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Nuove gomme da moto Michelin Road 5: la prova su strada


Avatar di Emanuele Colombo , il 27/02/18

6 anni fa - Nuovi pneumatici touring da moto Michelin Road 5: la prova su strada

Prova su strada e in pista dei nuovi pneumatici touring da moto Michelin Road 5: ottimizzati per il bagnato

PER L'USO QUOTIDIANO Costanza di rendimento e affidabilità sul bagnato: ecco le doti che cerca dagli pneumatici chi la moto la usa tutti i giorni, magari anche per andare in vacanza. Michelin Road 5 è la nuova gomma da moto che il costruttore francese ha messo a punto proprio per questo tipo di impiego, con una struttura bi-mescola sia all'anteriore sia al posteriore: per avere una gomma più morbida sulle spalle - a vantaggio della tenuta in piega - e più dura al centro per favorire la durata.

IL TRUCCO DEGLI INTAGLI Ma la mescola, da sola, non garantisce la costanza di rendimento sul bagnato, perché quando gli intagli diventano meno profondi la capacità del pneumatico di smaltire l'acqua sull'asfalto si riduce. Qui interviene la scolpitura con tecnologia Michelin XST Evo, una soluzione mista con alveoli e lamelle che, con il consumo del battistrada, va a scoprire intagli più larghi, che mantengono più costante nel tempo il rapporto tra pieni e vuoti della superficie di contatto con l'asfalto: il cosiddetto tasso di intaglio del battistrada.

LA PROVA SUL BAGNATO Iniziamo le prove proprio in pista, in una parte del percorso dell'autodromo spagnolo di Monteblanco, con la simulazione di due situazioni di frenata da 110 km/h e da 90 km/h con successivo evitamento ostacolo. In entrambe le situazioni, affrontate con le naked Triumph Speed Triple e Yamaha MT01, le sensazioni sono da subito positive: il feeling con la gomma è notevole e dà fiducia al momento della pinzata, la quale poi si rivela molto efficace grazie al buonissimo grip. Ottima premessa, per chi effettivamente utilizzerà il Road 5 nel commuting quotidiano.

CONFRONTO IN CASA Michelin da poi dimostrazione di un pneumatico Road 5 consumato artificialmente in laboratorio per simulare una gomma con 5.000 km all'attivo (pari a circa la metà della vita utile, stimata in 10.000 km) e con un pilota della casa francese a effettuare frenate al limite sul bagnato. La nuova gomma - già usurata - si comporta molto meglio del precedente Michelin Road 4: con un vantaggio di circa 3 metri nella decelerazione da 90 a 10 km/h.

IL VERDETTO DELLA PISTA Le prove proseguono sul circuito - qesta volta asciutto - con una Ducati Supersport e una BMW S1000XR. Con entrambe le moto, in pochi giri, riesco a trovare un buon feeling con la gomma per un passo non agonistico, ma di certo molto sportivo. In particolare colpiscono la stabilità sul veloce e la sicurezza che trasmette in staccata la più grossa e pesate BMW, che con le coperture francesi mette in luce anche un buonissimo compromesso tra maneggevolezza e rotondità nella guida. Queste doti mi consentono di affrontare in scioltezza la chicane, potendo contare su una guida intuitiva.

CARCASSA ADATTATIVA Il merito di questo comportamento è da ricercarsi nella tecnologia Adaptive Casing Technology con cui è realizzata la carcassa. In pratica le tele a 90 gradi sono ripiegate ai lati per sovrapporsi con un certo angolo ai fianchi del pneumatico, irrigidendo la spalla - a vantaggio della stabilità - e lasciando più morbido il centro del battistrada per favorire l'impronta a terra.

LA PROVA SU STRADA Il vero terreno di elezione per il nuovo Michelin Road 5 è però la strada e per collaudarlo anche in questa situazione abbiamo a disposizione un percorso di circa 120 km sulle colline andaluse. Qui si confermano le doti già emerse negli scenari precedenti e spicca un particolare di non poco conto: l'effetto auto-raddrizzante quando si aziona il freno anteriore è davvero limitato. Ciò permette di correggere senza troppi patemi una curva affrontata a velocità troppo allegra, come di forzare l'inserimento con i freni ancora in mano.

