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Anteprima/

Ford Verve, la nuova Fiesta


Avatar Redazionale , il 24/08/07

16 anni fa - Rivoluzione in Casa Ford

Si chiama Verve, ma sarà la nuova Fiesta. Dopo la fuga del bozzetto, ecco le prime immagini della concept che vedremo a Francoforte. La Fiesta vera la vedremo solo il prossimo marzo, al Salone di Ginevra.

FIESTA O VERVE? Questo è il dilemma. Dopo 31 anni (la prima Fiesta è del 1976) il nome Fiesta potrebbe infatti scomparire a favore di Verve, ritenuto più moderno. Ma anche per tagliare definitivamente i ponti con un modello che appartiene al passato e che non ha niente a che vedere con questa nuova vettura. Anche se, nome a parte, di nuova Fiesta si tratta. 

DAL VIRTUALE AL REALE Ok, era nell'aria, ci si aspettava qualcosa di stilisticamente forte, ma così aggressiva era difficile immaginarsela. E per una volta il passaggio dalla realtà virtuale alla realizzazione del prototipo non ha modificato nulla: la Fiesta vera... pardon, la Verve, è tale e quale al bozzetto che ne ha anticipato la presentazione.

KINETIC DESIGN Vada per la freschezza di una linea ovviamente aggiornata, ma qui di rivoluzione si tratta; di messa in opera di quel Kinetic design tanto sbandierato dalla Ford e finora visto quasi solo sulle concept di Casa. La nuova edizione sembra infatti aver sposato in pieno il look giovanilista e sportiveggiante tanto in voga oggi anche tra molte sue colleghe già su strada.

MAGGIORATA Quello che si può notare meglio dalle immagini ufficiali distribuite proprio oggi è che avrà anche lei una bocca molto larga, un cofano lungo con due nervature in rilievo, fari allungatissimi, passaruota molto larghi, fiancate scavate e un tetto aerodinamico, per realizzare i quali sono per forza di cose necessarie misure complessive molto più ampie delle attuali.

LARGA, LARGHISSIMA La griglia a trapezio rovesciato è davvero sboccata e si prende gran parte della sezione del paraurti, bassa ed enorme come quella di una supersportiva; forse ancora più larga di quella di una concorrente stretta, la Peugeot 207, altra vettura che quanto a sezione della calandra non scherza. I fari allungati sono un altro motivo in comune con la 207, ma anche una necessità stilistica per dare profondità alla vista anteriore.

COME UN AEREO Fari che riprendono anche lo stile di quelli della Mondeo, e che fanno da cornice a una V molto marcata che dalla griglia si espande fino alla base di un parabrezza, quest'ultimo molto inclinato. L'effetto è estremamente aerodinamico, accentuato dal tetto panoramico che attraversa tutto l'abitacolo fino a raccordarsi con il portellone, interrotto solo dalla presenza di un alettoncino. Vista di fianco la Verve è ancora più affusolata, grazie all'assenza dei montanti centrali, a una linea di cintura estremamente a cuneo e a profilo del tetto molto spiovente.

VISTA DA DIETRO Ancora più originale la coda, con un lunotto inclinato e un portellone che non appare molto ampio, stretto tra luci grandi come fari e paraurti di dimensioni maxi, con due fori laterali di uscita dell'aria e tubo di scarico centrale. Una concept car per tutti i giorni, come vuole la filosofia di Martin Smith, attuale capo dello stile Ford con esperienze in Porsche, Audi e, fino al 2004, alla Opel dove ha disegnato vetture come Speedster, Tigra Twin Top, Zafira, Vectra, Signum e le nuove Astra e Corsa.

MOTOROLA Anche l'interno è da Show-car, con una plancia centrale che pare un mega cellulare, con i comandi impostati davvero come su un Motorola RAZR e un cruscotto più classico, con gli strumenti circolari a luci rosse bene in vista davanti al pilota. Dovrebbero rimanere così anche nella versione di serie. Più probabile invece che non troveremo lo stesso interno scuro tendente al violetto, un colore che piacerà molto al pubblico tedesco che affollerà il Salone di Francoforte, ma meno al resto del mondo.


GUARDALA DA VICINO














Pubblicato da Gilberto Milano, 24/08/2007
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