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BMW K 1600: lunga vita al 6 cilindri! La prova della gamma


Avatar di Danilo Chissalé , il 13/04/22

2 anni fa - Ecco come cambia la gamma BMW K 1600 2022. Prova, prezzi, pregi e difetti

In sella alla nuova gamma BMW K 1600 2022. La prova su strada di K 1600 GT, GTL, B e Grand America. Pregi, difetti e prezzo

Quando si tratta di viaggiare spediti e nel massimo del confort sono poche le moto che riescono ad avvicinare la BMW K 1600, l’ammiraglia per il turismo a lungo raggio della Casa dell’Elica. Il suo 6 cilindri in linea è il pezzo forte, che con la scusa dell’Euro 5 è stato ancora migliorato dagli ingegneri BMW. Sono sempre quattro le versioni, la più “sportiva” GT, la confortevole GTL e le “americane” K 1600 B e K 1600 Grand America. Le novità, però, non si fermano al solo motore, curiosi di scoprire come è cambiata e come se l’è cavata nella prova su strada? Andiamo a scoprirlo, dai che si va!

BMW K 1600 2022: GT, GTL, B e Grand America BMW K 1600 2022: GT, GTL, B e Grand America

BMW K 1600 2022: com’è fatta e come cambiano le versioni

Come da tradizione, anche la nuova K 1600 2022 fa del lusso – quasi al limite dell’opulenza – la sua caratteristica migliore. C’è tanta plastica, ma di buona qualità e assemblata a dovere, ma non mancano anche materiali più pregiati, specialmente se si scelgono le versioni Option 719, il massimo in quanto a ricercatezza. A primo impatto potrebbe sembrare che non ci siano grosse novità, ed effettivamente la K 1600 2022 è rimasta molto simile a sé stessa: una moto imponente e massiccia, si va dai 343 kg della GT per arrivare fino ai 370 della Grand America (in ordine di marcia), specialmente nel frontale, ma è proprio la parte anteriore della moto quella riserva maggiori novità.

ILLUMINA A GIORNO Infatti, il faro anteriore è stato riprogettato - ora con tecnologia full LED contro gli Xeno della precedente generazione (qui il link alla prova di oltre 2.000 km) – e secondo BMW è il più luminoso e potente sia all’interno della gamma, sia in tutto il panorama motociclistico; non che prima illuminasse male, anzi, con i faretti fendinebbia accesi sembrava di essere a bordo di una berlina. Rispetto alla vecchia K 1600, il m.y. 2022 mantiene la funzionalità adattiva per il fascio luminoso, ma cresce il raggio d’azione fino a superare i 30°. Il movimento è consentito anche sull’asse trasversale per + o-2° d’inclinazione per avere una buona illuminazione anche quando si accelera o frena in maniera brusca.

NUOVO TFT L’altra grande novità visibile a occhio nudo è il passaggio ad una strumentazione TFT da 10,25” in luogo della vecchia mista analogica/digitale. Il balzo in avanti tecnologico è evidente e le funzionalità numerose: mappa di navigazione integrata, radio e connettività completa di serie. Lo schermo ad alto contrasto è sempre ben leggibile e utilizzarlo è molto semplice, grazie al comando a rotella sulla parte sinistra del manubrio, l’infotainment (oramai come sulle auto) mi aveva già conquistato sia sulla R 18, sia sulla R 1250 RT ed essendo lo stesso sulla K 1600 fa altrettanto. La connessione con lo smartphone avviene sia tramite Bluetooth, sia tramite WI-FI, una situazione stressante anche per la batteria dei migliori smartphone sul mercato, motivo per cui, subito sotto il parabrezza, BMW ha installato un vano dedicato con ricarica (USB-C) e ventola refrigerante per tenere sotto controllo la temperatura.

BMW K 1600: sulla Grand America nel bauletto ci sono delle casse aggiuntive BMW K 1600: sulla Grand America nel bauletto ci sono delle casse aggiuntive

SOUNDS GOOD Sempre dall’esperienza maturata sulla tourer spinta dal motore boxer arriva il sistema audio 2.0 (optional per la K 1600 B e GT), più performante di quello precedente, ora anche a velocità autostradali è possibile ascoltare la propria musica preferita… e una buona colonna sonora in sella a queste giramondo è proprio quello che ci vuole, ma solo se ci si è stancati di ascoltare il canto del 6 cilindri. A tal proposito…

MOTORE AFFINATO Il monumentale motore a sei cilindri in linea, un numero e una disposizione iconica per la casa bavarese, è stato rivisto secondo la normativa Euro 5 con un nuovo controllo motore, un sistema di sensori di detonazione, piano di emissioni rivisto. Da un punto di vista tecnico, il pezzo forte è costituito dall'uso del sistema di gestione elettronica del motore BMS-O, due sensori di detonazione e due sonde lambda a banda larga aggiuntive. Oltre ai valori di emissione drasticamente diminuiti, ci sono anche notevoli vantaggi relativi alla potenza e alla coppia. Il picco di potenza è confermato a 160 CV, ora però viene raggiunto già a 6.750 giri/min, 1000 giri/min in meno rispetto a quanto avveniva in precedenza. Aumenta invece il picco di coppia massima, da 175 Nm a 180 Nm ad una velocità di rotazione di 5.250 giri/min. Molto utile è l’arrivo del controllo della coppia di trascinamento del motore (MSR) che migliora la stabilità della moto e previene il bloccaggio della ruota posteriore quando si rilascia l’acceleratore in scalata.

