L'annuncio del ritiro - parziale - dal WRC di Ott Tanak, arrivato al termine del Rally Giappone, ha destato molto clamore tra addetti ai lavori e appassionati. Il campione del mondo 2019 ha motivato la sua decisione in particolare con la voglia di trascorrere più tempo con la sua famiglia, ma è ovvio che su questa scelta ha pesato anche la situazione attuale del Mondiale Rally, con la Toyota che è tornata a dettare legge nei confronti della Hyundai. A riguardo, sono emersi interessanti retroscena che confermano questa interpretazione.
Ritiro Tanak: la rivelazione di Latvala
A parlare del ritiro di Tanak è stato Jari-Matti Latvala, team principal della Toyota, che ha confermato le voci circolate nelle settimane scorse circa un possibile passaggio dell'estone alla casa giapponese: ''Credo che ogni pilota inizi a guardarsi intorno e a chiedere ad altre squadre quali siano le opportunità quando il proprio contratto sta per scadere - ha dichiarato al quotidiano estone Delfi - Ott ci ha contattato e ci ha chiesto informazioni sulla situazione, ma a quel punto avevamo già deciso la formazione piloti''.

Poche settimane prima dell'annuncio di Tanak, infatti, era arrivato quello ancora più inaspettato di Kalle Rovanpera, il quale ha deciso di lasciare i rally per tentare la carriera tra le monoposto. La Toyota ha dunque preso la decisione più naturale, ossia promuovere Oliver Solberg fresco vincitore del titolo WRC2 con la GR Yaris Rally2 ma anche dominatore del Rally Estonia nell'unica apparizione con la vettura Rally1 della casa giapponese: ''Avevamo già deciso che Solberg avrebbe preso il posto lasciato libero da Rovanpera. Non appena è diventato chiaro che Kalle se ne sarebbe andato, abbiamo subito pensato a Oliver'' ha aggiunto Latvala. La Toyota ha ufficializzato lunedì la formazione 2026, con Solberg che affianca i confermati Elfyn Evans, Takamoto Katsuta e Sami Pajari, oltre a Sebastien Ogier che proseguirà con un programma part time che prevede almeno otto apparizioni.
Ritiro Tanak: il messaggio del navigatore Jarveoja
Sulla decisione presa da Tanak è arrivato anche il commento del suo navigatore Martin Jarveoja, con il quale ha condiviso la gioia del titolo iridato 2019, il quale tramite un comunicato ha dichiarato: ''Sembra il momento giusto per rallentare un po', essere più presenti, godersi la vita normale e trascorrere più tempo con le nostre famiglie senza un cronometro che scorre. [...] Con Ott, abbiamo condiviso un viaggio folle. Abbiamo vinto, abbiamo fallito, abbiamo riso e a volte siamo rimasti in silenzio dopo una lunga tappa. Ogni rally ha lasciato il segno. Insieme abbiamo imparato cosa significa veramente lottare per qualcosa come una squadra e sono orgoglioso di ogni chilometro che abbiamo percorso fianco a fianco''.

In un WRC che si appresta a vivere grandi cambiamenti, in particolare con le novità regolamentari attese nel 2027, Jarveoja ha rafforzato l'ipotesi che quello di Tanak sia solo un allontamento momentaneo in attesa di nuove occasioni: ''Ciò che è stato rimarrà sempre vicino e chissà, forse il nostro roadbook ha ancora qualche pagina da raccontare. Non lo definirei ancora il traguardo. È più come fermarsi un attimo per riprendere fiato, riflettere su ciò che abbiamo raggiunto e apprezzare la strada che abbiamo alle spalle. E poi, chissà cosa succederà, perché puoi toglierci dai rally, ma non puoi toglierci i rally''.



