Dopo una mattinata persa in attesa che si asciugasse la pista, si sono svolti al Ricardo Tormo i test di fine anno, dove tutti i team hanno potuto provare le loro novità tecniche in vista della prossima stagione. C'era molta attesa per questo ultimo giorno di scuola prima del ''rompete le righe'' invernale, e anche curiosità per vedere all'opera i nuovi arrivati: il campione del mondo WorldSBK Toprak Razgtlioglu con la Yamaha del team Pramac e l'iridato della Moto2 Diogo Moreira, in sella alla Honda del team LCR, ai quali si è aggiunto in extremis Celestino Vietti, chiamato dal team VR46 a rimpiazzare l'infortunato Franco Morbidelli (feritosi alla mano domenica in quello sfortunato incidente sulla griglia di partenza con Aleix Espargaro). I tempi di oggi sono importanti solo fino a un certo punto, visto che il focus di tutti è stato di testare le nuove moto e gli aggiornamenti, ma intanto Raul Fernandez e Marco Bezzecchi mandano l'Aprilia in vacanza con il sorriso, autori delle miglior prestazioni odierne, separati da meno di 3 centesimi. Terzo e quarto tempo per le due Ducati del team Gresini Racing, con Alex Marquez e Fermin Aldeguer, poi le due KTM di Pedro Acosta e Maverick Vinales, mentre in settima e ottava posizione altre due Ducati, quelle di Fabio Di Giannantonio e di un Nicolò Bulega sorprendente, che si è fermato ad appena 280 millesimi da Fernandez. Non malissimo Francesco Bagnaia, a 3 decimi e mezzo dalla vetta, autore di una buona giornata, conclusasi senza time attack e con una caduta senza conseguenze. Per quanto riguarda i debuttanti, Razgatlioglu è 18°, a 1''3 dalla testa e a 7 decimi dalla migliore Yamaha, quella di Fabio Quartararo (15°), peraltro mettendosi dietro sia Alex Rins sia Jack Miller. Moreira è invece 21° e penultimo, ma lontano appena 3 decimi da chi lo precede, ossia Miller. Ultimo a 3''3 un Vietti che ha girato poco e senza forzare, giusto per provare l'ebbrezza della MotoGP.
Aprilia
Giornata da incorniciare per la casa di Noale, che chiude i test con un pacchetto aerodinamico profondamente rivisto. Marco Bezzecchi ha portato in pista una RS-GP ridisegnata nel frontale, nelle fiancate e nella parte posteriore, molto diversa dalla versione 2025. Jorge Martin, invece, ha lavorato sul telaio utilizzato da Bezzecchi negli ultimi GP e il feeling è stato subito positivo, prezioso per ripartire dopo un anno complicato dagli infortuni. Il nuovo pacchetto aero ha convinto entrambi, che hanno chiuso la giornata in P2 e P16. Nel team Trackhouse, Raul Fernandez ha dominato senza provare nuovi componenti – attesi a Sepang – concentrandosi su elettronica e piccoli affinamenti. Buoni segnali anche da Ai Ogura, 11°, autore del maggior numero di giri (64)
Ducati
Giornata solida anche per Ducati, impegnata nella prima valutazione della GP26. Francesco Bagnaia ha completato 32 giri con ottime sensazioni sull’avantreno, nonostante una scivolata a fine sessione. Il bicampione ha lasciato Valencia con un sorriso più convinto rispetto ai giorni precedenti. Da applausi la prova del compagno ''ad interim'' Nicolò Bulega, capace di toccare la quarta posizione e chiudere ottavo, sempre più a proprio agio sulla MotoGP. Le Ducati più veloci, però, sono state quelle del team Gresini: Alex Marquez terzo e Fermin Aldeguer quarto, entrambi fondamentali per lo sviluppo della moto 2026. Bene anche Fabio Di Giannantonio (7°) nel team VR46, frenato solo da un piccolo problema tecnico. Per Celestino Vietti, chiamato all’ultimo, 21 giri e un esordio descritto come “il giorno più bello della mia vita”.
Honda
Il nuovo progetto 2026 di Honda, già elogiato da Aleix Espargaró nei test privati, ha fatto il suo debutto pubblico con un pacchetto completamente rinnovato: nuovo motore, codone ridisegnato e modifiche aerodinamiche alle fiancate. Un primo passo che, secondo Alberto Puig, dovrebbe riportare la RC213V nelle zone nobili della classifica. Joan Mir ha concluso 12°, appena davanti a Johann Zarco e Luca Marini, racchiusi in pochi millesimi. Riflettori anche sul debuttante Diogo Moreira, che ha utilizzato la moto con cui i piloti ufficiali hanno chiuso la stagione: per lui un esordio incoraggiante, 22° e a meno di due secondi dalla vetta, utile per prendere le misure alla MotoGP.
KTM
In casa KTM il focus era sulle nuove fiancate aerodinamiche della RC16, testate sia da Pedro Acosta sia da Brad Binder. Il rookie spagnolo è stato il più rapido del gruppo arancione, quinto con 53 giri, mentre Binder ha chiuso nono. Nel team Tech3, Maverick Vinales ed Enea Bastianini hanno lavorato soprattutto sull’ergonomia, provando una nuova sella pensata per migliorare la posizione di guida, in particolare per Bastianini, che aveva sofferto nel 2025. Vinales ha completato anche un intenso programma aerodinamico, chiudendo sesto e in crescita; più attardato Bastianini, 17°.
Yamaha
La Yamaha ha catalizzato l’attenzione con due grandi novità: il debutto di Toprak Razgatlioglu e la nuova fase del progetto V4. Il turco, alla prima uscita su una MotoGP e su un circuito mai visto prima, ha chiuso a meno di un secondo da Fabio Quartararo, davanti a Alex Rins e al compagno Jack Miller. Il motore V4, però, non è ancora espresso al 100% e soffre soprattutto in termini di velocità di punta. Il test proseguirà anche domani, con nuovi elementi di telaio e aerodinamica da valutare. Quartararo ha terminato 15° con un 1’29’’927, confermando che manca ancora un assetto base per la nuova M1; Rins ha parlato di una giornata positiva, mentre gli ingegneri tornano in Giappone con una grande quantità di dati per rendere competitivo il progetto 2026.









