la V90 Cross Country le fasce sulla plancia e sulle portiere sono in legno Black Walnut o, optional, alluminio Metal Mesh.

INFOTAINMENT Più lo provo, e più il nuovo sistema di infotainment Sensus mi piace. Appaga il mio senso estetico con una grafica semplice e molto elegante e trovo che il sia il più facile ed istintivo da utilizzare, il sistema che più somiglia a quello di un tablet e di uno smartphone. Del resto, il suo schermo da 9 pollici in verticale sembra quello di un giga smartphone. Nella pagina centrale quattro sezioni mostrano le informazioni relative a sound, navigatore, telefono e l’ultimo settaggio selezionato. Cliccando su una sezione si accede a tutte le regolazioni relative a quella funzione. Nelle pagine ai lati si trovano i pulsanti per accedere a funzioni specifiche. È un sistema al 98% perfetto, manca qualche piccolo aggiustamento.

BOWER&WILKINS ECCELLENTE Ecco il primo aggiustamento che chiederei agli sviluppatori Volvo: perché le regolazioni audio classiche, come fader, balance ed equalizzatore non sono accessibili dalla sezione sound o dalle regolazioni macro dell’eccellente impianto Bower&Wilkins (optional, 3.600 euro)? Sulla prima XC90 che ho provato passavo dalla regolazione Studio, che consente di infilarsi in un cono di musica di cui si sceglie l’angolo di avvolgimento del suono (fantastico), alla sala concerti di Goteborg, ma i bassi ad alto volume sembravano smontare i pannelli porta. Poi, frugando nei menu ho trovato finalmente le regolazioni base e ho regolato l’equalizzatore secondo il mio palato musicale e ho scoperto che l’impianto Bower&Wilkins Volvo è uno dei migliori che abbia accarezzato i miei timpani. L’impostazione Studio, lo dico ancora, è fantastica, decidete voi dove volete sentire strumenti e voci.

SEDILI VOLVO. PUNTO Se i miei timpani non vorrebbero mai scendere da una Volvo V90 Cross Country, trovano d’accordo anche le mie articolazioni. Come tradizione, i sedili Volvo sono vere poltrone, capaci di accogliere taglie small come XXXL senza problemi, con un ampio e corretto sostegno per tutti. La V90 Cross Country che provo ha anche i sedili che consentono di estendere la seduta (optional, 130 euro ben spesi), per decidere quanto sostegno si vuole sotto le cosce, di stringere le imbottiture laterali dello schienale per adattare su misura la capacità di trattenere in curva, e il supporto lombare con un solo comando che mostra le funzioni sullo schermo centrale. Optional consigliato. Sempre in tema di sedili, lo spazio per chi siede dietro è tanto sui sedili, profondi e comodi, e tra i sedili, con uno spazio da limousine per le gambe.

CODA SPORTIVA Un altro passo indietro, verso il bagagliaio: è profondo, arriva a due metri se si abbassano i sedili posteriori, largo, supera il metro nel punto più stretto grazie a sospensioni che invadono pochissimo lo spazio, e non è altissimo sotto la tendina, ma abbastanza per carichi di famiglia in trasloco (560-1.526 litri). La tradizione delle code diritte per le Volvo station wagon in questo caso è stata immolata sull’altare dello stile.

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IL PREZZO DELLA V90 CROSS COUNTRY Se non avete capito che la Volvo V90 Cross Country mi piace parecchio è meglio che cambi mestiere. La provo con il motore meno potente, il motore D4 da 190 cavalli con 400 Nm di coppia, abbinato al cambio Geartronic a 8 marce e alla trazione AWD nell’allestimento più ricco, Pro, per un prezzo di listino base di 65.580 euro. Il listino prezzi parte da 57.550 per la D4 AWD fino ai 72.980 euro della T6 AWD Geartronic Pro. Il passaggio da motore D4 a D5 costa 4.000 euro. Se mi piace come oggetto, ora vi racconto come va su strada.

STRESS FREE Per Volvo dopo la sicurezza credo venga il comfort che, comunque, è una componente del fattore sicurezza. Se viaggiate comodi e non vi stancate sarete sicuramente più attenti e reattivi. A questo Volvo aggiunge da sempre una capacità di smorzare l’aggressività al volante, non ho ancora capito ottenuta con quale metodo. Ma dopo aver provate decine di Volvo mi rendo conto di arrabbiarmi di meno con chi mi taglia la strada, mi stringe o guida da idiota se sono su una Volvo (o una Subaru). Deve essere l’effetto di quella che in Volvo chiamano Relaxed Confidence.

