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Ford Focus 2008


Avatar Redazionale , il 27/11/07

16 anni fa - La Focus sulle orme della Mondeo.

La best-seller dell'Ovale si rifà il look e segue le orme della sorella maggiore. Bocca spalancata e forme più sportive vanno a braccetto con interni più curati e dotazioni più ricche. La nuova Ford Focus Arriverà su strada a gennaio con una gamma razionalizzata e prezzi a partire da 16.750 euro.

L'ECCEZIONE Si fa presto a dire restyling. Spesso la parola è sinonimo di "facelift", con l'accento che è nella maggior parte dei casi più su "face" che non su "lift". Nel senso cioè che l'operazione si traduce di norma in un'aggiustatina del trucco a livello di frontale o, al limite, anche della coda e nulla più. Come tutte le regole, anche questa ha però le sue brave eccezioni. Un esempio viene dalla nuova Ford Focus, che interpreta la parola restyling in senso davvero esteso.

CAMBIA (QUASI) TUTTO Il nuovo model year della compatta della Ford rivede infatti il suo look in modo profondo. All'ombra dell'Ovale è la nuova Mondeo a dettare le regole dello stile, a fare da trend setter, e la Ford Focus si adegua, con il chiaro intento di restare una campionessa di vendite. Basti pensare che della carrozzeria attuale l'unica cosa che resta davvero immutata è il tetto, assieme al taglio dei finestrini. La proporzione tra i volumi disegna ancora una volta una specie di coupé, con il lunotto molto inclinato sulle versioni a tre e cinque porte, mentre sulla wagon la sagoma è più classica.

A BOCCA APERTA La novità principale è la grande apertura trapezoidale nella parte inferiore del muso, che dà una bella iniezione di grinta e personalità. A farle da contorno ci sono fendinebbia rivisti, la mascherina con un taglio più sfuggente e ora sormontata da un listello cromato e fari più slanciati all'indietro, dalla forma più elaborata. Al centro, il cofano, neanche si fosse dato a lunghe sedute di body building, sfoggia un'ampia V più definita e in maggior rilievo.

PALESTRATA La fiancata, spogliata dei listelli laterali, è palestratissima. I passaruota sono più in evidenza rispetto al passato e ci sono nervature a segnare le lamiere nei sottoporta e all'altezza delle maniglie. Anche il portellone ha una scanalatura che lo percorre in orizzontale, rendendo più dinamico il suo aspetto. Per il resto si segnalano specchi retrovisori inediti con frecce incorporate, e, per la sola Style Wagon, barre portatutto chiare. In attesa che il restyling tocchi anche la variante coupé-cabriolet, chiude il gruppo la grintosa ST, con griglie a nido d'ape nel frontale, nuovi paraurti più prominenti e un estrattore posteriore da cui fanno capolino i due terminali di scarico.

PULSANTE MAGICO All'interno l'occhio cade subito sulla nuova strumentazione, con cornicette in rilievo che creano un effetto tridimensionale. Nella zona centrale, la parte bassa della consolle cambia look e trova continuità nel tunnel centrale. Quest'ultimo è dotato ora di due portabicchieri ed è pronto ad accogliere anche l'eventuale pulsante di avviamento qualora si scelga di ordinare la Focus con la chiave elettronica. Il centro della plancia è pronto ad accogliere uno dei due navigatori a loro volta presenti nel listino optional. Proprio sul fronte dotazioni, standard e non, il model year 2008 fa importanti passi in avanti. L'equipaggiamento di serie comprende ora su tutte le versioni l'Esp e il climatizzatore, mentre la carta degli optional spazia dalla presa di corrente 230V alla connessione USB-iPod passando per i fari alogeni adattivi o quelli bi-xeno.

A GENNAIO La gamma che debutterà nelle concessionarie nel weekend porte aperte del 19 e 20 gennaio 2008 è composta da cinque motori e due livelli di allestimento. Quello base si chiama Ford+ (da leggersi Ford Plus) e oltre ai già citati Esp e clima manuale, comprende sei airbag, il computer di bordo e cerchi in acciaio da 16". L'alternativa si chiama Titanium e dispone di fendinebbia, clima automatico bizona, cerchi in lega da 17", bracciolo centrale, vetri elettrici posteriori, sedili sportivi e sensori pioggia e crepuscolare.

DIESEL UBER ALLES Tornando ai motori, quello d'accesso è un 1.600 a benzina da 115 cv. A fargli compagnia ci sono ben tre turbodiesel TDCi, capaci di dividersi il 98% degli ordini: 1.600 da 90 cv, da 110 cv e 2.000 da 136 cv (gli ultimi due dotati di serie di filtro per il particolato) e il cinque cilindri turbo 2.5 a benzina da 225 cv della ST. Rispetto al passato scompare dunque dal listino il due litri sempre a benzina da 145 cv. Il 1.800 da 125 cv resta invece a catalogo solo per onor di firma, in una versione FlexiFuel che in Italia è più una dichiarazione d'intenti che non una vera proposta d'acquisto.

