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Nuova Honda e: impressioni a caldo dopo la prova su strada


Avatar di Dario Paolo Botta , il 07/02/20

4 anni fa - Nuova Honda e 2020: test drive della piccola utilitaria giapponese

Nuova Honda e 2020: scheda tecnica, autonomia e prezzi

La citycar EV Honda e debutta con un pacco batterie da 35,5 kWh. Ecco come va su strada l'utilitaria giapponese da 154 CV

ALLA PROVA È stata presentata al Salone di Ginevra 2019, l’abbiamo vista a settembre a Francoforte e ora Motorbox ha l’opportunità di provarla su strada. Di cosa sto parlando? Di nuova Honda e, la piccola utilitaria giapponese completamente elettrica, che punta a ridefinire il concetto di auto a batterie con il suo stile semplice, ma raffinato. In attesa di metterla alla prova sui tornanti spagnoli, scopriamo insieme com’è fatta questa innovativa citycar nipponica.

FRA PASSATO E FUTURO Balza subito all'occhio il suo design pulito e regolare, con nuove forme simpatiche e sfiziose racchiuse in meno di quattro metri. Il linguaggio stilistico di Honda e si ispira alle linee della Civic degli anni 70, con un risultato finale che ben concilia passato e futuro. L’anteriore è abbastanza netto e squadrato, la griglia frontale è completamente chiusa e ai lati si notano fari full LED tondi, che integrano tre funzioni: luci diurne, indicatori di direzioni e al centro i fari di profondità. I montanti anteriori si allungano senza interruzioni o scalini verso il posteriore, che ripropone il disegno della griglia anteriore e al cui interno sono incastonati i fari a LED. Sulle fiancate debuttano maniglie a scomparsa e retrovisori con telecamera che sostituiscono i consueti specchietti laterali.

Nuova Honda e: il design si ispira alla Honda Civic degli anni 70 Nuova Honda e: il design si ispira alla Honda Civic degli anni 70

CONCENTRATO DI TECNOLOGIA Honda e sfoggia però tutto il suo charme hi-tech dentro l’abitacolo. La plancia è davvero originale, sembra quasi una mensola su cui sono appoggiati tre schermi “coast to coast”. I due centrali da 12,3” comandano l’infotainment, quello davanti al guidatore funge da cruscotto digitale e riporta i principali dati di marcia. Ai lati della grande console sono posizionati i due schermi retrovisori (Side Camera Mirror System) che riflettono quanto registrato dalle due telecamere esterne. Tanta l'attenzione per materiali e rivestimenti: la plancia è realizzata in legno sintetico, mentre i sedili sono composti da fibre riciclate. Scomparsi gli ingombri della trasmissione lo spazio a bordo è davvero tanto, sia davanti che dietro. Per chi non può rimanere un minuto senza smartphone, ci sono due prese USB per i passeggeri davanti e altrettante per quelli dietro, cui si aggiunge addirittura uno slot HDMI sulla console centrale.

MOTORE ELETTRICO A spingere nuova Honda e ci pensa un motore elettrico sincrono alloggiato sull’asse posteriore; la trazione, dunque, sta tutta al retrotreno. Il bilanciamento dei pesi è 50:50 tra i due assali, e il raggio di sterzata è ridottissimo, di soli 4,3 metri. La versione base sviluppa una potenza di 136 CV, mentre la variante Advance può erogarne fino a 154. Entrambi i modelli possono contare poi su una coppia istantanea di 315 Nm, e raggiungono una velocità massima di 145 km/h. La più potente Advance scatta da 0-100 orari in 8,3 secondi; 9 i secondi impiegati dalla versione a 136 CV.

BATTERIE Il powertrain di Honda e è alimentato da un pacco batterie agli ioni di litio da 35,5 kWh, che permette alla piccola utilitaria di percorrere fino a 220 km, stando ai dati registrati nel ciclo di omologazione WLTP. Lo slot di ricarica sul cofano dispone di una presa CCS Combo 2, che permette di utilizzare le colonnine fast charge. Da queste, l’80% della batteria si ripristina in circa 30 minuti, che salgono a 4 ore se si dispone di una Wallbox da 7,4 kW. Dalla presa Schuko di casa il “pieno” di elettroni richiede invece 19 ore. Per ottimizzare il funzionamento degli accumulatori agli ioni di litio, i tecnici Honda hanno installato un sistema di raffreddamento ad acqua, che varia le temperature d’esercizio a seconda delle condizioni climatiche esterne.

