Per Dacia, Dakar e rally-raid non sono solo competizioni: sono un laboratorio estremo dove mettere alla prova l’essenziale. Il team Dacia Sandriders nasce proprio con questa filosofia, ispirata al concept Manifesto del 2022 e tradotta in un prototipo sviluppato con il supporto tecnico di Renault Group e dell’esperienza motorsport di Prodrive. La Sandrider - progettata per essere leggera, agile e semplice da usare anche nelle condizioni più estreme - è frutto del contributo diretto di piloti e copiloti, coinvolti “fin dalla genesi del progetto” attraverso sessioni di sviluppo in realtà virtuale. Un approccio che ha permesso di costruire un’auto pensata davvero “attorno” all’equipaggio, ascoltandone esigenze e suggerimenti concreti.
Una squadra che cresce: arrivano Moraes e Zenz
La stagione 2026 porta un salto di qualità per i Sandriders con l’arrivo del binomio Lucas Moraes – Dennis Zenz, due dei nomi più competitivi del FIA World Rally-Raid Championship. Il brasiliano, terzo nel Mondiale 2024 e vincitore del Rally-Raid Portugal 2025, ha spiegato: «Sono molto contento e orgoglioso di entrare a far parte dei Dacia Sandriders… è un nuovo, appassionante capitolo della mia carriera». Accanto a lui ci sarà Zenz, navigatore tedesco con podi ripetuti alla Dakar e nell’Abu Dhabi Desert Challenge: «Avremo un’auto performante, un magnifico team e quattro equipaggi molto competitivi», dichiarando di voler puntare non solo alla Dakar ma anche ai titoli mondiali 2026. Con loro, la squadra sale a quattro vetture insieme ai già noti Al-Attiyah/Lurquin, Loeb/Boulanger e Gutiérrez/Moreno.
Le ambizioni: una Dakar da vincere
L’arrivo di un quarto equipaggio non è casuale: come spiega la Team Principal Tiphanie Isnard, «Il rally-raid è diventato più serrato… oggi le vittorie si giocano sui secondi grazie al sistema BoP della FIA». Per restare competitivi, serviva una struttura pari a quella dei costruttori che schierano quattro o più auto. Isnard non ha dubbi: «Lucas si è imposto come una scelta ovvia, sia per le prestazioni che per la personalità… lo stesso vale per Dennis». Una visione condivisa dal management del brand: secondo Frank Marotte, “La volontà di vincere la Dakar 2026 è parte integrante delle nostre ambizioni”, motivo per cui Dacia ha voluto circondarsi dei migliori talenti possibili. Una squadra più ampia, più esperta, più affiatata: la base ideale per una stagione ad altissimo livello.
La nuova Sandrider: più leggera, più fresca, più resistente
Il prototipo 2026 si evolve in ogni area chiave, con interventi mirati a peso, raffreddamento, visibilità e affidabilità. Carrozzeria alleggerita, sezione posteriore ridisegnata e nuova presa d’aria snorkel per le tappe sabbiose della Dakar sono tra le novità principali. Il sistema di raffreddamento è stato rivoluzionato con motori delle ventole più potenti, una griglia posteriore riprogettata e un’unità DC-DC raffreddata ad acqua, pensata per garantire costanza anche con flusso d’aria limitato. Migliora anche la visibilità: via gli alloggiamenti LED frontali e fari potenziati per la guida notturna. Sul piano meccanico arrivano bracci superiori rinforzati, un nuovo design dell’albero di trasmissione e un torquemeter aggiornato per prevenire sovraccarichi. E per il comfort, debutta persino il sistema opzionale di raffreddamento del casco.
Verso il Mondiale 2026: un calendario oltre i limiti
La nuova stagione del W2RC partirà con la Dakar (3–17 gennaio), seguirà con il Rally-Raid Portugal a marzo, il Desafío Ruta 40 in Argentina a maggio, il Rally del Marocco a ottobre e l’Abu Dhabi Desert Challenge a novembre. Un percorso durissimo, perfetto per testare la Sandrider e misurare il potenziale dei quattro equipaggi ufficiali. «Sono molto motivato… sono convinto che con Dacia potremo fare grandi cose», ha ribadito Moraes pensando alla Dakar. Zenz lo conferma: «Con l’energia che permea questo progetto, sono convinto che riusciremo a realizzare qualcosa di speciale». La stagione 2026 non è ancora iniziata, ma i Sandriders hanno già mandato un messaggio chiaro: puntano a vincere, e non solo nel deserto saudita.




