SPECCHI GRANDI (TROPPO) Quindi sul comfort nulla da dire. Malgrado la piattaforma sia la medesima, continuo a pensare che la XC90 sia un poco più silenziosa ma per la V90 Cross Country, comunque nulla da eccepire. Si viaggia comodi e rilassati anche per ore, su sedili super confortevoli, in silenzio anche se si preme sul gas e accompagnati da un impianto stereo eccellente. L’unico aspetto che non mi piace sono gli specchi esterni, molto grandi e comodi quando ci si guarda le spalle, troppo grandi e invasivi quando si guarda di lato

POSTO GUIDA AVVOLGENTE Se abbassate bene il sedile e sfruttate le regolazioni chilometriche del volante riuscirete comunque a ricavarvi un posto di guida semisdraiato e avvolgente che molte sportive dichiarate non riescono a offrire. Gli strumenti davanti a me sono completamente digitali (490 euro, di serie su V90 Cross Country Pro) e personalizzabili nel tema con gli strumenti che si stringono quando attivo il navigatore per lasciare spazio a una zoomata della mappa (nell’head-up display si vedono invece le indicazioni). Quando la parte centrale dello schermo da 12,3” non è dedicata alla navigazione vorrei poter avere un pannello di controllo sui dati di viaggio per accontentare la mia fame nerd di informazioni, disponibili in un micropannello sotto al contagiri attivabile grazie a un pulsante sul volante.

SOSPENSIONI SOSTENUTE Se pensate che qualche centimetro in più (65mm) in altezza sposti troppo in alto il baricentro e renda la guida meno piacevole rispetto alla Volvo V90 regular vi sbagliate di grosso. Sulle sospensioni è stato fatto un grande lavoro e le gambe lunghe della V90 Cross Country si appoggiano bene in curva e sostengono ottimamente, sono meno morbide rispetto alla V90 regular e sono straordinariamente confortevoli quando si incontrano buche e, soprattutto, avvallamenti. Negli avvallamenti si sentono le gambe lunghe comprimersi e allungarsi sfruttando bene la corsa, sempre con sostegno deciso, senza mai sbracare.

BRILLANTE Detto ciò, la Volvo V90 Cross Country non è una sportiva, lo sterzo con servosterzo elettromeccanico è pensato più per il comfort che per infilare il muso tra le curve con il coltello tra i denti, ma si presta anche alla guida brillante tra le curve di montagna o sulle colline. Tenendo presente che stiamo parlando di una wagon suv-izzata nell’assetto, lunga 493 centimetri e pesante più di 17 quintali. I freni ci sono ma vorrei un comando più reattivo, meno vuoto nella prima parte della corsa del pedale.

V90 CROSS COUNTRY: D4 o D5? Il motore D5 che, a dispetto del nome, è sempre un quattro cilindri biturbo come il D4 ha tanta spinta anche sulla più pesante XC90. Sicuramente anche sulla V90 Cross Country 45 cavalli e 80Nm di coppia darebbero soddisfazione a chi ama sentire spingere il sedile sulla schiena ma il motore D4 non è certo sottodimensionato per il corpicione della V90 Cross Country. Con 400Nm disponibili tra 1.750 e 2.500 giri si muove agile e brillante anche con famiglia e bagagli a bordo e, rispetto al D5, manca un po’ allungo nei sorpassi. Ma risparmierei i 4.000 euro necessari per l’upgrade al D5.

DRIVE MODE Il cambio Geartronic a 8 rapporti è un valido alleato del motore D4, come del D5, per rendere la guida facile e senza stress. Se vi muovete tra le curve e vi piace la guida brillante è sempre un poco in ritardo nello scalare marcia in uscita di curva se avete scelto il Drive Mode Comfort, meglio utilizzare le palette sul volante (180 euro) in ingresso di curva per scegliere autonomamente la marcia preferita o passare a Dynamic se si vuole cambiare anche la risposta di sterzo, pedale del freno, ammortizzatori, motore e telaio. Vorrei un selettore del Drive Mode (optional, 110 euro, di serie su Cross Country Pro) più pratico: per cambiare modalità è necessario muovere il rullone sul tunnel centrale, scegliere la modalità guardando lo schermo centrale e premere il rullone. Un selettore con le posizioni sarebbe più veloce, più facile e minore fonte di distrazione. I Drive Mode della V90 Cross Country sono cinque: Eco, Comfort, Dynamic, Off-Road e Individual (personalizzabile).  


Pubblicato da M.A. Corniche, 15/06/2017
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