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Confronto 125 Enduro 4T


Avatar Redazionale , il 13/09/10

13 anni fa -

Piccole solo nel cuore, perché per il resto queste endurine sono delle vere macchine da divertimento. Più urbana la Beta, più professionali HM e Fantic.

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C'ERANO UNA VOLTA C'erano una volta le 125, moto dei sogni per i ragazzi da 16 anni in su. Quelle degli Anni 80 facevano sognare, velocissime, sibilanti. Che si trattasse di sportive o di enduro, ''noi'' ragazzi avevamo a disposizione degli oggetti molto professionali e dalle prestazioni incredibili. Poi è arrivata la legge dei 15 cv. Giusta o sbagliata che fosse (per noi comunque è giusta) ha però smorzato gli entusiasmi.

GIGANTI DIMEZZATI Ci siamo ritrovati con moto grosse e pesanti, progettate per i 30 cv ma con potenze dimezzate e motori che, castrati dai tappi, non accendevano più gli entusiasmi. Poi sono arrivati i primi 4T, un po' anzianotti di progetto e non velocissimi. Le moto, sempre belle e raffinate, però non emozionavano più. Oggi le Case ci credono di nuovo, propongono nuovi motori (liquido 4 valvole) e nuove moto. I numeri sono ancora piccoli, lontanissimi da quelli degli Anni 80, ma comunque abbastanza interessanti per stimolare i marchi a essere presenti nel segmento. In questo caso parliamo di segmento Enduro e di tre marchi che con il tassello sono legati a filo doppio. Tutti italiani, tutti ben noti agli appassionati; marchi che fanno prudere le mani anche ai grandi e che interpretano il segmento a modo loro. Tre prime donne, con la Beta RR enduro 125 unica delle tre ad avere ancora il motore raffreddato ad aria, visto che nel momento della nostra prova la versione con raffreddamento a liquido non era ancora disponibile.

BETA RR 125 AIR: VALUE FOR MONEY  Peccato perché la RR a liquido se la sarebbe senz'altro giocata ad armi pari con le altre protagoniste del servizio, soprattutto a livello motoristico dato che monta lo stesso Minarelli 4 valvole che equipaggia sia la HM 125 CRE Six Competition e la Fantic Motor Caballero 125 regolarità, le altre protagoniste di questo servizio. In ogni caso l'arrivo della nuova RR LC non toglierà dal listino la versione ad aria, che per le sue caratteristiche (e soprattutto per il prezzo) resta comunque interessante.

SOFT ENDURO Senza ombra di dubbio è la meno aggressiva, la meno estrema, la più morbida e confortevole, e si capisce non appena le si salta in sella. Pedane basse, sella morbida e  manubrio girato all'indietro fanno capire che l'indole è più cittadina delle altre. Diciamoci la verità, la qualità dei materiali non è da prima della classe, ma almeno la Beta riesce a non sembrare povera, ha un look azzeccato e fa risparmiare addirittura di 2 mila euro rispetto alle concorrenti. La Beta è la compagna ideale per andare in giro spendendo niente di benzina, si parla indicativamente di 25 km con un litro.

COMODA È ideale anche per affrontare il fuoristrada ma soprattutto offre un comfort di ottimo livello anche se il tragitto da percorrere è piuttosto lungo. Tutto è votato alla semplicità, con forcella tradizionale, disco con pinza a singolo pistoncino, potente ma non eccezionale e, soprattutto il motore raffreddato ad aria, regge gli strapazzi (e noi diciamo che ci abbiamo dato abbastanza dentro) fino ad un certo punto.

FRIZIONE DELICATA La frizione, chiamata in causa spesso e volentieri se si affronta qualche salitone sterrato, se eccessivamente sollecitata tende a gonfiare un po'. Di sicuro l'arrivo del motore di ultima generazione raffreddato a liquido meglio si presterebbe alla sfida con il cronometro, ma la Beta è un prodotto vincente se si cercano stile, praticità ed economia.

HM CRE: LA RAZIONALE Di altra pasta è sicuramente la Hm CRE Six Competition, che rispetto alla piccola e frendly Beta è decisamente avanti dal punto di vista della specializzazione. Molto più racing e perfettamente in linea con Fantic, visto che questi due modelli, tanto per gradire sono impegnati nel Campionato Italiano Enduro Classe 125 4T. La CRE riprende in tutto e per tutto l'estetica delle sorelle maggiori, niente voli pindarici con grafiche o colorazioni ma un look molto ''Honda'' che continua a piacere.

