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Prova

BMW 535d


Avatar Redazionale , il 01/11/04

19 anni fa - Il turbo si eleva a potenza

Parola d'ordine: sobrietà. La nuova 535d è tra le turbodiesel più potenti al mondo ma fa di tutto per non darlo a vedere. Il segreto è un compressore bistadio che per la prima volta lascia il mare per scendere in strada.

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COM'E' "Tanto gentile e tanto onesta pare...". Scomodare Dante per descrivere l'ultima nata in casa BMW potrà forse apparire un sacrilegio per i cultori della letteratura ma le parole del sommo poeta calzano davvero a pennello alla nuova 535d. Nonostante rappresenti a oggi una tra le massime espressioni di grinta e tecnologia nell'universo che viaggia a gasolio, questa BMW sembra fare di tutto per passare inosservata.

IN INCOGNITO

Berlina o wagon che sia, la 535d indossa senza alcuna variazione di rilievo la divisa sociale BMW. Ci vuole infatti un occhio bello vispo per accorgersi delle modifiche allo spoiler anteriore e del maggior diametro dei terminali di scarico. Passa invece quasi inosservata la presenza di cerchi da 17", qui inseriti nella dotazione standard e da molti montati in opzione anche su altre versioni.

UN BISTURI

La linea è così quella di sempre, tesa, filante e moderna come poche altre. Le fiancate sembrano scolpite e giocano sull'alternanza di superfici concave e convesse, divise da spigoli decisi. Il cofano motore ha forme taglienti come un bisturi, bandiera di una sportività non comune in auto di questa categoria.

TUTTO IN UNA MANO(POLA)

Anche l'abitacolo non presenta novità di spicco. La plancia si sviluppa tutta in orizzontale, con una doppia palpebra, per la strumentazione tradizionale e per il display multifunzione. La consolle centrale è ridotta ai minimi termini da un tunnel che si protende in avanti alto e massiccio. L'impostazione generale è tecnologico-minimalista, con pochi pulsanti in giro e buona parte dei comandi raggruppati nel manopolone dell'iDrive, che sulla 535d è offerto di serie.

ARIA DI MARE

Le vere novità della 535d stanno tutte sotto la pelle, a partire dal telaio interamente in alluminio che supporta sospensioni pneumatiche autolivellanti. Il pezzo forte è però sotto il cofano, dove trova posto un turbodiesel sviluppato sulla base del tre litri della 530d. Questo motore porta al debutto su un'auto di serie un turbocompressore bistadio, un dispositivo sinora impiegato soltanto sui diesel marini ad alte prestazioni.

SOLO VANTAGGI

In pratica, dopo aver compresso l'aria di aspirazione nella prima turbina, il sistema la comprime ulteriormente in una seconda, soffiandola poi attraverso un intercooler nelle camere di scoppio alla pressione massima di 2,85 bar. Questo consente ad alto numero di giri di godere di doti di allungo sconosciute ad altri diesel, mentre a basso numero di giri, quando la seconda turbina dorme ancora serena, resta invariata la caratteristica capacità di tiro. Come dire che si ha la botte piena e la moglie ubriaca...

CARTA CANTA

I diagrammi di potenza e di coppia d'altronde parlano chiaro. La potenza massima è 272 CV, con la curva d'erogazione che si estende fino ai 4800 giri. Rispetto alla 530d ciò significa che si sono guadagnati 54 CV e circa 500 giri di regime utile. Quanto invece alla coppia, il picco massimo registrato è di 560 Nm a 2.000 giri ma già a partire dai 1.500 i Nm disponibili sono oltre 500. Davvero niente male per un motore che grazie al filtro antiparticolato è già in regola con la normativa Euro IV.

