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Crisi dei semiconduttori

La crisi dei semiconduttori colpisce anche Nissan: 500mila auto in meno


Avatar di Claudio Todeschini , il 17/05/21

2 anni fa - Nissan: grossi tagli alla produzione per la crisi mondiale dei chip

Nissan: tagli alla produzione per la crisi mondiale dei chip
La carenza di chip a livello globale arriva in un brutto momento: a farne le spese è l’industria tutta dell’auto, ma alcune case più di altre

LA CRISI CONTINUA La crisi globale dei semiconduttori è lungi dal vedere la fine: il 2020, che verrà ricordato come l’anno della pandemia di coronavirus, ha fatto salire alle stelle la richiesta di dispositivi elettronici. I mesi di lockdown e i cambiamenti nelle abitudini e negli stili di vita di gran parte della popolazione mondiale hanno portato nelle case molti più computer portatili, ma anche webcam, telefoni cellulari, console per videogiochi, e in generale molta più elettronica di consumo. 

La crisi dei semiconduttori colpisce anche Nissan La crisi dei semiconduttori colpisce anche Nissan

POVERA AUTO In questo clima, il settore dell’automobile ha pescato, come si suol dire, la pagliuzza corta: dopo gli stop alla produzione per contenere la pandemia, il crollo delle vendite durante i mesi di lockdown, adesso ci si mette pure lo shortage di microchip, in un periodo storico in cui le automobili non sono mai state così tecnologicamente avanzate, e quindi più vincolate proprio a quei componenti elettronici che è diventato quasi impossibile recuperare.

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STOP ALLA PRODUZIONE Il risultato? Lo stiamo vedendo in queste settimane: case che devono rinunciare ad alcuni allestimenti sulle proprie vetture (come nel caso di Peugeot e Renault), Honda che chiude - provvisoriamente - tre stabilimenti, Volkswagen e BMW che tagliano la produzione. L’ultima casa - ma solo in ordine cronologico - colpita da questa crisi mondiale è Nissan, che per voce del suo amministratore delegato Makoto Uchida fa sapere che “l’impatto che prevediamo sulla produzione di quest’anno è di circa 500mila unità”. Per capire di che cifre stiamo parlando, nel 2019 Nissan (che ha appena presentato il nuovo Qashqai) ha venduto negli Stati Uniti circa 1 milione e 250mila automobili, mentre nel 2020 solo 820mila. La situazione stava lentamente migliorando nei primi mesi del 2021, ma pensate di dover togliere mezzo milione al totale: significa più o meno dimezzare le vendite.

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GLI SCENARI La crisi dei semiconduttori potrebbe durare tutto il 2021, e secondo alcuni analisti potrebbe andare avanti anche per tutto il 2022. L’industria dell’automobile dovrà in qualche modo farci i conti. Come, non è dato sapere. Il punto di pareggio tra costo di una vettura elettrica - con più semiconduttori al suo interno - e una con motore termico tradizionale, previsto per il 2027, potrebbe slittare di qualche mese. Più concretamente, i rallentamenti nella produzione influenzeranno la disponibilità di automobili nuove presso i concessionari, con una prevedibile ripresa del mercato dell’usato.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 17/05/2021
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