3 settimane fa - Alla guida dello sport utility asiatico con motore Super Hybrid System
Le impressioni di guida con Omoda 9, il SUV da 537 CV e oltre 1.100 km di autonomia che si lancia nel segmento premium con eleganza e tecnologia al top
Di Omoda 9 ho già anticipato i contenuti essenziali quando l’ho visto per la prima volta (leggi tutte le info su Omoda 9). Il SUV cinese ha fatto passerella in occasione dell’ultima Milano Design Week e a giudicare dai commenti del pubblico, ha fatto colpo e no, non in senso negativo, tutt’altro. Ma facciamo un passo indietro per raccontare l’arrivo di quella che di fatto è l’ammiraglia del costruttore cinese di proprietà del colosso automotive Chery.
Ora che ho avuto il volante fra le mani e ho potuto analizzarlo meglio, confermo che Omoda 9 è uno sport utility moderno, con un design audace e forme imponenti. Lungo 4,77 metri si gioca la carta di linee affusolate ed elementi contemporanei come la grande calandra a rombi, i giochi di luce dei fari a LED e i fianchi muscolosi.
Look sportivo anche in coda
Non si può parlare di vera sportività, tuttavia, il look atletico arriva anche dal lunotto inclinato, dallo spoiler sul tetto e dalle cornici cromate di quattro terminali di scarico che in verità sono posticci – i tubi veri sono sotto il paraurti – ma anche l’occhio vuole la sua parte…
Omoda 9 Super Hybrid: la coda dal taglio sportivo con i fari a LED e la barra luminosa
Quello che contribuisce a elevare questo SUV fino a livello di brand più affermati nel segmento premium è l’abitacolo, che non si risparmia in termini di lusso, qualità percepita e comfort. Fin dal primo contatto con Omoda 9 alla kermesse milanese sul design è stato chiaro come i cinesi avessero puntato forte sull’attenzione al dettaglio e sull’esperienza di vivere a bordo.
Elementi raffinati come la pelle Nappa nera o rossa, le finiture satinate e gli assemblaggi precisi al millimetro creano un ambiente elegante, che non lascia indifferenti.
Omoda 9 Super Hybrid: la plancia con due display da 12,3'' per quadro strumenti e infotainment
Abitacolo accogliente e digitale
Gli interni sono luminosi e tutte le tecnologie di bordo sono concentrate sul comfort e la sicurezza dei cinque passeggeri, che godono di ampio spazio per accomodarsi.
Sedili a regolazione elettrica, ventilati (anche dietro) e con funzione massaggio, un display curvo da 24,6” complessivi che racchiude quadro strumenti e touchscreen dell’infotainment entrambi da 12,3'', suggestive luci ambiente e il tetto panoramico apribile sono gli elementi premium che riconosco immediatamente.
Omoda 9 Super Hybrid: i sedili anteriori pluri-regolabili elettricamente e climatizzati
Le funzioni sono gestite anche dalla rete
I servizi di bordo sono assicurati dalla connettività web con aggiornamenti OTA (Over-the-Air) e non manca un impianto hi-fi Sony con 14 altoparlanti, con un ingegnoso sistema composto da due speaker nel poggiatesta del guidatore per ascoltare le informazioni di guida senza disturbare gli altri passeggeri.
Omoda 9 Super Hybrid: servizi di bordo via web e aggiornamenti OTA
Omoda 9: le principali dotazioni di bordo
Climatizzatore con filtro PM2.5
Telecamere di parcheggio a 540° con funzione cofano trasparente
Altro elemento tecnologico di spicco – lo abbiamo analizzato nel corso di un nostro recente test – è il motore SHS (Super Hybrid System), lo stesso di Jaecoo 7 SHS (guarda la prova dei consumi reali di Jaecoo 7 SHS), ma qui in versione “palestrata”.
Motore “piccolo” prestazioni “grandi”
Tecnicamente si tratta di un sofisticato powertrain plug-in hybrid che combina un quattro cilindri turbo-benzina di 1.5 litri a ciclo Miller con tre unità elettriche, due davanti e una sull'asse posteriore, per la trazione integrale. In questo caso eroga una potenza combinata di ben 537 CV per uno scatto da 0 a 100 orari in 4,6 secondi.