UN PASSO ALLA VOLTA In tema di prezzi, si parte dai 16.750 euro della Focus+ 1.600 3 porte. Aggiungendo 750 euro si possono avere le5 porte e con ulteriori 750 si può passare alla carrozzeria StyleWagon. Quanto ai motori, il turbodiesel da 90 cv costa 500 euro in più del benzina, mentre i 20 cv supplementari, da 90 a 110, costano 1.250 euro. La stessa cifra è quella richiesta per compiere l'ultimo passo e arrivare dalla 1.6 TDCi 110 alla 2.0 TDCi, che è l'unica Focus ordinabile eventualmente con il cambio automatico sequenziale a sei marce Power Shift. Manco a dirlo, pure quest'ultimo costa 1.250 euro,come anche il salto da Focus+ a Titanium. Calcolatrice alla mano, la Focus Style Wagon 2.0 TDCi Titanium costa quindi 22.000 euro; chiaro, no?! Non manca nemmeno una versione particolarmente risparmiosa della 1.6 TDCi chiamata ECOnetic (+ 350 euro rispetto alla Plus) che ha tra l'altro un assetto ribassato pneumatici a bassa resistenza e un'aerodinamica senza un pelo fuoriposto. La ST fa infine - e per fortuna - storia a sé,a 26.050 euro, con di serie anche cerchi in lega da 18" e sedili Recaro.

DI BENE IN MEGLIO L'abitacolo della Ford Focus ha sempre fatto la sua onesta figura e con il model year 2008 le cose migliorano ancora. La plancia trasmette sempre una sensazione di buona qualità, complice soprattutto la parte superiore in morbido schiumato, ma ora ha anche un look più appagante. Dopo i ritocchi, quadro strumenti e consolle della Ford Focus fanno senza dubbio più scena di prima.

TUTTI COMODI Il posto di guida veste bene un po' tutti. Le regolazioni ampie del sedile e del volante permettono di ricreare la posizione preferita, che si ami stare impettiti sul trespolo o con una postura semisdraiata, da tintarella ai Bagni Letizia. Il tutto con i comandi sempre a portata di mano. Lo spazio abbonda anche per chi viaggia in classe economica, sul divano posteriore, come pure per i bagagli, con un volume utile di almeno 385 litri (480 per la Style Wagon).

CONFIDENZA IMMEDIATA La visibilità, specie quella posteriore, non è il massimo, ma è non c'è da stupirsi, con un lunotto così spiovente e una coda tanto massiccia. Con un po' di apprendistato tutto si risolve, comunque. Una volta in movimento, poi, ci si dimentica tutto. I vari comandi rispondono in modo molto naturale. I vertici Ford gonfiano il petto e dicono che la Focus è una di quelle auto che sembra di possedere da sempre già dopo pochi metri. Fatta la tara ai toni trionfalistici, occorre comunque riconoscere che una punta di verità c'è.

LAVORO DI FINO La compatta tedesca ispira confidenza immediata e alla prova dei fatti non riserva brutte sorprese. Le sue risposte sono sempre omogenee, oltre che ben prevedibili, anche quando ci si avvicina ai limiti di tenuta e si mette in allarme l'elettronica. Senza arrivare a tanto, della Focus si apprezza soprattutto l'impressione di essere quasi alla guida di un'auto di categoria superiore. In questo senso si fa sentire il lavoro di fino fatto dagli ingegneri per ottimizzare il comfort di marcia. I tecnici Ford hanno ottimizzato la combustione e utilizzato più materiale fonoassorbente per rendere il motore meno invadente e hanno leggermente rivisto la taratura delle sospensioni.

IMPERTURBABILE Il risultato è che la Focus fila via liscia come l'olio in ogni condizione, filtrando bene le asperità e restando comunque ben pianta a terra quando si forza l'andatura. Lo sterzo non è chirurgico ma assicura comunque un buon feeling ed è abbastanza diretto, cosa che permette di non muovere tanto le mani sul volante nel misto. A meno di combinarla grossa, le correzioni da fare sono poche. Il muso s'inserisce bene in traiettoria anche se si entra in curva in modo arrembante e la coda allarga solo se provocata con repentini rilasci dell'acceleratore o interventi a gamba tesa sul freno.

PADRONE ASSOLUTO In assenza di novità sul fronte meccanico, in occasione della presentazione internazionale ha tenuto banco il sempreverde 2.0 TDCi che fa da punta di diamante della gamma. Pieno e corposo sin dai regimi più bassi, trotta allegro ai regimi intermedi, lasciando trasparire unanotevole propensione all'allungo. Poche storie: se non è un best-seller è solo per la concorrenza spietata del fratello minore da 1,6 litri, ancor più equilibrato.


Pubblicato da Paolo Sardi, 27/11/2007
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