La notizia ha fatto il giro del mondo: Robert Redford se n’è andato, nella sua casa nello Utah. Aveva 89 anni. Attore, regista, attivista, icona: di necrologi ufficiali ne trovate a pacchi. Qui invece vale la pena ricordarlo con una storiella leggera, una storia di scherzi tra amici, con Paul Newman e con un Porsche... davvero poco ambita.
Newman, si sa, aveva la fissa delle corse. Una cosa seria, mica un passatempo: è iniziata dopo che ha frequentato la scuola piloti di Bondurant e non l'ha mai più lasciato. Anzi: la passione di Newman era così contagiosa che il bel Paul l'ha trasmessa a un certo Tom Cruise.
Ma se sul giovane Tom l'entusiasmo di Newman ha fatto presa, sul coetaneo Redford – suo compare sul set e fuori – a un certo punto è diventata un po' troppo insistente. Tanto che Robert ha voluto costruirci sopra una burla: una burla che i due hanno portato avanti per decenni.
“Dopo che lui provò una delle mie Porsche, prese gusto alle corse. Era bravo, riflessi incredibili, ma parlava solo di quello'', diceva Redford ricordando Newman dopo la sua scomparsa nel 2008. ''Così, per il suo cinquantesimo compleanno, gli feci recapitare davanti a casa sua un rottame di Porsche''.
Ma la cosa non finì lì. ''[Paul] non disse nulla'', continuava Redford. ''Poco dopo però mi trovai in salotto una cassa piena di metallo fuso, che mi piegò pure il pavimento. Allora la feci trasformare in una scultura orribile e gliela piazzai in giardino. E la cosa più incredibile? Nessuno dei due ne ha mai parlato, nemmeno una volta.”
Quale modello fosse la Porsche rimane un mistero. Le cronache fanno solo cenno al fatto che fosse stata “trovata in Connecticut”. Di certo non era la Porsche 904 GTS che Redford possedeva davvero, quella battuta all’asta anni fa da Bonhams, aggiudicata per una cifra a sette zeri.
Ma a pensarci bene, anche quella ''scultura orribile'', oggi, potrebbe valere una fortuna, sapendo la storia incredibile che la riguarda. Chissà dov'è finita?