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ConnectedWorld 2017

Bosch: l'intelligenza artificiale per la guida autonoma


Avatar di Emanuele Colombo , il 15/03/17

7 anni fa - Le novità di Bosch sull'intelligenza artificiale per la guida autonoma, l'auto connessa e i servizi del prossimo futuro.

Le novità di Bosch sull'intelligenza artificiale per la guida autonoma, l'auto connessa e i servizi del prossimo futuro.

UN EVENTO MONDIALE L'occasione è Bosch ConnectedWorld 2017, una delle più importanti conferenze al mondo sul'Internet delle Cose che si tiene in questi giorni a Berlino: qui, tra circa 2.700 partecipanti e 130 oratori, il colosso tedesco della componentistica per auto ha affrontato diversi temi, dalla guida autonoma all'intelligenza artificiale, dall'auto connessa ai servizi per gli automobilisti del futuro. Ecco gli spunti più interessanti...

GUIDA AUTONOMA Al ConnectedWorld 2017, Bosch ha presentato il computer di bordo che, a partire dal 2020 o poco più in là, ospiterà l'intelligenza artificiale dei veicoli a guida autonoma. Cuore del sistema sarà un meccanismo di apprendimento automatico che Bosch sta già sviluppando e che nelle intenzioni permetterà ai veicoli di gestire da soli qualunque situazione.

INVESTE 300 MILIONI "Stiamo insegnando all'auto come destreggiarsi nel traffico" ha dichiarato Volkmar Denner, CEO del Board of Management di Bosch. Per farlo, all'inizio di quest'anno l'azienda aveva annunciato l'investimenti di 300 milioni di euro per realizzare un Centro di Intelligenza Artificiale, dedicato alle ricerche nel settore.

COME FUNZIONA L'intelligenza artificiale, che tiene conto non solo dei reali spostamenti degli oggetti nelle vicinanze, ma anche di indicazioni come l'accensione degli indicatori di direzione da parte del veicolo che precede, genera algoritmi in cui codifica le proprie esperienze e li immagazzina in chip forniti dall'americana Nvidia. Una volta analizzati dai tecnici, tali algoritmi vengono poi condivisi con tutti i veicoli compatibili sotto forma di aggiornamento software.

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IL FUTURO È GIÀ QUI Tutto ciò è reso possibile dalle tecnologie per l'auto connessa, che sono destinate a diffondersi a macchia d'olio. Da marzo 2018 nell'Unione Europea il sistema automatico per le chiamate di emergenza eCall diventerà obbligatorio per ogni auto di nuova immatricolazione (potrebbe salvare 2.500 vite l'anno in Europa, stima la Commissione Europea). A quel punto tutte le auto diventeranno connesse e secondo gli analisti di Gartner già nel 2020 saranno circa 250 milioni. Non solo: entro il 2025, anche il 70% delle moto di nuova immatricolazione nel mondo sarà connesso.

VIA LIBERA AI SERVIZI Questa tecnologia apre la porta a nuovi servizi per i quali Bosch mette a disposizione l'Automotive Cloud Suite: un ambiente di sviluppo per chi voglia implementare nuove funzionalità sulle auto del futuro. Tra i servizi già previsti, c'è un sistema per avvisare entro 10 secondi tutti i veicoli presenti in una certa zona se uno di essi percorre la strada in contromano. Entro il 2025, funzioni come questa potrebbero salvare 11.000 vite l'anno, si stima.

PARCHEGGI A COLPO SICURO Altre funzioni per l'auto connessa saranno la diagnostica predittiva, in grado di anticipare eventuali guasti, o il community-based parking, in cui ciascuna auto identificherà i parcheggi sulle strade percorse per condividere l'informazione con una centrale di gestione collettiva dei parcheggi. Ovviamente si parla anche di mettere a bordo delle auto un assistente personale non lontano, come concetto, alla Siri degli iPhone. E tutti gli aggiornamenti del veicolo, comprese le calibrazioni necessarie a rendere più efficienti le auto elettriche, avverranno via Internet, come già succede con gli smartphone.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 15/03/2017
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