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Una settimana con la Suzuki GSX-S 1000 ABS 2017


Avatar Redazionale , il 17/10/17

6 anni fa - Suzuki GSX-S 1000 2017: le nostre opinioni dopo il test su strada

Suzuki GSX-S 1000 ABS 2017: prova su strada, caratteristiche e prezzo

Suzuki GSX-S 1000 2017: pregi e difetti riscontrati nella prova su strada. Caratteristiche e prezzo della maxi naked giapponese

LOOK SENZA TEMPO Compatta e cattiva, spigolosa al punto giusto, elegante nel suo essere sportiva, la Suzuki GSX-S 1000 ABS 2017 ha un design che, ci scommetto, saprà sfuggire al continuo ricambio delle mode. La doppia colorazione, che contrasta con la ciclistica verniciata di nero, la rende piccola allo sguardo e il codino sfuggente da super sportiva ne affina la linea. Sprizza grinta da ogni presa d'aria, insomma. Monto in sella e me la sento subito giusta di misure, con il busto leggermente inclinato in avanti a caricare appena un manubrio largo il giusto e ben conformato: che promette un gran controllo in manovra.

UN MOTORE ESPLOSIVO Accendo il motore e il suo sound mi mette i brividi: un ringhio possente che scuote le budella e si impenna al minimo tocco alla manetta. È proprio così che deve cantare un quattro in linea dal temperamento sportivo. E che temperamento! 149,6 CV a 10.000 e 108 Nm a 9.500 giri, di questi tempi, non sono più numeri che fanno più impressione. Ma quelli della Suzuki GSX-S 1000 non sono da prendere alla leggera, nemmeno se siete centauri navigati. Sempre pronti e pieni, danno risposte addirittura esplosive per via di un acceleratore sensibilissimo alle piccole aperture.

CONTROLLO TOTALE Il bello però è che da quando mi sono abituato, e mi è bastato poco, ogni volta che esco con lei mi si stampano larghi sorrisi sul viso. Anche perché, proprio come ho pensato all'inizio, la posizione in sella è perfetta per dominare il mezzo. Gli 810 mm dell'altezza della sella, per me che che passo di poco il metro e 70 cm, sono a dir poco perfetti. L'ergonomia del serbatoio è ottimale e penso che chi ha il femore più lungo del mio non abbia difficoltà a star comodo. Limitato invece lo spazio per la seduta del passeggero: anche se il cuscino è ben imbottito la posizione è rannicchiata, come sulle super sportive.

MANEGEVOLE E STABILE Sono nel traffico e i 31 gradi di sterzo, mi permettono di muovere i 210 kg della moto con agilità, mentre la forcella rovesciata e il mono firmati KYB copiano molto bene le asperità dei fondi cittadini. La taratura, comunque, è sostenuta: come si addice a una moto sportiva e il meglio la Suzuki lo dà sulle strade extraurbane, dove non ho mai la sensazione che una delle due ruote manchi l'appoggio in piega e nei continui cambi di direzione questa GSX-S 1000 entusiasma come poche. Il doppio disco anteriore da 310 mm non manca di prontezza e incisività e mi permette di staccare proprio dove voglio. Se esagero, mi aiuta l'ABS: una benedizione sul pavé e sulla segnaletica orizzontale, magari bagnata, che trovo in città.

SICUREZZA ELETTRONICA È proprio sotto un acquazzone che ho voluto mettere alla prova i tre livelli di intervento del controllo di trazione: pronto e reattivo anche quando ho provato ad esagerare, ha sempre impedito il peggio, ma il consiglio rimane quello di guidare sempre come se non ci fosse, così da massimizzarne l'efficacia nell'ottica della sicurezza. Con un prezzo di 12.690 euro la Suzuki GSX 1000 S non costa poco, ma ha davvero tanto da offrire, visto che va bene sia come commuter per tutti i giorni sia come fun bike per il week end e con la tecnologia che serve per guidare in sicurezza.

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IN QUESTO SERVIZIO:

CASCO CABERG STUNT Curato nelle finiture, l'integrale in policarbonato Caberg Stunt ha un design aggressivo, la chiusura micrometrica e un sistema di ventilazione molto efficace. Le tre prese d'aria sono facili da regolare con i guanti, come il cursore che aziona la visierina parasole a scatto. La visiera esterna trasparente è predisposta per la lente antiappannante Pinlock e, per ottimizzare lo spessore dell'imbottitura in funzione delle varie taglie, la calotta è prodotta in due misure diverse. La mentoniera prevede uno spoiler davanti alla bocca e una paratia stop wind, sotto la base, entrambi amovibili.

GIACCA SPIDI TRONIK NET Protettiva ma fresca anche nella bella stagione, la giacca Tronik Net è fatta con un tessuto tecnico traforato che lascia passare efficacemente il flusso d'aria durante la guida, per un comfort ottimale nei mesi più caldi. Ha protezioni su spalle e gomiti ed è predisposta per il paraschiena: rapido da mettere come da togliere grazie al sistema a velcro. Quando la temperatura si abbassa o comincia a piovere, si può aggiungere una fodera interna impermeabile e antivento, che però è venduta a parte. Pratico il lacciolo per ancorare la giacca al passante dei pantaloni, che impedisce alle turbolenze di sollevarla. Prezzo 239,90 euro.

GUANTI SPIDI TXR Alti abbastanza da proteggere anche il polso, i guanti Spidi TXR hanno ampie porzioni in tessuto aereato, per garantire il comfort nelle giornate più calde. Il palmo è in microfibra a effetto camoscio: morbidissima, per la massima sensibilità. Sulle nocche una protezione rigida svolge la sua funzione senza impacciare i movimenti. I rinforzi sul palmo proteggono dall'abrasione nel malaugurato caso di una scivolata. Prezzo 79,90 euro.

SCARPE STYLMARTIN SUNSET EVO Grigie, in tessuto e camoscio cerato, con lacci verde acido a contrasto e una suola ben invecchiata, le Stylmartin Sunset Evo hanno non hanno l'aspetto dei capi tecnici, ma anzi si abbinano bene a un look alla moda. Sulla moto però fanno la differenza, nel malaugurato caso di caduta, grazie alle protezioni sul malleolo e sulla punta. Protezioni che non compromettono la comodità quando si va a passeggio. Più indicate nella bella stagione, in inverno il tessuto traspirante non è garanzia di impermeabilità totale ma a catalogo le Sunset Evo esistono anche tutte di pelle.


Pubblicato da Elvio Menegaz, 17/10/2017
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