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MotoGP 2022

Ducati, come sarà il futuro assetto dei quattro team di Borgo Panigale?


Avatar di Simone Valtieri , il 11/04/22

2 anni fa - I piloti della Ducati, grazie ai loro risultati, stanno creando grattacapi

Ducati, come sarà il futuro assetto dei quattro team di Borgo Panigale?
La stagione è iniziata da poco, ma i piloti della Ducati, grazie ai (o a causa dei) loro risultati, stanno già creando diversi grattacapi alla casa italiana

MOTOGP ONDIVAGA Domenica abbiamo visto cinque piloti Ducati scattare nei primi cinque posti del GP delle Americhe di Austin, una cosa mai vista nella storia. A ogni gara, in questa folle MotoGP, cambiano gli scenari. I valori si ribaltano e piloti che hanno dominato fino alla domenica precedente scompaiono dai radar, e viceversa. Emblematici sono i casi di Miguel Oliveira, dominatore a Mandalika e poi mera comparsa a Termas de Rio Hondo e Austin (ma siamo sicuri che a Portimao tornerà protagonista), o Jack Miller, che dopo il quarto posto in Indonesia ha fatto malissimo in Argentina prima di tornare protagonista in America. Lo stesso Enea Bastianini, vincitore ieri della sua seconda gara in MotoGP, dopo la vittoria di Doha si era mantenuto ai limiti della top ten salvo tornare dirompente protagonista. In questo trend ondivago, si inscerisce - anche se un po' prematuro - il discorso dei movimenti di piloti interni a Ducati per il 2023, una situazione che definire ingarbugliata è poco.

MotoGP Indonesia 2022, Mandalika: Pecco Bagnaia e Jack Miller (Ducati) MotoGP Indonesia 2022, Mandalika: Pecco Bagnaia e Jack Miller (Ducati)

TRE FUOCHI A dare il via alla discussione è stato ieri Jack Miller, che dopo il terzo posto di Austin ha risposto a una domanda nelle conferenze post gara affermando che gli piacerebbe restare in Ducati anche nel 2023. L'australiano, però, è stretto in mezzo ad almeno tre fuochi. In primis quello di ''Pecco'' Bagnaia, a suo agio con il team e che dopo il fortissimo finale di stagione 2021 è partito zoppicando in questo 2022, ma che mantiene comunque un vantaggio nelle preferenze di Borgo Panigale per continuare a vestire la tuta rossa di pilota ufficiale anche nel 2023. Poi c'è quello di Jorge Martin, che in qualifica è mostruoso mentre in gara deve ancora trovare le misure alla nuova Ducati, ma che visto in prospettiva è uno delle maggiori speranze rosse per il futuro. Infine c'è quello, a sorpresa, di Enea Bastianini, che sarebbe strano non vedere in rosso se dovesse raggiungere l'impensabile, ma che però sta guidando la vecchia Ducati GP21, e con essa si sta trovando a meraviglia, viste le due vittorie e la leadership iridata.

MotoGP Valencia 2021, Cheste: Jorge Martin (Ducati Pramac) MotoGP Valencia 2021, Cheste: Jorge Martin (Ducati Pramac)

PRIME IPOTESI Ducati ha davanti ancora diverse altre gare per valutare, il mercato non entrerà nel vivo prima di quest'estate e si può comunque contare su un ottimo parco di piloti in casa senza la necessità impellente di andare a pescare all'esterno, e proprio perr questo si possono avanzare molteplici ipotesi su come sarà l'assetto futuro dei team di Borgo Panigale, a partire da quello ufficiale. Quello più probabile a inizio stagione parlava di una conferma di Pecco Bagnaia e di una promozione del giovane Jorge Martin al suo fianco, sacrificando i servigi proprio di Jack Miller. L'australiano lo sa, ed è per questo che farà di tutto quantomeno per congelare la situazione per un altro anno, un'ipotesi tutt'altro che peregrina se Jackass dovesse fare quello che sa fare, e magari finire il mondiale davanti a Bagnaia. In questo scenario il posto libero al fianco di Zarco in Pramac potrebbe andare a un pilota interno, vista la volontà della casa italiana di affidare ad almeno un giovane la sella nel team satellite. Bezzecchi o Bastianini, che però si trova a meraviglia nel team Gresini. Ma cosa accadrebbe se la ''Bestia'' continuasse a correre così forte?