Honda e in carica Honda e in carica

SICUREZZA Sul fronte dei sistemi ADAS, la Honda e non si fa mancare proprio nulla. Grazie a Honda Sensing, la piccola EV e dispone di: rilevamento dell’angolo cieco, frenata d’emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti, cruise control adattivo e sistema di gestione e mantenimento di corsia. Con il sistema Single Pedal Control poi è possibile sfruttare la frenata rigenerativa intervenendo sempre meno sul pedale del freno.

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PREZZI E ARRIVO Stando a quanto sappiamo finora, il prezzo di Honda e Advance dovrebbe attestarsi a 38.500 euro, con la entry level 136 CV disponibile a partire da 35.500 euro. Le consegne in Italia sono previste invece per l’inizio dell’estate. Per maggiori informazioni su nuova Honda e, restate con noi per ricevere tutti gli aggiornamenti in arrivo dalla Spagna, dove Motorbox proverà per voi, in anteprima, l’ultima nata della Casa giapponese.

COMODA Seduto al posto di guida mi sorprende il tanto spazio a disposizione per le gambe, nonostante le dimensioni da superutilitaria. Senza il tunnel centrale, mettersi al volante di nuova Honda e è un vero piacere, anche quelli che sono alti più di un metro e ottanta non rimarranno delusi. La scelta di posizionare il selettore di marcia su un “isolotto” indipendente rispetto alla plancia è una soluzione intelligente, che migliora l’abitabilità di bordo. Meno generoso lo spazio sul divanetto posteriore, in questo caso bisogna stringersi un po' e le ginocchia degli spilungoni “puntano” contro lo schienale del passeggero. D’altronde stiamo pur sempre parlando di una citycar omologata per quattro persone. I volumi del bagagliaio sono nella norma, ci si riesce ad alloggiare due trolley e poco più.

Nuova Honda e: gli interni Nuova Honda e: gli interni

BRUCIA SEMAFORI Dopo averla provata per le strade di Valencia, sono ancora più convinto che nuova Honda e sia l’auto ideale per chi si sposta regolarmente in città. La versione utilizzata nel test-drive è l’Advance, quella più pepata, spinta da un motore elettrico sincrono da 154 CV. Basta solo sfiorare l’acceleratore e il propulsore posteriore imprime una spinta che fa schizzare l’auto in avanti, forte dei suoi 315 Nm disponibili fin da subito. Nel traffico cittadino molti automobilisti restano impietriti quando si accende la luce verde del semaforo e la mia Honda scatta in un baleno verso lo stop successivo, distanziandoli senza troppi problemi. Con il suo raggio di sterzata estremamente ridotto, solo 4,3 metri, Honda e potrebbe quasi ruotare su sé stessa da dentro un garage, una caratteristica fondamentale se si è costretti a manovrare in spazi ristretti.

EQUILIBRIO ZEN Guidandola fuori città percepisco un feeling che ricorda molto da vicino quello dei kart, con una risposta dell’acceleratore pronta, una buona agilità e uno sterzo diretto e preciso. Affrontando con brio le curve più impegnative l’auto rolla davvero pochissimo, merito del baricentro basso e della distribuzione equilibrata dei pesi fra anteriore e posteriore. Con sospensioni McPherson su tutte e 4 le ruote poi, gli scossoni e i sobbalzi vengono neutralizzati senza troppi problemi. Sulle superstrade si riesce a sorpassare agevolmente, viaggiando in un silenzio davvero rilassante. I retrovisori elettronici sono funzionali, generano pochi fruscii e le turbolenze sono ridotte a zero. Ci si mette un po' a prenderci la mano, ma una volta che ci si abitua il gioco è fatto. Dulcis in fundo, la modalità sport. Attivandola il motore si libera da ogni freno, e spreme a fondo ogni singolo elettrone immagazzinato nelle batterie al litio. Anche sui saliscendi poco fuori Valencia, il 154 CV se la cava niente male e scollinando si riesce a guidare dimenticandosi del pedale del freno, sfruttando la decelerazione rigenerativa che recupera energia, agendo come una sorta di freno motore.

Honda e: il frontale Honda e: il frontale

AUTONOMIA E RICARICA L’autonomia dichiarata da Honda per la sua piccola utilitaria “manga” è, come detto, di 220 km. Nella mia prova di circa 150 km, fatta di tanta città un po' di extraurbano, ho fatto registrare un consumo medio, da indicatore, di 19,8 kWh/100 km. Partendo dall’hotel con un’autonomia prossima ai 200 km, ho raggiunto, viaggiando a codice, la destinazione finale con ancora 60 km nelle batterie. Prima di rimettermi al volante destinazione aeroporto ho collegato la macchina a una colonnina supercharge da 50 kW di potenza e in meno di 30 minuti, lo stato di carica è schizzato al 73%.


Pubblicato da Dario Paolo Botta, 07/02/2020
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