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BMW Serie 1 2015


Avatar di Luca Cereda , il 05/06/15

8 anni fa - Sguardo accigliato e motori a tre cilindri. E' l'ultima a trazione posteriore

Sguardo (di nuovo) accigliato e motori a tre cilindri per la BMW Serie 1 2015. Più di un restyling per quella che sarà l'ultima Serie 1 a trazione posteriore

GOOD LUK L’hanno fatta arrabbiare. Di nuovo. Con l’ultimo restyling la BMW Serie 1 torna ad avere uno frontale aggressivo e uno sguardo accigliato, roba da macho. L’originale, la Serie 1 di Bangle, resta là con la sua spiccata personalità e quell’aria da O con me o contro di me. Questa, ridisegnata dal giovane designer tedesco Calvin Luk, se non altro ne recupera lo spirito, imponendo, nel bel mezzo del suo ciclo vita, una netta sferzata (stilistica) alla F20, la Serie 1 di seconda generazione.

CAPITOLO DUE… E MEZZO Insomma: molto più di un restyling ma non una nuova Serie 1 vera e propria. Una Serie 1 generazione duemmezzo, mettiamola così. Anche la coda, adesso, ha tutta un’altra presenza. Via le luci posteriori scatoliformi, che sapevano un po’ di Polo, dentro gruppi più ampi e riconoscibili, con quella firma a “L”  dei Led che è ormai un classico delle bavaresi, così come il motivo a doppio cerchio nei fari anteriori, che sfoggiano di serie luci diurne a Led e, pagando, si possono avere bi-LED (810 euro, 1.530 se adattivi).

COME TU LA VUOI Più conservativi gli interni, per quanto affatto rassegnati a subire inermi il passare degli anni. La parte superiore della consolle centrale vede i comandi riorganizzati e migliora anche la dotazione di serie, che ora comprende il clima automatico, i sensori pioggia, lo stereo BMW Professional e il sistema di comando iDrive con display ad alta definizione da 6,5 pollici. In aggiunta alla “base”, sono previste tre linee di personalizzazione: Advantage (cruise control con funzione freno, Bluetooth, volante sportivo in pelle, sensori di parcheggio posteriori, ecc.) Sport (sedili anteriori sportivi, modanature e doppio rene nero, fari bi-LED, assetto ribassato, finiture cromate, ecc.) e Urban (interni misto stoffa-pelle, pneumatici Runflat, navigatore, cerchi da 17’’, inserti in alluminio, ecc.). Per i più esigenti c’è infine il pacchetto M Sport, che porta in abitacolo, tra gli altri accessori, una serie di dettagli griffati “Emme” e il pulsante Sport+. Tutti gli equipaggiamenti in dettaglio si possono comunque consultare nel pdf in calce al pezzo.

DUEPUNTOZERO Il restyling della Serie 1 passa anche da un aggiornamento a tuttotondo della tecnologia, in primis quella di assistenza alla guida. Debutta l’Active Cruise Control con funzione stop & go, che regola la distanza con l’auto antecedente agendo sui freni in automatico (la funzione è programmabile su quattro livelli in base alle condizioni di guida). Ma anche parcheggiare, con la Serie 1, diventa più semplice. L’ultima generazione di Park Assistant sfrutta un maggior numero di sensori e ci tiene per mano sia nei parcheggi a “esse” sia in quelli a lisca di pesce. Quanto alla tecnologia “di connessione”, il Connected Drive garantisce di serie la chiamata di emergenza, grazie alla Sim integrata. Per avere funzioni quali traffico realtime e quelle delle app del Connected Drive Store bisogna accedere ad allestimenti più ricchi.

ULTIMO BALLO E’ quella delle prime e delle ultime volte, la BMW Serie 1 2015. Bussando sul cofano risponde infatti una famiglia di motori modulari - termine che qui indica un’ampia condivisione di pezzi tra unità a benza e a gasolio – ora popolata da due inediti tricilindrici TwinPower Turbo a fianco delle classiche proposte a quattro e a sei cilindri. La trazione posteriore, invece, rimane nel solco della tradizione, ma a tempo determinato. Dalla prossima Serie 1, infatti, il pianale cambierà e anche la Serie 1 si convertirà alla trazione anteriore. Preparate i kleenex.  

