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Daihatsu Sirion 1.3 4wd Mio


Avatar Redazionale , il 23/11/06

17 anni fa - Quattro piccole ruote motrici, tanto spazio

Quattro piccole ruote motrici, tanto spazio in pochi metri e nessuna concessione al lusso. La piccola geisha regala tanta agilità cittadina e insospettabili doti di trazione. Ma non aspettatevi di viaggiare comodi o nel silenzio: ideale per la città o per la montagna è soprattutto un concentrato di praticità. A un giusto prezzo.

CUBICA A vederla alla prima occhiata sembra fin troppo semplice e squadrata nelle linee. Invece, riguardando le chiavi in mano e guardandola con giusta attenzione la Sirion lascia trasparire qualche guizzo stilistico, vedi la fanaleria posteriore o, dolcezza inaspettata, il musetto tendente allo stondato. E, anticipando in parte le conclusioni, alla prova dei fatti la forma anticipa la sostanza.

GIOCA IN TRASFERTA Qui non ci sono ambizioni da utilitaria premium, ma tanta sostanza, funzionalità al giusto prezzo. Con qualche bonus extra alla voce trazione. Cocktail giusto? Dipende dal vostro stile di vita. Di certo non ci sono molte concorrenti. Almeno nella versione integrale della prova. Ne esistono due in particolare, però di quelle toste: si chiamano Suzuki Swift e Panda 4x4.

RUSTICA La posizione di guida è da trespolo, la sensazione di spaziosità evidente. Come la ruvidezza del cambio e delle plastiche. Davvero croccanti. La Sirion è la tipica utilitaria giapponese, nel bene e nel male. Ben pensata e ben realizzata non concede molto all'emozione o al superfluo. Nonostante qualche sforzo di rendere allegro l'abitacolo si noti, vedi il tachimetro e poi i pulsanti dell'hi-fi. Anche i tessuti della selleria, di buona sostanza, sembrano non temere, come tutta l'auto, una famiglia rustica.

AGILE Svicolando tra le corsie si apprezza uno sterzo molto leggero. Che però peggiora le sue doti al crescere della velocità. Cambio che ogni tanto, oltre a irruvidirsi, rifiuta qualche innesto. La visibilità è buona, le sospensioni sono oneste, gli specchi grandi e ci sono anche gli alzacristalli posteriori, nel caso i bambini chiedano aria. La Sirion sembra un'auto più pensata per la famiglia che per altro. Un'utilitaria normale che non pretende di fare la grande. Con misure piccole, tre metri e sessanta la lunghezza, ma sfruttate con sapienza.

BAMBINI E SPESA In effetti, avendola spesso nel traffico caotico, non avevamo trovato nulla di cui lamentarci. Mai troppo schiacciati dalle altre auto, un bel bagaglio con lo schienale della panchetta posteriore regolabile per ampliare la volumetria. Ideale per spesa, acqua minerale e bambini, riesce a contenere anche una eventuale culla. Le quattro porte sono sempre una bella comodità e qui si schiudono con un bell'angolo di apertura e pure il portellone spalanca bene la sua bocca. Il motore, pur esibendo una bella voce roca regala la giusta brillantezza.

DOLORI Le dolenti note sono arrivate alla prima trasferta interregionale. Gioco scorretto direte voi. La Sirion non nasce per l'autostrada. D'accordo, ma dobbiamo dire che neppure prova ad adattarsi. Lo sterzo perde le sue qualità e diventa lento e impreciso, il motore urla a squarciagola già a 130 km/h tanto che passa la voglia di spingersi oltre. E i consumi, ottimi nel ciclo urbano dove tendono ai 20 km al litro, precipitano. A bilanciare il tutto ci pensa una frenata sempre sicura e una tenuta di strada comunque sempre genuina. Tributo alla forma volumetrica una certa sensibilità agli spostamenti d'aria.

MONTANARA Tutta un'altra storia nel week-end montano, tipicamente autunnale, dove la piccola Daihatsu ritorna a brillare. Passaggi stretti, trasporti di sacchi di patate o castagne, gita al rifugio con strada sterrata e parcheggio di punta nel prato erboso. Il tutto senza costi esagerati o bull bar che servono solo in Texas.

INSOSPETTABILE Le quattro ruote motrici aiutano a cavarsela sempre, sia che si tratti di pietre, fango o neve. E se il climatizzatore ci aveva rinfrescato nell'autunno caldo il riscaldamento ha fatto il suo dovere alla prima ondata di gelo. Non una fuoristradista certo, ma una compagna affidabile e sobria che, senza tanta scena, tira fuori dall'imbarazzo. E poi, una volta nel piazzale sterrato, è divertente giocare e sentire le ruote che tirano tutte. Gli 87 cavalli del milletre quadricilindrico a benzina lavorano bene e poi il peso, neppure una tonnellata, non ostacola. Quasi un giocattolino, da bambini.

TUTTA QUI? Che posto occupa nel 2006? Una cittadina? Una jeep camuffata? Un'auto da montagna? Un po' di tutto questo. Figlia della meticolosità e anche dell'originalità giapponese con le piccole, con lei ci si può far tutto a patto di pagare dazio negli spostamenti lunghi. Una piccola di nicchia ma interessante. Soprattutto nel rapporto qualità-prezzo.

VALUE FOR MONEY Con poco più di 13.000 euro non vi portate a casa nulla di simile. A parte la Panda meno potente. E, se abitate in montagna o semplicemente in un casale, o magari vivete in città e andate spesso al campo volo dietro le colline, la Sirion ha tutti i suoi perché. Ad un prezzo onesto e con un understatement che assomiglia molto alla classe. Più che figlia del marketing la Sirion è figlia di un'idea. La capiranno in pochi forse, ma non si può piacere a tutti. Si chiama carattere. Magari ruvido. Ma pur sempre carattere.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 23/11/2006
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