Road to MotoGP: nasce la nuova piramide dei talenti del motociclismo
MotoGP 2026

La MotGP si riorganizza, via la MotoE, ecco le nuove categorie


Avatar di Simone Valtieri, il 12/11/25

9 ore fa - Dalla MotoMini alla MotoJunior, ecco il nuovo percorso verso la MotoGP

Il programma che forma i campioni del futuro cambia volto: nuova struttura, nuove categorie e un obiettivo chiaro: dare pari opportunità ai giovani piloti di tutto il mondo

La Road to MotoGP™ entra in una nuova fase evolutiva. Il programma voluto da Dorna e FIM per scoprire i talenti del motociclismo internazionale cambia volto, adottando un’identità unificata e una struttura più chiara, che definisce passo dopo passo la scalata verso la classe regina. «È un’evoluzione importante», ha spiegato Carlos Ezpeleta, Chief Sporting Officer di MotoGP, «Vogliamo creare una base più ampia, rendere il percorso più comprensibile e allineato con il futuro delle classi del Mondiale». In un momento storico in cui il motociclismo guarda sempre più ai mercati emergenti, questa riorganizzazione rappresenta una mossa strategica per ampliare la presenza globale dello sport.

MotoMini, l’inizio dell’avventura

Tutto comincia con la FIM MotoMini World Series, un’iniziativa senza precedenti nel motorsport mondiale. Pensata per promuovere l’uguaglianza alla base della piramide, offre due categorie: la 160cc (10-14 anni) e la 190cc (da 12 anni). Si corre su kartodromi di tutto il mondo, con mezzi uguali per tutti e format pensati per imparare in sicurezza le tecniche di guida. I migliori piloti di ogni Paese si qualificano per la World Final di Valencia, che si disputa nel weekend del Gran Premio di MotoGP, un’occasione unica per vivere da vicino l’atmosfera del paddock e farsi notare dai team. È qui che il sogno comincia a diventare realtà.

Moto4, la scuola dei grandi

Dalla MotoMini, il passo successivo è la Moto4, dedicata ai ragazzi dai 14 anni in su. Qui si fa sul serio: si corre su circuiti più grandi, con la Honda NSF250R, moto identica per tutti, pensata per mettere in luce solo il talento del pilota. Le serie si moltiplicano in tutto il mondo — Momoven Moto4 European Cup, Idemitsu Moto4 Asia Cup, Moto4 Northern Cup, R&G Moto4 British Cup e Moto4 Latin Cup — ognuna pensata per garantire pari opportunità ai giovani di ogni continente. Queste competizioni diventano veri e propri incubatori di campioni, dove imparare la gestione della gara, la strategia e il lavoro con il team tecnico.

Il trampolino verso il Mondiale

I livelli più alti della Road to MotoGP sono già nomi familiari ai tifosi. A 15 anni si può accedere alla Red Bull Rookies Cup, una vetrina eccezionale che corre negli stessi weekend del Motomondiale, sui circuiti più celebri d’Europa. Da qui si approda al FIM Moto3 Junior World Championship, la tappa decisiva per chi sogna la MotoGP. Il campionato è ora parte del nuovo MotoJunior World Championship, che include anche la Moto2 European Championship e la Moto4 European Cup, creando così un percorso unico e coerente. «È fondamentale — ha spiegato Ezpeleta — che i giovani e le loro famiglie abbiano una visione chiara di ogni passo, fino al professionismo».

Un futuro più inclusivo

Il nuovo formato entrerà in vigore completamente dal 2026, con alcune novità dedicate anche ai team. Le squadre che sceglieranno di sostenere piloti provenienti da Paesi emergenti o al di fuori delle tradizionali roccaforti del motociclismo riceveranno incentivi economici e logistici. Una scelta precisa, come ha ribadito Jorge Viegas, presidente FIM: «Il nostro obiettivo è fornire opportunità uguali a tutti, indipendentemente da dove corrano. MotoGP è uno sport globale, e deve esserlo anche in pista». Il messaggio è chiaro: il motociclismo del futuro sarà più accessibile, più diversificato e più meritocratico. E, forse, il prossimo campione del mondo arriverà da un Paese che oggi non ha ancora mai visto il podio.

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Pubblicato da Simone Valtieri, 12/11/2025
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