SI FA IN TRE

La 535d viene offerta soltanto in abbinamento al cambio automatico Steptronic a sei marce dotato di modalità sequenziale. I controlli dinamici della stabilità (DSC), della trazione (DTC) e dei freni (DBC), oltre al Cornering Brake Control (CBC) sono parte della dotazione anche della versione base, chiamata Eletta. Il suo prezzo è di 51.900 euro con carrozzeria berlina e di 54.400 in allestimento Touring. Aggiungendo 4.200 euro si possono acquistare le versioni intermedie, battezzate Attiva, che in più montano tra le altre cose il servosterzo attivo Active Steering e le luci adattive. Al top della gamma ci sono infine le Eccelsa che, con un esborso di ulteriori 5600 euro, offrono anche i cerchi da 18", il navigatore satellitare a comandi vocali, i sedili elettrici e l'allarme.

SOLO A PAGAMENTO

Sono invece a richiesta su tutte le versioni il Dynamic Drive (2.380 euro) e l'Head Up Display (1.270 euro). Il primo sistema fa le veci delle sospensioni attive e prevede l'impiego di semibarre antirollio gestite da un motorino elettrico che compensano il coricamento laterale del corpo vettura in curva. Il secondo proietta invece le informazioni principali sul parabrezza consentendo al guidatore di avere sempre sott'occhio i dati principali degli strumenti senza staccare lo sguardo dalla strada.

COME VA

E tenere gli occhi ben aperti è qui più importante che mai. Mollemente adagiati su un sedile comodissimo e capace di coccolare il suo occupante con mille regolazioni, ci si ritrova anche perfettamente isolati dal mondo circostante. L'efficienza delle sospensioni e l'ottimo isolamento acustico fanno dell'abitacolo un salotto viaggiante, all'interno del quale si fa una fatica maledetta a capire a quale velocità si sta realmente viaggiando. Il risultato è che spesso, anche involontariamente, ci si ritrova a circolare ad andature da ritiro della patente, specie se sulla strada vengono a mancare mezzi più lenti da prendere come punto di riferimento.

FORZA DELLA NATURA

Il nuovo motore, d'altro canto, è una vera forza della natura. Basta stuzzicare il pedale dell'acceleratore per essere catapultati in avanti con una forza impetuosa, capace di vincere senza alcuna fatica apparente l'inerzia della 535d. A naso (o meglio a... schiena), i 6,6 secondi di cui parla BMW per il passaggio 0-100 km/h sembrano assolutamente veritieri.

UN MISSILE

A qualsiasi regime la spinta è sempre vigorosa, a prescindere dalla marcia innestata e dalla velocità cui si sta andando. Un dato su tutti: a 200 km/h il motore trotta pacifico, ancora pronto a cambiare passo e a bruciare d'un fiato gli ultimi 50 km/h di libertà concessi dalla centralina elettronica. Logico dedurre che l'habitat ideale della 535d sono le autobahn tedesche, l'unico posto dove può dare sfogo alle doti di gran passista.

INSOSPETTABILE Bollare però questa BMW solo come un animale da corsia di sorpasso è troppo riduttivo

. Come già scritto in altre occasioni, la Serie 5, specie se equipaggiata con l'Active Steering e con il sistema Dynamic Drive, si guida a meraviglia anche nel misto. Certo stazza e dimensioni non permettono numeri da saltimbanco negli spazi angusti. Con l'ausilio dei vari dispositivi elettronici pennellare curve e controcurve è comunque più semplice di quanto non sembri a prima vista. Ed è anche più divertente di quanto si potrebbe mai immaginare.

SEMPRE ALL'ALTEZZA

Su questi percorsi si ha modo di apprezzare anche il buon lavoro del cambio, anche se il vigore del motore lo rende un accessorio quasi superfluo. Piacciono in particolare la dolcezza con cui cambia rapporto in modalità automatica e la rapidità degli innesti quando si sceglie invece la funzione sequenziale. Altrettanto positivo è il giudizio sui freni, potenti, modulabili e resistenti, nonostante prestazioni e massa li mettano a dura prova.
Pubblicato da Paolo Sardi, 01/11/2004
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