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Prova su strada

Honda CR-V 2015


Avatar di Andrea  Rapelli , il 31/01/15

9 anni fa - Turbodiesel 1.6 da 160 cv e trazione integrale per la Honda CR-V 2015

Piccoli aggiornamenti di stile e tanta ciccia tecnica per la Honda CR-V 2015. A cominciare dall'1.6 i-DTEC, con 160 cv e trazione 4x4

HONDA IS BACK Il 2015 è un anno cruciale per Honda, che rinnoverà praticamente tutta la gamma, dalle sportive – attesissimo il ritorno della NSX – alle Suv. In questo campo, la CR-V è, dal 1997, una certezza: giusto per darvi due dati, è l'ottava auto più venduta al mondo, con 7 milioni e 200.000 unità piazzate nel globo. Ecco perché la missione che la Honda CR-V 2015 deve portare a termine è ancora più complicata.

MATITA LEGGERA Il tocco dei designer sul corpo della Honda CR-V 2015 è stato piuttosto leggero e sottile: fari schiacciati con luci diurne a led integrate, paraurti allargato, cromature decisamente più presenti. Dietro, piccoli ritocchi al fascione e gruppi ottici a Led. Sostanzialmente, il look appare un filo più premium e chic, che male non fa.

FINALMENTE CONNESSA Notizia ben più succosa è che, finalmente, la Honda CR-V 2015 conquista un sistema multimediale degno di tale nome: l'Honda Connect, display da 7 pollici touch e sistema Android. Per navigare sul web e gongolare giochicchiando su tutta una serie di App preinstallate, dalla webradio al servizio meteo, dai Point of interest al traffico, dagli audiolibri ai podcast. Conditio sine qua non, il collegamento del proprio smartphone al sistema: se il proprio telefono gradisce la tecnologia MirrorLink, si può perfino visualizzare la propria home page sullo schermo del sistema.

DUE PER VOI La vera arma in più della Honda CR-V 2015 è però l'1.6 i-DTEC da 160 cv, che va a sostituire il vetusto (e oneroso, in termini assicurativi) 2.2 a gasolio. Disponibile solo in accoppiata con la trazione integrale, questo cuore - che fa del downsizing il suo stile di vita - può contare su due turbine: una per i bassi regimi e una per le zone proibite del contagiri. Ai medi lavorano insieme. Risultato? 350 Nm a 2.000 giri, 129 g/km, 4,9 l/100 km nel combinato, omologazione Euro 6. Ancora: 0-100 entro i 10 secondi, circa 200 km/h di punta. Volendo, rimane a listino la versione da 120 cv a due ruote motrici. E poi c'è la mosca bianca, il 2.0 V-Tec a benzina.

CAMBIO AL VERTICE Già che c'erano, alla Honda hanno pensato pure ad un bel cambietto automatico, fornito come optional: la scelta è caduta sul 9 rapporti ZF. Insieme all'1.6 i-DTEC pesa ben 65 kg in meno del 2.2 con il vecchio automatico a 5 marce. La tribù del manuale (sempre meno numerosa) potrà comunque contare su un classico 6 marce, accompagnato da una frizione tutt'altro che granitica.

RIFINITURA DINAMICA Il lieve surplus di cavalli (10 in più rispetto al 2.2) ha dato il pretesto agli uomini Honda per rivedere in chiave dinamica il comparto telaistico della CR-V 2015. Le carreggiate sono state allargate di 15 mm e, nell'intento di migliorare la tenuta di strada, la campanatura è aumentata di mezzo grado. Oggetto di affinamento anche i bracci e i supporti delle sospensioni, oltre alla barra antirollio anteriore: nel mirino, il sottosterzo. Chiude il quadro il rapporto di sterzo, ora più diretto dell'8% rispetto al modello precedente.

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OCCHIO AGLI ALTRI Fresco di debutto sulla CR-V, l'Intelligent Adaptive Cruise Control sfrutta una telecamera e un radar a medio raggio in grado di rilevare la posizione degli altri veicoli sulla strada. Grazie a un algoritmo sviluppato secondo stili di guida e comportamenti al volante tipicamente europei, il sistema è capace di calcolare con grande precisione la probabilità che altri veicoli vi taglino la strada, nella marcia in file parallele. I chip riescono a riconoscere eventuali problemi fino a 5 secondi prima che ve ne accorgiate: inizialmente, il sistema interviene sui freni in modo molto dolce. Solo dopo questo primo avvertimento, accompagnato da un avviso luminoso nel quadro strumenti, scatta il pestone più deciso (e totalmente automatico). Vi piace? Dovrete scegliere l'allestimento più ricco e acquistare il pacchetto ADAS Fusion, che comprende altri angeli custodi elettronici.

COSA MI COSTA In attesa del listino ufficiale, in arrivo a metà aprile, posso anticiparvi un range di prezzi. Grossomodo, per una Honda CR-V 1.6 i-DTEC 2WD servono da circa 27.000 a circa 32.000 euro. La versione finora più diffusa Elegance, come da tradizione jap, è già piuttosto ricca: le mancano solo il pacchetto ADAS e pochi altri gadget. Per chi vuole di più ci sono anche Lifestyle ed Executive (dotata, fra le altre cose, di navigatore Garmin con aggiornamenti gratuiti per i primi 5 anni).

ALTI E COMODI Difficile sentirsi scomodi all'interno della Honda CR-V 2015: c'è tanto spazio in ogni direzione, perfino sopra la testa. La plancia è rimasta sostanzialmente immutata, se non per qualche inserto argenteo e per il grande schermo centrale. Il problema è che le informazioni – navigazione, limiti velocità, computer di bordo – si suddividono fra quadro strumenti e due display: uno piccolo, in alto, e il nuovo, più grande, in basso. Il tutto risulta un po' dispersivo e costringe spesso a distogliere l'attenzione dalla strada. Ottime invece le finiture e gli assemblaggi.

SSSSTT! Fatta eccezione per una voce particolarmente squillante in piena accelerazione e nei primi istanti dopo l'avviamento, l'1.6 i-DTEC non disturba a velocità costante. La carrozzeria sembra invece ben isolata dall'aria (giusto gli specchi frusciano un po'): merito delle doppie guarnizioni sulle porte, della nuova moquette con accentuate proprietà fonoassorbenti e alla parte anteriore del cofano completamente sigillata. Nella media la risposta delle sospensioni, valide compagne di gita in città come in campagna.

A TESTA ALTA Nessun disagio nemmeno tra le curve, anzi. Perché è proprio qui che si nota la verve dinamica della nuova CR-V, che vira piuttosto piatta anche a velocità non esattamente da Codice. Difficile impensierirla, almeno finché si rimane su percorsi ad ampio raggio. Lo sterzo non sarà al di sopra di ogni critica ma, a conti fatti, svolge con puntiglio e precisione il proprio lavoro. Solo lodi per il motore, con 160 cv che sanno riprendere senza fiatare da 1.500 giri come tirare con un certo piglio fino alla zona rossa. La morte sua? Con l'automatico, naturalmente, sempre dolce e attento nell'assecondare i vostri desideri.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 31/01/2015
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