TUTTE PER UNA Questa caratteristica l'avevo già notata in pista, ma su strada è ancora più importante: sia per la sicurezza sia per il divertimento, perché non c'è come sapere di avere del margine per poter affrontare ogni percorso con più serenità. Come negli altri scenari, ho verificato la consistenza di questo comportamento su una Honda CB650F, su una Aprilia Tuono 1100 RR e su una Kawasaxi Z1000 SX, ottenendo le medesime impressioni.

PREZZI E MISURE Con prezzi di listino a partire da 180 euro per l'anteriore e 250 euro per il posteriore, il nuovo Michelin Road 5 ha però prezzi medi di mercato molto più convenienti, che vanno da 300 a 340 euro per un treno completo. La nuova gomma è disponibile già da gennaio nelle misure:

110/80 R19 59V (Trail)

120/70 ZR17 (58W)

120/60 ZR17 (55W)

150/70 ZR17 (69W)

150/70 R17 69V (Trail)

VEDI ANCHE



160/60 ZR17 (69W)

180/55 ZR17 (73W)

190/50 ZR17 (73W)

190/55 ZR17 (75W)

Alle misure di cui sopra, da giugno 2018, si aggiungeranno

120/70 ZR19 (Trail)

170/60 ZR17 (Trail)

Per ulteriori informazioni, consultate la pagine http://moto.michelin.it/IT/it/pneumatici/products/road-5.html.

IN QUESTO SERVIZIO

CASCO AGV VELOCE S Casco sportivo con calotta in fibra CAAF 5, formata da Carbonio, aramide e fibra di vetro, l'AGV Veloce S ha un sistema di ventilazione con 5 aperture anteriori e 2 estrattori posteriori regolabili, che contrastano bene il ristagno di sudore all'interno. Poco intuitivo, ma efficace, il posizionamento della regolazione della presa sulla mentoniera: nascosto... all'interno della mentoniera. L'imbottitura è facilmente smontabile e lavabile e la chiusura garantita da una comoda fibbia a doppio anello. La visiera si apre con un meccanismo in metallo che ne determina un movimento di roto-traslazione, a garanzia di una tenuta particolarmente efficace (oltre al consueto smontaggio rapido senza attrezzi). Ha uno spessore di 3,3 mm ed è dotata di doppio schermo anti-appannamento pinlock e chiusura VLS (Visor Lock), che riduce il rischio di apertura accidentale in caso di incidente. Il peso del Veloce S è di 1.290 g.

TUTA DAINESE ASSEN 1 PC PERFORMANCE SUIT Fatta in pelle bovina traforata, con inserti eleasticizzati, la tuta monopezzo Assen ha la gobba aerodinamica, aggressivi inserti in alluminio sulle spalle e le immancabili saponette sostituibili sulle ginocchia. Tagliata con vestibilità regular, ha buone caratteristiche antivento e un rivestimento interno rimovibile NanoFeel, che la rende abbastanza calda per l'uso invernale (ma non è resistente all'acqua). Indossata lascia una buona libertà di movimenti: peccato che non abbia neppure un taschino per i documenti, che avrebbe fatto comodo per un uso non necessariamente pistaiolo. Il peso è di 4,46 kg.

GUANTI DAINESE DRUID D1 LONG Guanto sportivo ad alta protezione, il Druid D1 Long ha una struttura in pelle di capra e pecora, che concedono una buona sensibilità alla guida fin dai primi chilometri e gli donano una elevata morbidezza: nonostante gli estesi rinforzi in composito di carbonio sulle nocche e sul dorso e gli inserti in poliuretano su palmo, giunture dita ed esterno mignolo. Adatto alle temperature estive e non impermeabile, il Druid D1 ha una vestibiltà Slim, buone caratteristiche anti-vento e un peso di 230 g.

STIVALI DAINESE TORQUE D1 OUT Realizzati in microfibra, gli stivali racing Torque D1 Out di Dainese hanno la scarpetta interna con coulisse, slider in magnesio e rinforzi per malleolo, tibia e selettore del cambio. La calzata è morbida e comodissima e la mobilità garantita alla caviglia è davvero ottimale. Indossati spiccano per la leggerezza e la buona traspirabilità: che è anche il loro unico difetto, visto che non sono impermeabili. Il gambale si chiude con una cerniera e un comodo sistema a velcro permette di allargare o stringere l'imboccatura a piacimento. Il sistema D-Axial aumenta la protezione in caso di torsione.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 27/02/2018
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