PUNTA ALLA PRESTAZIONE L'esperienza del marchio nel settore si nota. Tutto parte dal suo telaio perimetrale in alluminio, rigido al punto giusto, che in ottima simbiosi con forcella e monoammortizzatore di qualità che comunicano al pilota tutto quello che succede sotto le ruote. Sono sufficienti pochi metri in piedi sulle pedane per avere la sensazione di massimo controllo della ruota anteriore anche dove il terreno è più aggressivo e tecnico. La complicità della forcella rovesciata e regolabile da 40 mm con escursione da 260 mm permette di osare sempre, sapendo di avere sempre la giusta direzionabilità. Il monoammortizzatore copia e filtra le asperità e garantisce sempre una buona trazione anche nelle ripartenze da fermo.

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AMA IL VELOCE Buona l'agilità nelle curve strette, ma il suo lato migliore emerge sul veloce dove l'interasse da 1.450 mm si sposa ad angoli d'inclinazione cannotto sufficientemente aperti da permettere di avere la stabilità che serve anche a gas spalancato.

MONO BEN TARATO Dalla prima alla sesta marcia è un crescere di buone emozioni, il monocilindrico a quattro valvole eroga una potenza di 15 cavalli (il massimo possibile) e si rivela semplicemente perfetto per l'erogazione piena ai bassi e con un buon allungo. 15 cavalli di puro piacere di guida, quindi, accompagnati da un sound emozionante ma comunque a norma per non disturbare eccessivamente il sottobosco. E i 101 kg di peso non mettono in difficoltà chi è alle prime armi, così anche se capita l'inevitabile caduta la CRF si rialza in un attimo e si può ripartire premendo il bottoncino dell'avviamento elettrico.

FANTIC CABALLERO: L'EMOZIONALE Il marchio Fantic è tornato protagonista rinverdendo un nome che trasuda storia e passione: Caballero. Chiunque abbia passato gli ''anta'' non può che emozionarsi ripensando a quanto la Caballero 50 Regolarità Casa sia stata nei suoi sogni di adolescente. La nuova Caballero non vuole essere da meno. Moderna e raffinata a partire dal telaio perimetrale al cromo molibdeno, che lavora accoppiato a un gruppo sospensioni Marzocchi composto da una forcella rovesciata con doppia regolazione e monoammortizzatore regolabile in ogni dettaglio.

RAFFINATA Roba buona quindi, e non solo nelle sospensioni, perché le scelte tecniche elevano la Caballero a protagonista indiscusso del mondo del fuoristrada. Dischi Braking (260 anteriore, 220 posteriore) ad esempio e a chiudere il cerchio a livello di marchi prestigiosi, manubrio Tommaselli in Ergal e comandi Domino. Molti particolari sono davvero curati e la Caballero riesce a rapire lo sguardo più di ogni altra.

15 CV BRIOSI Anche per lei motore in versione omologata (15 cv) ''lavorato'' comunque da Fantic nelle tarature per adeguare la carburazione allo scarico Zard che aggiunge un tocco di sportività notevole (anche nel sound) e tanto simile alle moto da competizione vere. Anche salendo a bordo si ha la sensazione di essere su qualcosa di molto professionale, la posizione di guida appare centrata se stiamo in piedi sulle pedane, un poco più impegnativa stando seduti causa l'altezza della sella di ben 940 mm. Il peso limitato a soli 94 kg consente alla Fantic di cavarsela egregiamente anche sue terreni più difficili.

PESO LEGGERO La moto è leggera e il motore sembra dare qualcosa in più rispetto a quello della HM. In compenso le quote ciclistiche appaiono un po' più radicali della CRE, che si traducono in un feeling leggermente inferiore sull'avantreno. Da segnalare il serbatoio di grande capacità con 7,5 litri di benzina si può pensare di andare davvero lontano.

CONCLUSIONI La Beta 125 non perde nel confronto con le due antagoniste perché semplicemente fa un altro mestiere, o, per dirla alla maniera dei marketing manager ''ha un'altra mission''. Per la Casa toscana ora è arrivata la versione che adotta lo stesso motore raffreddato a liquido di Hm e Fantic ma la RR resta comunque in listino e, come dicevamo, ha dalla sua parte una dote come la comodità, che le due specialistiche non posso comunque avere. Con un prezzo inferiore ai 3.000 Euro, 2.990 per essere precisi, la voglia di un probabile acquisto aumenta ulteriormente.

QUASI PRO Se invece si vuole fare sul serio HM e Fantic sono sicuramente in grado di offrire molto di più. Bisogna solo scegliere. Da una parte HM offre un equilibrio dinamico superiore alla Fantic. La CRE è stabile e precisa, sincera anche nel brutto quando la ruota finisce improvvisamente in un canale, però ha meno motore, è più fluida l'erogazione ma meno esplosiva: prezzo di 5.100 euro. La Caballero ha un bellissimo motore, un sound esagerato allo scarico ma anche una ciclistica più aggressiva; forcella più chiusa e reattiva per essere velocissima nei cambi di direzione, ma meno stabile in velocità: prezzo 5.099 euro.


Pubblicato da Stefano Cordara, 13/09/2010
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