Yamaha svela la nuova M1 V4: rivoluzione in MotoGP
MotoGP 2025

MotoGP: Yamaha svela la rivoluzionaria M1 V4


Avatar di Simone Valtieri, il 12/09/25

8 ore fa - Yamaha rompe con la tradizione e presenta la nuova M1 V4 MotoGP

Yamaha rompe con la tradizione e presenta la nuova M1 V4 MotoGP. Il debutto ufficiale arriverà lunedì nei test di Misano con il tester Augusto Fernandez

La Yamaha cambia pelle. Dopo oltre vent’anni di storia con il motore quattro cilindri in linea, la casa di Iwata ha presentato ufficialmente la sua nuova arma da MotoGP: la M1 con propulsore V4. Un progetto di lungo respiro, iniziato un anno fa e che segna un passaggio epocale per il marchio giapponese, ultimo rimasto con un layout “inline” dopo l’uscita di Suzuki. La nuova moto farà il suo debutto a Misano come wild-card nelle mani del collaudatore Augusto Fernandez, ma è destinata a diventare la base del futuro di Yamaha nel campionato. Il cambio di filosofia non nasce tanto dalla ricerca di pura potenza, quanto da esigenze legate all’aerodinamica, alla distribuzione dei pesi e alla guidabilità. La Yamaha ha vinto otto titoli con la M1 tradizionale, ma gli ultimi anni hanno mostrato un calo evidente: dal trionfo di Quartararo nel 2021 a un lento declino, con vittorie che mancano dal 2022 e piazzamenti sempre più lontani dal vertice. La nuova M1 V4 è la risposta a questa crisi, una scommessa per riportare il marchio sul gradino più alto del podio.

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Una svolta necessaria

Il progetto V4 è stato presentato da Takahiro Sumi, General Manager della divisione sportiva Yamaha, come un impegno non solo del team corse, ma dell’intera azienda. L’obiettivo è chiaro: riportare Yamaha a vincere attraverso un approccio scientifico e condiviso tra Giappone ed Europa. Le prime prove private hanno visto protagonista Fernandez, con feedback preziosi anche da Andrea Dovizioso, e un recente test a Barcellona ha permesso a Quartararo e Rins di assaggiare la nuova moto. I tempi non sono stati rivoluzionari, circa un secondo e mezzo più lenti delle migliori prestazioni in gara, ma le sensazioni positive non mancano. La differenza, secondo il direttore tecnico Max Bartolini, non è tanto nel motore quanto nel layout complessivo della moto: più stretta di oltre dieci centimetri, più bilanciata sul retrotreno e tendenzialmente più leggera. Una configurazione che dovrebbe migliorare stabilità e trazione, aspetti cruciali nella MotoGP moderna dominata da Ducati e Aprilia.

Il peso delle aspettative

Per Quartararo, simbolo del progetto Yamaha, la V4 rappresenta l’unica speranza concreta di tornare competitivo. Dopo aver lottato per il titolo fino al 2022, il francese si è visto scivolare indietro fino al tredicesimo posto nel 2024, e quest’anno ha raccolto solo sprazzi di gloria. “Da ora in poi saremo completamente concentrati sulla V4, è la moto del futuro”, ha dichiarato, consapevole che lo sviluppo della vecchia M1 è ormai congelato. Anche Fernandez, che ha prolungato il suo contratto come tester fino al 2027, sente sulle spalle la pressione di dover guidare la rivoluzione tecnica. “Ora è il momento vero, quello delle gare – ha spiegato – abbiamo fatto un buon lavoro e siamo pronti a correre a Misano”. Il debutto ufficiale sarà quindi il primo banco di prova concreto, ma Yamaha non nasconde che la moto definitiva, quella destinata a scendere in pista nel 2026, sarà ancora oggetto di evoluzioni radicali.

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Yamaha e il futuro

La nuova M1 V4 non è solo una moto, ma un segnale forte: Yamaha vuole uscire dal ruolo di inseguitrice e tornare protagonista. Dopo anni di successi con Rossi, Lorenzo e Quartararo, la casa di Iwata ha sofferto la concorrenza di Ducati, oggi regina indiscussa della MotoGP, e di Aprilia, in crescita costante. Il passaggio al V4 apre un percorso tutto nuovo, con incognite e rischi, ma anche grandi potenzialità. L’integrazione tra il know-how giapponese e le competenze europee sarà determinante per trasformare il prototipo in una moto vincente. Intanto, i tifosi possono finalmente guardare con rinnovata speranza a un progetto che unisce tradizione e coraggio, innovazione e passione. Non è detto che la strada sia breve, ma Yamaha sembra aver ritrovato la convinzione di esplorare nuove vie, fedeli al motto ribadito da Sumi: “Correremo con ciò che si dimostrerà più competitivo”. Misano sarà solo l’inizio di un viaggio che punta a riportare la M1 nel club esclusivo delle moto capaci di fare la differenza.

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Pubblicato da Simone Valtieri, 12/09/2025
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