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Prova

Yamaha R125 Cup


Avatar Redazionale , il 18/02/09

15 anni fa - La piccola si fa cattiva

Balzata in meno di un anno al vertice della propria categoria, la più piccola delle sportive Yamaha si ripresenta per il 2009 con un'inedita veste racing e un monomarca tutto per lei. L'abbiamo provata in pista

SUBITO IN VETTA Quasi 1.900 pezzi venduti in meno di nove mesi, il quinto posto assoluto fra le moto a gennaio 2009 e una quota di mercato mediamente al di sopra del 60% nel segmento 125. Sono questi i numeri della R125, la piccola sportiva Yamaha che ha debuttato lo scorso anno e ha fatto rinascere la voglia di moto fra i giovanissimi. Merito di una linea da "grande" e di un moderno motore a quattro tempi, nato per funzionare al meglio all'interno delle norme restrittive previste per le ottavo di litro.

COLPO GROSSO
Un successo meritato, ma che forse è andato oltre le più rosee previsioni della Yamaha, che con la R125 ha centrato in un colpo solo un prodotto che, se da una parte mancava da tempo all'interno della propria gamma, dall'altro rappresenta un modello fondamentale per il futuro della Casa di Iwata, dato che permette di coltivare nel migliore dei modi chi, crescendo, si sposterà su moto sportive di grossa cilindrata.


DA 14 IN SU'
Forte di questo successo Yamaha ha deciso di promuovere per il 2009 un trofeo monomarca, che ha come protagonista proprio la più piccola delle sue "R" e che è stato realizzato in collaborazione con Malossi, la Scuola Motociclistica Italiana, CHT Chiaravalli, BYE e la FMI. Il trofeo prevede cinque gare in una stagione, abbinate ad un corso di guida tenuto da istruttori federali che permetterà agli iscritti (di età compresa fra i 14 e i 18 anni) di acquisire le basi per la guida veloce in pista.

SI PARTE CON LO SCONTO Per accedere al trofeo basta recarsi in un concessionario Yamaha e acquistare una R125, il cui prezzo di listino gode di uno sconto del 10% per chi si iscrive alla R125 Cup. La moto dovrà però essere esclusivamente blu, il colore scelto per tutte le livree ufficiali dei monomarca Yamaha. Chi, però, vuole partecipare al trofeo e ha già una R125 di un altro colore non si disperi, potrà infatti acquistare tutte le plastiche sostitutive nella colorazione ufficiale con un prezzo di favore.


CI PENSA MALOSSI
Tecnicamente la moto è molto simile alla versione di serie e la modifica più importante riguarda il kit Malossi adottato per il motore (che prevede la sostituzione di cilindro, scarico completo e centralina), che porta la cilindrata a 180 cc e la potenza massima poco al di sotto dei 20 cavalli all'albero. Per il resto sulla moto cambiano solo le gomme, che nella versione Cup sono delle Pirelli Diablo Supercorsa in mescola (con il posteriore da 150/60) e la trasmissione finale.

2.500 TUTTO COMPRESO Quest'ultima permette di adattare i rapporti ai diversi circuiti in cui si corre, ma al momento del test non era ancora stata montata, anche perché, per la R125, Adria è quasi una pista del mondiale... Poche modifiche hanno comunque permesso di contenere il costo del kit e dell'iscrizione al trofeo entro i 2.500 euro (iva inclusa). Una cifra che include anche un kit carene Plastic Bike, una tuta in pelle, un casco integrale BYE e alcuni prodotti Yamalube, secondo una formula "tutto incluso" che dovrebbe garantire uniformità di prestazioni e un costo complessivo della stagione non eccessivo.


SABATO SI VA A SCUOLA
Anche per questo, in questa prima edizione, Yamaha ha preferito privilegiare la clientela del centro-nord organizzando le tappe del trofeo su circuiti tutti abbastanza vicini fra loro. Si parte, infatti, con il tracciato di Pomposa (FE) il 4/5 aprile, per poi correre a Castelletto di Branduzzo (PV) il 16/17 maggio, a Ottobiano (PV) il 6/7 giugno, a Busca (CN) il 4/5 luglio, per finire ad Adria (RO) il 3/4 ottobre. Da segnalare, però, che il trofeo prevede le prove ufficiali e la gara nella sola giornata di domenica, così da non obbligare piloti e famiglie al seguito ad una notte fuori casa o a perdere giorni di scuola...


SOTTO CONTROLLO
È evidente, perciò, la volontà di Yamaha nel rendere l'approccio al trofeo il più "easy" possibile, sia per i ragazzi che ci corrono, sia per chi deve "sponsorizzarne" la partecipazione. La presenza degli istruttori della Scuola Motociclistica Italiana a ogni appuntamento servirà poi per rendere queste gare dei veri momenti di formazione per i partecipanti, dato che lo scopo del trofeo non è quello di creare futuri piloti professionisti, bensì futuri "bravi" motociclisti.


VA BENE DI SERIE
Da questo punto di vista la piccola R125 in edizione Cup ha dimostrato di esser un'ottima "nave scuola". Il test si è purtroppo svolto su un soleggiato ma gelido tracciato di Adria, ma è stato comunque possibile apprezzare il buon lavoro fatto sul motore e le qualità della ciclistica di serie, capace di sopportare senza problemi piloti dal peso a volte doppio rispetto a quello ipotizzabile per un ragazzo di circa 14 anni.

STIRPE SPORTIVA L'esperienza Yamaha nel produrre efficaci moto sportive è evidente anche alla guida della R125 Cup, che ha dimostra di poter digerire senza fatica anche qualche cavallo in più rispetto a quelli offerti dalla pur ottima preparazione Malossi. Questa regala al motore una curva d'erogazione decisamente più piena e capace di spingere i lunghi rapporti di serie con molta più convinzione rispetto alla moto standard.


"MURA MENO"
Come detto, ad Adria non si sente la necessità di una rapportatura accorciata e la moto riesce sempre a uscire dalle curve con il motore ad un regime utile per una piacevole progressione. Il nuovo scarico abbinato alla centralina permette inoltre di indugiare un po' di più nei pressi del limitatore, sebbene il regime massimo sia stato volutamente mantenuto entro i 10.500 giri indicati. Il calo di giri ad ogni cambio di marcia viene digerito molto meglio dalla moto preparata, sulla quale, però, conta moltissimo il peso del pilota e la sua capacità di "sparire" all'interno della carena.

EVOLUZIONI GRATIS Il freddo che ha caratterizzato la prova non ha permesso di dare un giudizio definitivo su sospensioni e freni che, in queste condizioni, non hanno mostrato segni di affaticamento anche perché non sfruttati al massimo. Ad ogni modo, Yamaha ha già deciso che qualunque miglioria apportata alla moto durante la stagione verrà data gratuitamente a tutti i partecipanti, in modo da livellare il più possibile le prestazioni e lasciare che siano le qualità dei ragazzi ad emergere.

SUPERSTOCK PER TRE Uno solo, a fine stagione, sarà il vincitore e si porterà a casa una fiammante R125 nuova. I primi tre classificati, invece, avranno la possibilità di fare un test con una R6 in versione Superstock. Come si può vedere, anche se lo spirito del trofeo non vuole essere unicamente racing, c'è comunque la possibilità per mettersi in luce come pilota. Chi è interessato, però, ha tempo solo fino al 27 marzo per iscriversi. E se a quella data sarà entro i primi 48 iscritti e parteciperà a tutte le gare, riceverà anche un rimborso di 500 euro sul costo di iscrizione.

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Pubblicato da Michele Losito, 18/02/2009
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