Chi l'avrebbe mai pensato, un tempo, di associare Smart e viaggi autostradali a lungo raggio?
Eppure lei, nuova Smart #5, il grande SUV 100% elettrico che è sia una Smart, sia il suo esatto contrario (ordini aperti, prime consegne a ottobre), nasce proprio con questa ambizione: superare l'anello di circonvallazione e misurarsi coi viaggi extraurbani, là dove l'autonomia, il comfort e i tempi di ricarica fanno la differenza (con la Smart ''vecchia maniera'').
Ci proviamo, a farci un giro in autostrada, per vedere l'effetto che fa, senza alcun pregiudizio? Ma certo, è parte del nostro mestiere.
Per la prova su (auto)strada, scegliamo un tragitto classico del Nord Italia: da Milano a Padova, circa 245 km lungo la trafficata A4.
La Milano-Padova è una rotta molto frequentata dai professionisti, spesso percorsa in giornata, e dove il treno non è sempre un’alternativa competitiva. Un ottimo banco di prova.
Pronti, via.
Grande, ma agile: guida in città
Scegliamo un esemplare di Smart #5 Summit Edition, il top di gamma (tra quelli ''civili''...): batteria da 100 kWh lordi (94 kWh netti), schema bi-motore a trazione integrale da 587 CV (!), autonomia dichiarata di 540 km. E a bordo, ambiente che più lounge non si potrebbe.
Prima di lanciarsi in autostrada, la nostra #5 deve comunque dimostrare di saper affrontare il traffico urbano.
Sorprende subito il raggio di sterzata da 11,2 metri: maneggevole, nonostante le dimensioni da full size SUV (4 metri e 70).
Le telecamere a 360 gradi, arricchite da una nuova camera posteriore in alta risoluzione, supportano sia nelle manovre di parcheggio, sia nell’evitare collisioni, sempre dietro l'angolo a Milano.
Un approccio da grande SUV, ma con la praticità che ci si aspetta da una Smart. L'uscita dalla giungla meneghina si rivela meno avventurosa del previsto.
Comfort da viaggio lungo: l'abitacolo
A bordo di Smart #5 Summit Edition (ma il ragionamento vale anche per gli altri allestimenti), l'impressione è quella di trovarsi nell'appartamento di un impallinato di tecnologia.
Sedili ampi, riscaldati e ventilati, schermi per guidatore e passeggero, poltrone posteriori reclinabili con tanto di presa USB-C da 60W per ricaricare il laptop.
Il maxi tetto panoramico con tendina elettrica inonda di luce l’abitacolo, mentre con un semplice tasto si può ottenere ancora più spazio se il sedile del passeggero anteriore resta libero. Insomma, non solo guidatore e copilota, ma anche chi viaggia dietro trova un ambiente rilassante, arioso e ricco di attenzioni. E poiché oggi si viaggia a pieno carico (siamo in 5)...
Sulla A4: silenzio, efficienza e assistenza
Una volta imboccata l’autostrada, Smart #5 mostra i suoi muscoli da viaggiatrice: doppi vetri e rivestimenti fonoassorbenti isolano abbastanza bene dai fruscii aerodinamici, mentre il clima a bordo è mantenuto ideale dal climatizzatore bizona con sensore di qualità dell’aria. A completare un'esperienza relax, un impianto audio Sennheiser cucito sull’abitacolo.
Sul piano della sicurezza, il Pilot Assist (cruise control adattivo combinato con mantenimento di corsia) funziona benone: né distratto, né... nevrotico, riducendo lo stress nei momenti più noiosi, come traffico denso, pioggia o monotoni rettilinei.
Una riserva di quasi 600 CV e di oltre 600 Nm assicura sorpassi da campione, mentre i cambi di corsia o i curvoni delle rampe di accelerazione non scuotono il telaio, nonostante le 2,3 tonnellate di peso. Il viaggio si svolge sereno.
Batteria e ricarica: l'arma segreta
Punto forte della batteria di Smart #5 Summit, oltre alla capacità energetica di 100 kWh, è l'architettura a 800 volt.
Perché d'accordo l'indice di autonomia, che se è pur vero che non basterebbe per un viaggio da Milano a Padova andata e ritorno (a 130 km/h, il consumo energetico è maggiore), resta più che dignitoso. Appunto: a Padova, mica conosci un posto in cui ricaricare veloci veloci?
Una stazione IPlanet sembra proprio fare al caso nostro. IPlanet è una società nata il 2 aprile 2024 come joint venture tra Italiana Petroli e Macquarie Capital. Sua specialità, quella di trasformare le tradizionali stazioni di servizio in vere e proprie aree multiservizio, dove effettuare rifornimento di benzina, ma anche caricare la propria auto elettrica in tempi piuttosto rapidi.
Detto, fatto. Collegando la nostra Smart #5 al totem di ricarica di IPlanet, in 18 minuti passiamo dal 10% all’80% dello State of Charge, mantenendo potenze medie superiori ai 200 kW (ma può arrivare fino a 400 kW).
Bene. Perché un conto sono i valori ufficiali. Un conto è la realtà, talvolta un po' diversa dalla scheda tecnica. Smart #5 rispetta la parola data e in meno di 20 minuti ha sbrigato la pratica.
Test di ricarica veloce superato.
E per chi cerca emozioni forti...
Il test lo avremmo anche potuto svolgere al volante del modello Brabus, con trazione integrale, 646 CV e 710 Nm di coppia, uno 0-100 km/h da coprire in soli 3,8 secondi, funzione “kick down” per liberare tutta la potenza, un look da SUV performance. Abbiamo scelto Summit, perché... non ci andava di dare nell'occhio. Ma un domani...
Una nuova identità per Smart
La prova è un buon riscontro di come Smart #5, nelle intenzioni di una marca oggi metà europea (Mercedes), metà cinese (Geely), non sia una semplice evoluzione della #1 o della #3. Bensì un concetto nuovo, quello della prima Smart di sempre adatta pure come prima auto di famiglia.
Una famiglia, almeno, ''organizzata'' per la transizione al full electric.
Se invece in famiglia c'è a disposizione un SUV tradizionale e l'esigenza è quella di una citycar per i piccoli spostamenti, beh... Si sappia che è ormai solo questione di tempo: Smart #2 ha ottenuto luce verde e dal 2027 torna il concetto di Smart, come ci eravamo abituati ad intendere. E ad amare.