DALLA D ALLA M Intanto facciamo la conta dei motori della Serie 1 2015: quattro a gasolio e cinque a benzina. Alla pompa nera transitano la nuova 116d con motore 1.5 tre cilindri da 116 cv e 270 Nm e le quadricilindriche 118d da 150 cv, 120d da 190 cv e 125 d da 224 cv, tutte aumentate di 5 kW nella potenza e forti di emissioni al ribasso. La 116d c’è anche in versione Efficient Dynamics, e secondo la Casa si accontenta di 3,4 litri per 100 km (89 g/km le emissioni di CO2). Ma anche la 118d, dal basso dei suoi 4,1 l/100 km dichiarati nel misto, promette tanto con poco. Più articolata la gamma a benzina, che apre con la entry level 116i da 109 cv (5 l/100 km), con motore a tre cilindri, per finire con la M135i (0-100 in 4,7 secondi) e il suo 6 cilindri in linea. In mezzo troviamo la 118i da 136 cv, la 120i da 177 cv e la 125i da 218 cv.

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UN ALTRO STEP… TRONIC Per ora, l’opzione della trazione integrale xDrive spetta solo alle versioni 118d, 120d e M135i. Tranne la 116i e la 116d Efficient Dynamics, per tutte le nuove Serie 1 è previsto, almeno come optional alternativo al cambio manuale a 6 marce, il cambio automatico Steptronic a 8 rapporti. La sua particolarità sta nel saper “leggere” le mappe (sfruttando il GPS) e adattare la cambiata in base alla strada. Per esempio, poco prima di un incrocio o di una curva il sistema scala preventivamente la marcia, ottimizzando così l’utilizzo della coppia di trascinamento del motore. Il tutto anche senza aver impostato una destinazione sul navigatore.

QUANTO COSTA La BMW Serie 1 2015 è già nelle concessionarie con prezzi a partire da 23,100 euro per la 116i a tre porte e da 23,900 euro per la 116i a cinque porte. La 116d attacca invece a 25.300 euro in versione tre porte e a 26.100 con due ingressi in più. Nell’Olimpo, come sempre, c’è la M135i, che arriva addirittura a 48.500 con le cinque porte e la trazione integrale xDrive. Per leggere tutti i prezzi clicca il link al pdf qui sotto. 

UN COLPO AL CERCHIO E UNO ALLA BOTTE Da un lato le matite ridonano cattiveria e presenza su strada, dall’altro le chiavi inglesi lavorano per abbassare consumi, montando sotto il cofano motori più piccoli ed efficienti. Così cambia la BMW Serie 1, in attesa della vera rivoluzione già annunciata per il prossimo capitolo: il passaggio alla trazione anteriore.

LEGGIADRA Prospettive che incupiscono chi ha sempre amato il lato  “fun” della piccola bavarese, con quel suo bilanciamento perfetto tra i due assi favorito proprio dalla trazione posteriore, pena un’abitabilità posteriore risicata e un bagagliaio (da 360 a 1200 litri) onesto e nulla più. Caratteristiche tecniche che la rendono perfino goduriosa tra le curve e che, per questo, non cambiano di un bullone sulla BMW Serie 1 2015. Il pacchetto telaistico rimane di riferimento, talmente a punto che la Serie 1 infilza le curve come il coltello di un Samurai. Pesa circa 1400 chili, ma tra le curve ne percepisci addirittura meno. Il setup Sport+, poi, concede ai più smaliziati qualche licenza nella guida sporca, prima che l’elettronica – sempre lì a vigilare – ripristini l’ordine.  

GIU’ IL GOMITO Tendenzialmente rigida, la BMW Serie 1 2015 non arriva al punto di arricchire i dentisti. Asfalto butterato e dossi molesti non sono una minaccia per le otturazioni: il molleggio salvaguarda la sportività consustanziale a questo modello ma anche il benessere di chi guida una Serie 1 nella giungla urbana. A tal proposito, buone notizie giungono anche dai nuovi arrivati motori a tre cilindri. Il 1.5 TwinTurbo della 116d (protagonista di questa prova) si accontenta di poco (nel misto, siamo 3,6 l/100 km dichiarati), e ancora meno nella declinazione Efficient Dynamics (3,4 l/100 km).

CHI FA DA SE’ La tempra, va da sé, non è però da sportivone. I suoi 116 cv bastano per arrivare dappertutto e avanzano pure quando serve richiamare energia per un sorpasso, ma il calcio nella schiena scordatevelo pure. Il suo forte, piuttosto, è una progressione fluida e regolare e, per essere un tre cilindri, una silenziosità sorprendente e vibrazioni azzerate. Per i suoi bassi costi d’esercizio, qui favoriti anche dalle scelte oculate che il cambio automatico Steptronic fa da sé, incrociando i parametri dell’auto e della strada per selezionare marcia ottimale, è destinato a fare la parte del leone negli ordini in concessionaria. Ma sotto la pianta del piede destro lascia un po’ di prurito.


Pubblicato da Luca Cereda, 05/06/2015
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