Omoda 9 Super Hybrid: 4 cilindri 1.5 turbo-benzina Ciclo Miller con 3 motori EV per 537 CV
Ci sono anche sei modalità di guida (Eco, Normal, Sport, Mud, Snow, Offroad) che agiscono su acceleratore, cambio, sterzo e sospensioni per adattare la risposta del SUV alle vostre necessità di guida.
Omoda 9 Super Hybrid: una invidiabile autonomia EV
L'autonomia complessiva dichiarata è il fiore all’occhiello di questo motore, che supera i 1.100 km grazie al serbatoio di benzina da ben 70 litri e alla batteria da 34,5 kWh, che consente fino a 145 km in modalità elettrica nel ciclo combinato WLTP, che diventano 181 km in città secondo Omoda
Omoda 9 Super Hybrid: la presa di ricarica CC fino a 65 kW per ridurre i tempi alle colonnine.
La batteria si ricarica anche in CC
La ricarica è possibile sia tramite il motore termico, sia da colonnine esterne anche in CC a 65 kW al contrario delle plug-in ''convenzionali'' che prevedono un sistema AC a 11 kW. Il valore aggiunto viene dal fatto che il motore termico funge anche da generatore in modo da mantenere la batteria sempre intorno al 20-25% per non perdere l'efficienza e l'efficacia della guida in elettrico.
Altro elemento tecnologico di spicco – lo abbiamo analizzato nel corso di un nostro recente test – è il motore SHS (Super Hybrid System), lo stesso di Jaecoo 7 SHS, ma qui in versione “palestrata”.
Motore “piccolo” prestazioni “grandi”
Tecnicamente si tratta di un sofisticato powertrain plug-in hybrid che combina un quattro cilindri turbo-benzina di 1.5 litri a ciclo Miller con tre unità elettriche, due davanti e una sull'asse posteriore, per la trazione integrale. In questo caso eroga una potenza combinata di ben 537 CV per uno scatto da 0 a 100 orari in 4,6 secondi.
Ci sono anche sei modalità di guida (Eco, Normal, Sport, Fango, Neve, Fuoristrada) che agiscono su acceleratore, cambio, sterzo e sospensioni per adattare la risposta del SUV alle vostre necessità di guida.
Omoda 9 Super Hybrid: il comfort di bordo è il suo punto di forza durante la guida
Omoda 9 Super Hybrid: Milano-Napoli (e oltre) no stop
L'autonomia complessiva dichiarata è il fiore all’occhiello di questo motore, che supera i 1.100 km grazie al serbatoio di benzina da ben 70 litri e alla batteria da 34,5 kWh, che consente fino a 145 km in modalità elettrica, che diventano 181 km in città, secondo Omoda
Un SUV che predilige il comfort
E proprio lato dinamico la Omoda 9 Super Hybrid offre un’esperienza di elevato livello, più orientata al comfort che alla sportività. L’erogazione del quattro cilindri è vellutata e in armonia con la trasmissione automatica. La spinta iniziale è energica e anche l’allungo non è niente male.
Sterzo e ammortizzatori vogliono coccolarvi
Quello che manca è la reattività dello sterzo, che è un po’ leggero, ma abbiamo capito che in Asia piace così. Proprio come le sospensioni, sempre morbide per assicurare il 100% del comfort, anche con il drive mode Sport.
Poco male, il SUV piace lo stesso, basta fare la mano a una guida più rilassata dove prevale il silenzio in abitacolo e il piacere di non sentire un colpo dalla strada, piuttosto che la massima precisione in una traiettoria, ma va bene così.
Omoda 9 Super Hybrid: da 51.900 euro in versione Premium con garanzia 7 anni/150.000 km
Infine, come tutta la gamma Omoda & Jaecoo (qui listini e configuratore Omoda/Jaecoo), anche Omoda 9 Super Hybrid beneficia di una garanzia di 7 anni/100.000 km, che diventano 8 anni/160.000 km sui componenti EV di trazione. Il tutto al prezzo di 51.900 euro in allestimento Premium, che è l’unico disponibile sul mercato italiano. Voi cosa ne pensate di questo SUV di Omoda? Meglio il lusso oppure l’autonomia da record? Fatecelo sapere.