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Prova su strada

Ducati Scrambler 1100: più matura e rifinita, ecco la prova


Avatar di Danilo Chissalé , il 27/03/18

6 anni fa - Ducati Scrambler 1100: prova su strada, caratteristiche, prezzi

La Nuova Ducati Scrambler 1100 è cresciuta nella cilindrata e nelle dotazioni: prova su strada, caratteristiche e prezzi

LA GRANDE La famiglia Scrambler si allarga: dopo la 800 (lanciata nel 2014) e la 400 (2016) ora è la volta della sorella grande, la Ducati Scrambler 1100. L’ultimo genita ha un’aria più matura, crescono le dimensioni generali, la cilindrata e la qualità percepita. Un chiaro esempio è la scelta dei materiali, per la Scrambler 1100 le parti realizzate in plastica, esclusi alloggiamenti e altri componenti secondari, sono meno di 5, mentre viene fatto ampio utilizzo di alluminio e altre leghe metalliche.

COPIA… NO NO Se guardandola vi sembra una Monster ricarrozzata state commettendo un grosso errore. La nuova Scrambler è composta per il 95% da componenti inediti, studiati per mantenere lo spirito della Land of Joy... andare in moto senza pensieri. Per il design la strada scelta è quella del family feeling, la nuova Scrambler 1100 cresce nelle dimensioni ma il design rimane inconfondibile. Guardando con più attenzione qualche elemento di rottura con le sorelle c’è e si vede, partendo dalla sella ora posta più in alto ed è più larga, per ospitare al meglio i più lunghi di gamba, lo schema dei terminali: doppi sotto la sella per omaggiare le grandi moto Ducati come la 916 o la Monster stessa, e il serbatoio che è caratterizzato da linee più muscolose e da una maggiore capienza (+1.6 litri).

DESMOCUORE La Grossa novità è il motore, ovvero il Desmodue con omologazione Euro 4 da 1.079 cc di derivazione Monster che per l'occasione è stato rivisto per adattarsi al carattere Scrambler. Con 86 cavalli a 7.500 giri gode di una coppia taurina di 88,4 Nm.

NUOVA CICLISTICA L'aumento di cilindrata ha richiesto la riprogettazione di telaio/ telaietto reggi sella e forcellone, quest'ultimo realizzato in leggero alluminio. Migliorie anche nel reparto sospensioni, la forcella, marchiata Marzocchi, ha steli da 45mm ed è completamente regolabile, ai suoi piedi troviamo due dischi da 320 mm morsi da pinze marchiate Brembo, stesse caratteristiche per il mono posteriore sviluppato dalla Kayaba. Per gli incontentabili c'è la sport che monta sospensioni Ohlins. 

MAPPA DEL TESORO La tecnologia non manca sulla Scrambler, il ride by wire introduce per la prima volta i riding mode: City, Journey e Active le mappature disponibili. Le mappature controllano sia la risposta del motore che il livello di Tractio Control, che però rimane personalizzabile nei sotto menù dedicati. La prima eroga 75 cv (gli stessi di una Scrambler 800) e rende la risposta del motore morbida e fluida. La Journey offre potenza piena con una risposta ancora livemente ovattata infine la Active è per le scorribande all'insegna del divertimento.

SAFETY FIRST  Altra grande novità è la piattaforma inerziale, che implementa l'ABS cornering sviluppato da Bosh. Nuova anche la strumentazione, composta da un elemento ellittico ed uno circolare che mostrano le informazioni principali di guida come velocità, marcia inserita, giri/min e i setting del motore. Unico assente ingiustificato è l’indicatore dei consumi, ma per fortuna c'è l'indicatore di livello del carburante.

BELLA E CARA La Nuova Ducati Scrambler ora è una moto a tutti gli effetti nelle dimensioni, nella dotazione e nelle finiture. Arriverà nei concessionari a fine marzo nelle tre versioni: Standard ( gialla o nera) a 12.990 euro, la rifinita Special (Custom Grey) a 14.290 e l'aggressiva Sport (Viper Black) 14.990 euro

COMODA In sella alla Scrambler percorrerei tutto il Portogallo, non solo il giro di 200 km del test. La sella è comoda, cosi come la posizione del manubrio leggermente ribassato rispetto a quello che ci si aspetterebbe su una scrambler. La posizione di guida è quindi leggermente caricata in avanti ma per nulla stancante. Anche l’ergonomia è veramente al top, le leve sono totalmentre regolabili – leggerissima quella della frizione che è idraulica- e anche i blocchetti dei comandi sono ben fatti e intuitivi, grazie a loro scorrere nei menù è facile e istintivo.

PEM PEM PEM Girata la chiave ed avviato il motorone della nuova 1100 si viene accolti da una sinfonia ritmata e sottolineata da scoppietii allegri, il sound della Scrambler ci piace. Prima dentro e si parte, fin dai primi metri si nota subito il carattere del bicilindrico, la coppia è veramente vigorosa, ma mai intimidatoria senza contare che a smorzare i bollenti spirti c’è sempre l’angelo custode TC settabile su 4 livelli e disinseribile. Tra le curve spesso viaggio in terza/quarta marcia e sfrutto tutti i Nm di coppia, che è li, ai medi regimi... dove ci piace su strada. Valide anche le mappature che permettono di cucirsi addosso la Scrambler in ogni occasione dalllo spostameto urbano, utilissime le freccie a disattivazione automatica in questo ambito, alla gita di coppia o la scannoneggiata con gli amici.

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AMANTE DELLE PASSEGGIATE Dici Ducati e pensi al carattere sgorbutico del bicilindrico al minimo, che sembra protestare ogni volta come un cane limitato dal guinzaglio. Sulla Scrambler tutto ciò è sparito, e non dite che così perde "l'anima", semplicemente ora si è preso un Valium e passeggia tranquillo anche al minimo, fluido e rotondo. Finalmente una Ducati con cui si possono ammirare i paesaggi.

GIOCHIAMO? Sarà la posizione comoda, il peso ridotto o la filosofia del mondo Scrambler, ma in sella alla 1100 Special mi sento come un bambino, la parola d'ordine è giocare. Gioco con la coppia del motore, con gli scoppiettii in rilascio dello scarico e con le curve, affrontarle in sella alla Scrambler è un gioco da ragazzi. Non serve la guida di corpo, si punta lo sguardo e lei va lì, docile e neutra. Non disdegna anche i ritmi allegri, tant'è che qualche dubbio nella scelta tra lei e una Monster mi rimane.

TRANQUILLI CI PENSO IO Tutto meraviglioso? Si, o meglio quasi, la forcella svolge un ottimo lavoro ad andature turistiche, ma se volete fare sul serio, il consiglio è  di irrigidire la taratura delle sospensioni perché la frenata è davvero potente e l’affondamento repentino degli steli nelle frenate più profonde può cogliere di sorpresa sulle prime, togliendo un po di fiducia. Sia chiaro nulla di irrisolvibile, un paio di click ed il gioco è fatto. La Scrambler è cresciuta ma non ha perso neanche un briciolo di divertimento.

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Pubblicato da Danilo Chissalè, 27/03/2018
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