BMW K 1600: il maestoso 6 cilindri in linea è ora Euro 5 BMW K 1600: il maestoso 6 cilindri in linea è ora Euro 5

SOSPENSIONI INTELLIGENTI Anche sulla nuova generazione di K 1600 arriva il Dynamic ESA ''Next Generation'', che permette la regolazione automatica del precarico della molla in base al carico a bordo, un bel vantaggio per chi viaggia tanto e con diversi carichi a bordo… Attenzione però, il passaggio è talmente poco avvertibile che potreste dimenticarvi il passeggero all’Autogrill! A livello tecnico non ci sono ulteriori stravolgimenti, l’accoppiata Duolever/Paralever è stata confermata al suo posto, così come l’impianto frenante – composto da una coppia di dischi da 320 mm all’anteriore, 320 mm anche il disco posteriore – e il telaio a doppio trave in alluminio.

COSA LE DIFFERENZIA Le quattro varianti di K 1600 – anche se 3+1 sarebbe più appropriato, dato che la Gran America è una variante di K 1600 B – condividono tutto quanto avete appena letto ma, come dicevo all’inizio, ognuna ha le sue peculiarità. La GT ha l’impostazione di guida da Sport Touring, sella regolabile su due livelli (810 o 830 mm) carene “leggermente” più snelle. Sulla più turistica GTL le sovrastrutture sono più abbondanti, la posizione di guida è più turistica, con un manubrio dedicato e la seduta arretrata di 4 cm e abbassata a 750 mm. Altezza e posizionamento della sella identico alla GTL anche per le “americane” K 1600 B e K 1600 Grand America, che però hanno un manubrio tubolare dalla piega bassa dal design dedicato, oltre alla possibilità di montare come optional delle pedane poggia piedi per distendere le gambe. Sulla K 1600 GA l’impianto stereo è al massimo delle sue potenzialità, con diversi altoparlanti inseriti all’interno del top case.

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Come di consueto partiamo dalla posizione in sella, su tutte ben riuscita e all’insegna del massimo confort. La più convincente secondo i miei gusti è quella della GTL, veramente ideale per la tipologia di moto; anche se mi sento di consigliare la sella optional - alta 800 mm da terra - a chi ha dimestichezza per gestire la mole alle basse velocità o supera il metro e ottanta dato che le ginocchia con quella standard sono un po’ troppo rannicchiate. Anche GT e Bagger sono ergonomicamente azzeccate, sulla Sport Touring con la sella alta si migliorano dinamismo (quasi insospettabile) e abitabilità… ma attenzione alla gestione degli ingombri, chi è di gamba corta può cadere in qualche spiacevole tranello. Per la B nulla da eccepire, specialmente con le pedane poggia piedi avanzate, peccato solo non poter avere un rinvio dei comandi di cambio e freno posteriore, la sicurezza ne avrebbe beneficiato.

BEN PROTETTI Che sia più sportiva o Easy rider, la K 1600 fa la differenza sulla stragrande maggioranza delle moto attualmente sul mercato per la sua capacità di offrire riparo dal vento. Il plexi regolabile elettricamente su tutte le versioni è una manna dal cielo per chi ama viaggiare, ma la protezione è buona in generale, anche quella offerta dalle carenature. L’unico neo, ma accade un po’ con tutte le moto dotate di parabrezza così ampi e dallo sviluppo verticale, è la presenza di qualche vortice turbolento quando il parabrezza è in posizione “tutto su” subito dopo la nuca. Tutta questione di centimetri… uno in meno a volte non è detto che sia peggio. L’autostrada con lei è meno fastidiosa del solito, si viaggia comodi, riparati e con la possibilità di ascoltare una buona colonna sonore – che provenga dagli scarichi o dagli speakers – certo… altre moto in gamma hanno il radar cruise control, un confort che avrei visto benissimo anche sull’ammiraglia. Da BMW dicono che hanno preferito migliorare ancor di più il fascio luminoso, ma un posticino lo si poteva trovare secondo me.

MOTORI CHE COMMUOVONO Se avete già avuto modo di guidare una K 1600 saprete già di cosa sto parlando, se invece non ne avete ancora avuto modo, per credere a quello che sto per dirvi probabilmente sentirete la necessità di prenotare un demo ride in BMW. Nel panorama motociclistico non c’è nulla o quasi (i fan della Gold Wing Honda stanno già inviando le lettere di diffida) simile al 6 cilindri in linea bavarese, al modo in cui eroga una simile quantità di coppia in modo così dolce ma al contempo vigoroso. L’elasticità e l’assenza di vibrazioni lasciano quasi sbalorditi: ho provato a mettere la sesta (il cambio è un burro) a 30 km/h e il motore a poco più di mille giri al minuto non ha tentennato nemmeno un secondo. Ma attenzione, il “gigante buono” se svegliato sa far venire la pelle d’oca. Il 6 cilindri non è fulmineo a salire di giri, ma lo fa in maniera sempre crescente, possente e sempre più feroce. Dopo i 5.000 giri arriva il bello, da un sibilo sommesso il 6 cilindri si mette a gridare, ricordando nella timbrica un altro 6 cilindri dell’elica… M3 vi dice nulla?