MotoGP: il podio del GP delle Americhe 2022 a Austin con Bastianini e Miller (Ducati) e Rins (Suzuki) MotoGP: il podio del GP delle Americhe 2022 a Austin con Bastianini e Miller (Ducati) e Rins (Suzuki)

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POCHE MOSSE Un'altra ipotesi è quella di vedere Bastianini promosso direttamente nel team ufficiale al fianco a Bagnaia. In questo scenario il team Pramac potrebbe confermare Zarco e Martin, oppure sostituire il francese (dipende dai risultati) con Miller, sebbene - come detto - la possibilità di un ritorno all'ovile dell'australiano appare improbabile ma non impossibile (lo stesso Miller l'ha menzionata ad Austin). Improbabile appare anche l'ipotesi di una promozione contemporanea dei due giovani Bastianini e Martin nel team ufficiale mediante sacrificio di Bagnaia, se la sua stagione dovesse essere sotto le attese. La casa di Borgo Panigale a costruito i suoi successi anche sul rapporto di fiducia con i propri piloti, per cui ci si attendono poche ma efficaci mosse e non clamorose rivoluzioni con promozioni e retrocessioni in stile Red Bull-AlphaTauri in Formula 1.

Team Sky Racing VR46 - Marco Bezzecchi, Celestino Vietti e Luca Marini Team Sky Racing VR46 - Marco Bezzecchi, Celestino Vietti e Luca Marini

VR46 E GRESINI Tornando ai piloti: in questo panorama si inserisce il discorso dei due altri team Gresini e VR46. Di Giannantonio sta facendo vedere cose discrete, è un rookie e ha bisogno di teampo, e il team Gresini sembrerebbe orientato a darglielo, anche se stridono i 42 secondi presi ad Austin a parità di moto da Enea Bastianini. ''Diggia'' avrà ancora modo di far vedere il suo valore, ma deve sbrigarsi, perché dalla Moto2 spinge per salire in MotoGP Celestino Vietti. Se il ragazzo dell'Academy dovesse vincere il mondiale cadetto, sarebbe probabile la sua promozione nel team VR46, a quel punto uno tra Bezzecchi e Marini (che, però, è il fratello di Rossi...) potrebbe spostarsi in un altro team. L'indiziato numero uno a essere sacrificato è il ''Bez'', altro pilota che ha bisogno di stupire, e che ha già fatto vedere qualche bello sprazzo di talento nelle prime gare, e se Di Giannantonio non si dimostrasse all'altezza, potrebbe finire proprio alla Gresini Racing (oppure, come detto, in Pramac, con Diggia confermato o sostituito in autonomia dai vertici del suo team).

Fabio Di Giannantonio (Ducati) Fabio Di Giannantonio (Ducati)

SERVONO RISULTATI Insomma, la situazione è molto fluida, e soprattutto è prematuro tirare le somme. A disegnare il futuro organigramma della Ducati in MotoGP saranno soprattutto i risultati in pista, perciò riprenderemo il discorso più in là nella stagione. Quel che è certo è che problemi di abbondanza di questo tipo vorrebbero averli tutti ma alla casa italiana interessa una sola cosa: il titolo mondiale piloti, che manca a Borgo Panigale dai tempi di Casey Stoner. Perciò, quest'anno il supporto sarà tutto per Bagnaia e Miller, ma anche per Martin e Zarco, i quattro piloti che dispongono della GP22, senza ovviamente trascurare - e come sarebbe possibile farlo - l'attuale sorpresa e leader del Mondiale, Enea Bastianini. Insomma, tanti grattacapi, ma anche tante piacevoli certezze aleggiano nell'aria di Borgo Panigale, con un sogno all'orizzonte che mai come quest'anno sarebbe delittuoso lasciarsi sfuggire.


Pubblicato da Simone Valtieri, 11/04/2022
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