TRA LE CURVE Il motore dunque è protagonista, ma senza un cast di supporto d’alto livello non si realizza un bel film. Nel caso specifico mi riferisco alla ciclistica, che tra i diversi modelli è assolutamente condivisa. La caratteristica peculiare è la stabilità, ma anche l’agilità, specialmente se si pensa ai pesi in gioco, è assolutamente sbalorditiva. Ottimo il lavoro delle sospensioni Dynamic ESA, che lavorano ogni frazione di secondo per garantire sempre un adeguato smorzamento; Duolever e Paralever sono perfetti per ridurre i trasferimenti di carico, a tutto vantaggio del confort e senza penalizzare troppo il feeling trasmesso a chi impugna il manubrio.

BMW K 1600 GT Style Sport 2022 BMW K 1600 GT Style Sport 2022

PASSO SVELTO MA…  Tra le curve il peso della K 1600 sembra quasi sparire, la GT ovviamente è quella che meglio figura quando l’asfalto s’attorciglia, ma grazie all’ottimo bilanciamento delle masse in gioco anche le altre “kappa” si lasciano guidare anche con piglio dinamico. Sia chiaro, nessuna di loro è una supersportiva, vanno guidate in maniera rotonda fidandosi dell’avantreno, aggredire la curva con i freni in mano e il coltello tra i denti è solo controproducente. Attenzione però a non farsi prendere la mano, le pedane possono arrivare a grattare l’asfalto… quando lo fanno si sta flirtando con il limite e, data la mole in gioco, le correzioni in caso di errore necessitano della giusta malizia. La ripartizione della potenza frenante – presente anche sulla generazione precedente – da una bella mano, anche perché di potenza frenante ce n’è in abbondanza.

BMW K 1600 2022: i prezzi

BMW K 1600: le quattro versioni BMW K 1600: le quattro versioni

Come si suole dire “duclis in fundo” ma dopo il dolce c’è il conto… che quando si tratta di moto premium spesso è salato. Le K 1600 sono moto che offrono tanto di serie, ma nemmeno loron fanno eccezione alla logica dei pacchetti optional BMW. La K 1600 GT ha un prezzo di 27.290 chiavi in mano, per pacchetto Comfort (quickshifter, keyless, chiusura centralizzata dei vani e antifurto) servono 1.200 euro in più, per quello Touring (impianto audio, faretti supplementari e barra paramotore) bisogna aggiungere 1.600 euro; il colore di serie è nero lucido, per la livrea Style Sport servono 600 euro mentre per la pregiata Option 719 in Mineral white metallic con filetto laterale (molto elegante) bisogna mettere in conto altri 2.000 euro. Si sale ancora di livello con la K 1600 GTL, che però l’impianto stereo lo offre di serie: 30.290 euro, per il pacchetto Comfort servono 1.200 euro, per la Option 719 2.000 euro in più come sulla GT. La bagger K 1600 B attacca il mercato a 27.290 euro, per il pacchetto Comfort servono anche in questo caso 1.200 euro, 1.800 per quello Touring. La Grand America è come se fosse un maxi pacchetto da 3.500 che comprende il pacchetto Touring, il parabrezza maggiorato e il Top Case con le casse integrate oltre alle luci di stop. La linea Option 719 per le “americane” vede la Midnight Edition caratterizzata per la verniciatura con trasferimento ad acqua, una prima assoluta sulla produzione in serie.

BMW K 1600 2022: scheda tecnica

BMW K 1600 2022
Motore 6 cilindri in linea, trasmissione a cardano, Euro5
Cilindrata 1.649 cc
Potenza 160 CV a 6.750 giri/min
Coppia 180 Nm a 5.250 giri/min
Peso Da 343 kg (GT) a 370 kg (Grand America) o.d.m.
Prezzo Da 27.290 euro c.i.m.

BMW K 1600 2022: abbigliamento della prova

BMW K 1600 GTL Option 719 BMW K 1600 GTL Option 719

Casco Scorpion EXO R1 Carbon Air
Giacca Alpinestars GP Plus R
Guanti Alpinestars Copper
Jeans Rev’It! Brentwood
Scarpe TCX Rush 2 Air


Pubblicato da Danilo Chissalè, 13/04/2022
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Listino BMW K 1600
Allestimento CV / Kw Prezzo
K 1600 GT 160 / 118 28.200 €
K 1600 K1600 B 160 / 118 28.200 €
K 1600 GTL 160 / 118 31.200 €
K 1600 K1600 Grand America 160 / 118 31.700 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della BMW K 1600 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni BMW K 1600
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